Venerdì 16 dicembre 2011, nei locali dell’auditorium comunale di Gioiosa Marea si è tenuta la giornata di studio organizzata dall’Associazione “Un’altra storia” sul tema ENERGIA RINNOVABILE – CICLO DIFFERENZIATO DEI RIFIUTI – SVILUPPO LOCALE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO .
I lavori sono stati introdotti da Teodoro Lamonica che ha sottolineato l’importanza di discutere di queste tematiche, ma anche e soprattutto l’importanza di elaborare delle proposte fattibili che diano risposte ai cittadini in termini economici e di sviluppo occupazionale.
Ed è, altresì, importante che la politica e gli amministratori tornino a pensare in termini di programmazione, e che le risorse vengano investite nell’interesse generale dei cittadini per creare condizioni di sviluppo per il territorio.
Gli Amministratori locali, infatti, devono avere chiari i bisogni della comunità amministrata e devono avere una visione del futuro del territorio che governano.
Si deve cioè lavorare per la promozione dello sviluppo locale, valorizzando i sistemi territoriali anche attraverso la ricerca di nuovi campi di investimento, sapendo che ci sono problemi che hanno una valenza che va oltre i confini comunali.
In buona sostanza Gioiosa Marea deve muoversi velocemente sul terreno delle energie alternative ma anche sulla tutela territorio del dissesto idrogeologico del territorio.
Altro tema di grande importanza su cui si è soffermato Lamonica è quello del riutilizzo dei rifiuti in agricoltura per produrre energia elettrica con le biomasse dando anche risposte a quanti oggi con fatica tutelano il territorio e ci salvaguardano dal dissesto.
Di seguito abbiamo avuto il saluto del sindaco Ignazio Spanò che ha fatto presente come sia sempre più difficile amministrare, condizionati come si è dalle pastoie burocratiche e dalla mancanza di risorse.
Dopo il sindaco il saluto dell’ ANCI Sicilia portato dall’assessore Giuseppe Calabrese.
Antonio Bufalino dell’ente Sviluppo Agricolo e capo ufficio progetti speciali dell’Assessorato Agricoltura, ha illustrato tutte le esperienze che si stanno facendo in Sicilia sul terreno della tutela del territorio e dell’ambiente lanciando la proposta del distretto agro-energetico che sarebbe in grado di coniugare agricoltura ed energia.
La proiezione del video sull’esperienza e la battaglia dei cenciaioli di Palermo ha fatto capire quanto sia importante la raccolta differenziata e come forti siano gli interessi che gravitano sulla “mondezza” come veniva chiamata nel video!
Gabriele Dulcetta, presidente dell’associazione APAS, ha portato l’esperienza della battaglia condotta per garantirsi un lavoro onesto mostrando quanto si può recuperare con la raccolta differenziata e quanto lavoro gravita attorno ad essa. Con la raccolta differenziata si può produrre occupazione senza gravare sull’Ente Locale ottenendo anzi la riduzione delle tariffe dei cittadini.
Franco Roccaforte ha illustrato quello che bisogna fare per pianificare e programmare la tutela del suolo e la difesa idrogeologica a salvaguardia della vita, visto il contributo eccezionale di vittime che la popolazione ha pagato negli ultimi anni. Gli interventi in emergenza di protezione civile debbono essere sostituiti con attività di prevenzione a lungo termine.
Gli effetti diventeranno visibili e certi per le generazioni future, ma questo è il compito della politica, di quella politica che ha il senso dello stato e il rispetto per le comunità.
L’Ing. Carmelo Rasconà della Provincia Regionale di Messina ci a fatto vedere quali sono gli impegni della provincia nel campo del risparmio energetico, quali iniziative sta portando avanti anche con il coinvolgimento degli enti locali.
Alberto Mangano nel suo intervento ci ha portato l’esperienza di un gruppo di persone che si sono messe insieme in forma cooperativa ed è l’esempio di come partendo dal basso si possa sviluppare un economia sostenibile.
Luciano D’angelo assessore di un piccolo comune in provincia di Palermo ha evidenziato come, oggi più che mai, sia veramente importante saper valorizzare le risorse che ci sono sul territorio, come sia importante valorizzare i talenti locali, e usare tecnologie che siano in sinergia con il territorio. In economia occorre una muoversi con una cultura diversa. Produrre e consumare non fine a se stesso ma volto a garantire il riuso e il riutilizzo, con l’ausilio di nuove tecnologie che permettano un impatto meno distruttivo sul territorio.
Giuseppe Nervo del CRA- PFL di Monferrato, ha esordito facendo i complimenti ai relatori, dicendo che la scossa l’hanno data i relatori stessi con le loro idee chiare. Sono venuti fuori, infatti, programmi ed obiettivi forti sia dal punto di vista della sostenibilità che delle energie alternative.
Produzione delle biomasse significa non solo energia ma tutela dalle frane e dalle erosioni.
L’attuale ministro dell’ambiente ha annunciato l’emanazione di un decreto per il fondo del dissesto idrogeologico, per un utilizzo corretto delle risorse. Pertanto, è necessario pensare in collaborazione con i geologi, ad una proposta per il nostro territorio.
Proposta che deve partire dalla tutela delle coltivazioni, dalla realizzazione di muri a secco. Se in Valtellina si togliesse la manutenzione agli agricoltori tutto andrebbe giù. Lo stesso vale qui in Sicilia. E’ necessario quindi aiutare gli agricoltori, anche attraverso contributi, per far si che possano continuare ad operare, perché la loro opera è essenziale per r mantenere il territorio.
Nel ringraziare tutti Lamonica a fatto notare come si può fare tanto mettendo insieme le idee, purchè la politica faccia la sua parte..