Riproponiamo stralci di alcuni articoli già pubblicati lo scorso anno quando ricorreva il 10° anniversario della scomparsa.
Antonio Ragusa (il primo sulla sinistra) segretario provinciale e dirigente nazionale della Giovane Italia (poi divenuta Fronte Della Gioventù), durante la visita del segretario nazionale del M.S.I., l’On. Giorgio Almirante a Barcellona Pozzo di Gotto, era l’anno 1971.
Antonio Ragusa (classe ’47), morì nel 2005, ed era un noto uomo politico di destra, rispettato, per la sua coerenza e per la sua correttezza intellettuale, riconosciuta a 360°, da tutte le componenti politiche della città.
Da giovane aveva aderito al “Centro Studi Ordine Nuovo” ed è da annoverarsi tra i protagonisti della “Destra del ’68” a Messina. Poi negli anni sessanta e nei primi anni settanta lo si ricorda come segretario provinciale del Nucleo Territoriale di Messina e dirigente nazionale della “Giovane Italia” – che sarebbe divenuta da li a poco “Fronte della Gioventù” – e del “Movimento Sociale Italiano”;
Nell’anno 1973 – anni di svolta e decisioni- Antonio fu esponente di spicco del “Movimento Politico Ordine Nuovo” M.P.O.N., seguì nel 1977 la sua fuoriuscita dal M.S.I.- d.n.
Una vita politica intensa, presidente di varie associazioni politico-culturali d’area, era attivo in mille situazioni.
Non si tirava mai indietro. Aveva carisma, non era arrogante, argomentava il suo dire, la sua logica politica era stringente, ma non ammetteva nè compromessi nè tradimenti.
Dal 1995 al 2001 Ragusa divenne il primo segretario cittadino – “il federale” – della Federazione provinciale di Messina del “Movimento Sociale Fiamma Tricolore” ed anche segretario regionale per la Sicilia e componente del Comitato Centrale e della Direzione Nazionale del M.S.F.T;
Nel 2001, aderendo a “Forza Nuova” prese le redini della segretaria provinciale e ne divenne dirigente nazionale.
Ma confinare alla sfera politica l’immagine di Antonio Ragusa è limitante.
Lui era un simpatizzante di estrazione monarchica filo-borbonica e da tempo era impegnato per i diritti delle persone disabili, amava la storia, le Tradizioni, Era presente quando si aprì la Libreria La Priramide, in via Ghibellina, ai cineforum d’avanguardia, con Giovanni, Peppino, Renato, Daniele, i Toscano e tanti altri, spesso anche a dirimere le liti tra “i calabresi del Fuan” e i messinesi al tempo divisi in fazioni, Guelfi e Ghibellini.
Stava anche ponendo delle buone basi per il dialogo della comunità Greco-ortodossa dello Stretto con la Chiesa Cattolica e alle elezioni amministrative comunali dell’anno 2003 era stato candidato alla carica di sindaco della città di Messina con la lista di “Forza Nuova” arrivando a piazzarsi al terzo posto con più di 3.500 preferenze di lista.