Duro comunicato stampa: Inadempienze della regione e del comune
Riceviamo e pubblichiamo:
Il commissario liquidatore dell’ATOMe3, e stretto collaboratore del Sindaco Buzzanca, Ruggeri fa bene a lamentarsi delle inadempienze delle regione sull’attuazione della legge regionale 9/2010.
La regione dovrebbe urgentemente costituire le Società di Regolamentazione Rifiuti (SRR) che dovranno sostituire gli ATO a partire dal 1 Gennaio 2011.
Va detto che ritardi si sono verificati anche per il commissariamento da parte del governo, avutosi nel Luglio scorso.
La Regione ha tuttavia esitato il 14 Ottobre la revisione del piano regionale e le linee guida per la compilazione dei piani rifiuti comunali, che dovrebbero entrare in vigore dal 1 Gennaio, anche se la protezione civile ha sollevato obiezioni.
Al solito Ruggeri lamenta anche che la mancanza di fondi regionali e di copertura finanziaria. Sembra evidente che assisteremo al solito scaricabarile mentre la spazzatura nelle strade arriverà a livello primo piano.
Ora, ammesse le inadempienze della regione, anche il comune di Messina è inadempiente, e Ruggeri ha una sua parte di responsabilità. Infatti sulla base delle legge 9 entro il 31 Dicembre l’ATO3, con l’ausilio di Messinambiente, avrebbe dovuto raggiungere la percentuale del 20% di raccolta differenziata (mentre sulla base delle legge Ronchi avrebbero dovuto raggiungere il 45%).
Non solo, il comune, magari con il supporto proprio di Ruggeri, quale stretto collaboratore del sindaco, dovrebbe già aver pronto il piano comunale rifiuti, che non può consistere solo su un generico “punteremo sulla raccolta differenziata”, ma deve dettagliare come si intende procedere.
Invece Messina è l’ultima città d’Italia proprio per raccolta differenziata.
Il fatto è che le isole ecologiche da sole non bastano, perché bisogna incentivare, non solo invitare, i cittadini a collaborare. Il comune, e la legge 9 gliene dà titolo anche nelle more della costituzione delle SRR, potrebbe predisporre il suo piano rifiuti secondo le linee guida della regione, nonché un diverso piano di tariffazione che premi economicamente il cittadino virtuoso che riduce i rifiuti, riusa i materiali, li recupera e li consegna per il riciclo, e contemporaneamente penalizzi seriamente il cittadino lassista che produce troppi rifiuti indifferenziati.
Oggi il virtuoso ed il lassista pagano la stessa TARSU a mq.
Quindi il “puntare sulla raccolta differenziata” è il solito generico annuncio cui possono credere solo gli sprovveduti.
Eppure sono tanti i provvedimenti che il comune e l’ATO3 potrebbero da subito prendere senza spendere un euro, e che potrebbero ridurre i rifiuti, i costi di smaltimento e i danni per l’ambiente.
Ci piacerebbe avere un confronto pubblico con il commissario e la giunta comunale per illustrare queste strategie, che possono trasformare i rifiuti da problema in risorse per la collettività. Ma sappiamo che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Beniamino Ginatempo, presidente di Rete Rifiuti Zero Messina
Messina, 17 Dicembre 2010