di Salvatore Crisafulli
Un grave lutto ha colpito il mondo della scuola del nostro territorio. E’ morto il dott. Salvatore Di Paola, dirigente scolastico. La vita di un uomo non è sintetizzabile in poche parole.
Diventa ancor più difficile farlo per l’esperienza culturale, sociale e sindacale di una persona eccezionale come il dott. Salvatore Di Paola.
Da giovane si laureò in giurisprudenza seguendo una vocazione virtuosa che lo portava ad essere totalmente disponibile per l’altro. Dopo un breve periodo di pratica forense e di insegnamento iniziò la sua carriera prima come direttore didattico e poi di dirigente scolastico. Un periodo di impegno durato quarant’ anni.
Non lesinò mai energie nel prodigarsi per la scuola e i ragazzi. In lui nacque una grande passione per la pedagogia e il diritto scolastico. Visse un lungo e fraterno sodalizio con il compianto dirigente Filippo Torre con cui scrisse due libri “Bambini e docenti nella scuola dell’infanzia” e ” La scuola nei programmi didattici”.
La sua cultura fu feconda. Ne usufruirono decine di docenti che vissero con lui momenti formativi esaltanti quando ebbero l’esigenza di prepararsi per i concorsi. Il suo agire non si fermò al mondo della scuola: si proiettò nella società partecipando attivamente e fu eletto sindaco di Tortorici.
Dette continuità alla sua azione civile iniziando un lungo impegno nello SNALS ( Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola). Puntava molto sull’autonomia del sindacato che concepiva come espressione libera dei lavoratori e non cinghia di trasmissione dei partiti. Divenne segretario provinciale e membro della direzione nazionale.
Si spese in modo instancabile per vent’anni. Dal settembre 2010 era diventato un pensionato e dal gennaio di quest’anno aveva lasciato il compito di dirigere l’associazione sindacale al prof. Antonio Princiotta con il quale condivise anni di dure battaglie a livello territoriale e nazionale.
Gradualmente acquisì una grande competenza giuridica. Molti funzionari erano timorosi quando docenti e lavoratori rivendicando diritti lo citavano.
Era un uomo flemmatico ma dotato di grande determinazione e di una profonda energia. Il suo stile sobrio metteva in luce umiltà e grande eleganza nei rapporti umani. Rispettava in modo profondo le persone evidenziando una grande pazienza. Aveva una voce bassa, ma efficace nella comunicazione. Tutti lo ascoltavano in silenzio.
Negli ultimi mesi lo avevo sentito diverse volte per parlargli delle iniziative pubbliche organizzate sull’apprendimento e sulla motivazione ad apprendere.
Era felice perché mi sentiva fortemente motivato. Lo ero grazie a lui e al prof. Antonio Princiotta che si dovrà far carico di un’eredità ricca di un patrimonio di azioni alle quali bisognerà dare continuità.
Alla moglie, ai figli, allo SNALS va il cordoglio di tantissimi lavoratori del mondo della scuola. Il suo ricordo resterà in noi perenne. Le sue qualità umane rare e preziose saranno per me e tanti un fulgido esempio per continuare a combattere le ingiustizie sociali, tutelare i diritti e la dignità di milioni di uomini e donne che vengono calpestati quotidianamente.
Prof.Salvatore Crisafulli