RIFIUTI, SOCIETA’ & POLITICA – La Vera Puzza non si Sente
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RIFIUTI, SOCIETA’ & POLITICA – La Vera Puzza non si Sente

Di Nino Lo Iacono

 emergenza rifiuti 2 sicilia luglio 2016

Le nostre strade puzzano, i rifiuti hanno coperto marciapiedi e cunette, aiuole e panchine.

L’onnipresente Presidente Crocetta continua a ribadire con sfacciata  cadenza nelle TV e sui giornali,  che il problema è in via di soluzione, ma francamente credo che questo individuo  abbia qualche problema nel valutare la realtà. I fantasmi che lo inseguono sin da quando occupava la poltrona di primo cittadino paladino dell’antimafia a Gela , probabilmente gli creano situazioni artificiose con conseguente travisamento della realtà. In parole povere al posto dei rifiuti vede fiori e ne sente i profumi.

D’altronde per chi soffre di delirio di onnipotenza la differenza fra lezzo o olezzo sta solo nella “o”. Tutte le stupidaggini hanno una costruzione logica, anche in presenza della più pesante e vergognosa delle evidenze.

Sono passati quasi quattro anni da quando, in primis, i responsabili  del PD e dell’UDC dopo qualche chiacchierata fra i loro vertici, ci  hanno imposto il Saro facendolo assurgere a personaggio regionale.

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Fra i primi  problemi da affrontare  doveva esserci la cancrenosa emergenza rifiuti, invece questa è rimasta incastrata fra i meandri del politichese sussurrato  degli antimafiosi falsi che prolificano nei partiti e fra quelli impegnati in affari, presenti in tutti gli altri organismi  che dai partiti  prendono ordini.

Oggi si parla di commissariamento: l’ennesimo. Un commissariamento che dovrebbe interessare direttamente il Governo Regionale. Un Commissario nominato da Renzi che dovrebbe sostituire l’inefficace  Crocetta.

Il nostro, ahimè, Presidente si oppone, continua a sostenere che il problema si sta risolvendo, ma come? Quando? Dove?

Dalle menti finissime di chi sta gestendo ( si fa per dire) l’emergenza rifiuti,( tutti gli uomini del Presidente) è partorita l’idea che contingentando lo smaltimento, la questione potesse risolversi.

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In pratica i Comuni dovrebbero conferire nelle riesumate discariche, solo una parte dei rifiuti prodotti. In parole povere chi ne produce 20 Ton al giorno ne dovrebbe smaltire 10 e gli altri dieci tenerseli sulle strade.

Solo idee folli per tentare di prendere in giro non si sa bene chi. Le montagne di rifiuti che rimarrebbero  al sole documenterebbero l’assurdità di questa decisione.

“Cari Sindaci, obbligate i vostri concittadini a mangiare di meno, i turisti  a saltare qualche pasto, a non lavarsi ,a non comprare prodotti con imballaggi, a bere direttamente alla fontanelle”.

E’ vero che la Sicilia è la cenerentola della raccolta differenziata, ma posso assicurarvi per esperienza diretta che se tale pratica è fallita, la colpa è solo e soltanto della politica. Di quella che ci ha imposto i famigerati ATO che hanno creato solo debiti, dei vari assessori regionali che nel corso di questi ultimi venti anni, hanno fatto tutto l’impossibile per affossare qualsiasi tipo di esperimento e infine della mafia dell’antimafia che con la scusa della legalità, ha fatto sì che nessun impianto di trattamento si realizzasse.

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Se a questo modo di gestire la politica energetica e ambientale si aggiungessero le prese di posizioni di verdi, ambientalisti, e arcobalenanti vari, si comprenderebbe come fumose e fuorvianti siano state tutte le promesse fatte nelle campagne elettorali dai politici siciliani e le scuse addotte per rinviare la soluzione del gravissimo problema, a prescindere dall’appartenenza partitica.

Da ciò che risulta l’ultimo a provare a realizzare i termovalorizzatori e gli impianti di lavorazione e di valorizzazione delle varie tipologie di rifiuti è stato Totò Cuffaro. Dopo di lui solo silenzio e proroghe per l’esercizio delle discariche con affidamenti  sempre ai collaudati ed efficienti   gestori delle stesse.

Immensi capitali dispersi fra rifiuti ingombranti e percolato, pagati salatissimamente dai siciliani, a fronte di giganteschi disservizi e  palesi continue truffe , camuffate da   impronunciabili  e fantasiosi balzelli.

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La cronaca giudiziaria, oggi, ci racconta di collusioni e corti circuiti, connivenze e prepotenze. Le discariche erano state  chiuse per irregolarità gestionali , per esaurimento delle volumetrie residue, per dispersione di percolato, per mancanza di pretrattamento etc.

Una domanda viene legittimo porsi.

Se le inchieste hanno un senso ed un filo logico, questi reati sarebbero nati, se non contestualmente agli impianti, sicuramente alcuni  anni fa. Allora come mai invece di affossare qualsiasi tentativo di modificare il piano di gestione e smaltimento, favorendo una nuova concezione del servizio, si è preferito lasciare che tutto arrivasse al collasso?

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Il Signor Presidente  Crocetta perché non ha subito affrontato il gravissimo problema, anche per interrompere quello che a dire suo e dei suoi amici, era foraggio per l’ecomafia?

Oggi siamo in una situazione di assoluta emergenza.

In piena stagione turistica i tantissimi forestieri fanno la gincana fra le montagne di rifiuti , cercando di oltrepassarli quasi in apnea.

Emergenza che poteva essere evitata se gli uffici regionali avessero funzionato, se la politica avesse visto giusto per tempo, se Crocetta avesse mantenuto gli impegni assunti, se l’antimafia avesse fatto il proprio dovere.

Forse è un altro attentato della mafia contro questo Governo regionale, come dice, sbracciando, il signor Crocetta ogni qual volta si scoperchia una pentola di inefficienza?

Insomma oggi siamo in una terra piena di tesori che puzzano e non solo per colpa dei rifiuti.

Qualcuno ha provocato questo stato di cose? Forse…

Qualcuno o qualcosa ha condotto l’emergenza per mano fino a farla esplodere in piena estate, in piena stagione turistica, moltiplicandone  non solo gli effetti ma, soprattutto, la necessità di fare presto, di commissariare il settore ed agire in regime d’urgenza? Probabile…

La puzza, quella che fa più male e fa pensare è proprio questa, quella che non si sente.

lo iacono maggio  (4)

27 Luglio 2016

Autore:

redazione


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