RIFLESSIONI – La parte giusta della Storia
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RIFLESSIONI – La parte giusta della Storia

di Giovanni Frazzica

RIFLESSIONE DI FINE D’ANNO

Chi sta dalla parte giusta della Storia?

C’è un modo per stabilire chi sta dalla parte giusta della Storia? Domanda da cento milioni di dollari a cui però si può anche rispondere con disinvoltura: dipende da quale lato la si guarda. Talvolta accade che per diversi lustri nessuno ponga questo quesito nel palinsesto della discussione pubblica nazionale.

Poi, improvvisamente, in conseguenza di un risultato elettorale ed anche di un clima internazionle diverso, cambia lo scenario, una mutazione che sconvolge tanti equilibri che sembravano consolidati e immutabili. Probabilmente non era del tutto positiva la staticità con cui la cosuetudine del potere gestiva il Paese, così come, sempre “probabilmente” non è tutto da applausi il nuovo corso che cerca di imprimere un diverso dinamismo alla Nazione che, tuttavia, talvolta ingaggia all’interno della compagine di maggioranza delle strane competizioni per recuperare frange di opinioni di un tempo che fu, tipiche di una ultra destra che, se in Italia può essere considerata elemento di folklore, rapportata all’attuale delicato contesto internazionale, può apparire inquietante. Però, purtroppo, anche elementi con ruoli importanti nella vita pubblica si attardano a guardare al passato ed a sforzarsi di trovare nel loro eloquio frasi del tipo: anche Mussolini ha fatto qualcosa di buono.  Ma questo non basta a legittimare la presenza di camice nere che vanno a inscenare provocazioni in piazze a cui, peraltro, una sinistra ingenua e velleitaria, risponde scontrandosi con la polizia schierata per evitare il contatto tra gruppi estremi. No! Questo non va bene, non possiamo tornare agli anni ‘70 e ‘80 con gli scontri di fascisti e comunisti che rendevano inagibili e insicure strade, piazze e università e producevano anche decine di morti e feriti tra i giovani.

Del resto che la stagione della cosiddetta egemonia culturale della sinistra abbia esaurito la sua fase propulsiva sembra essere una realtà, ma è altrettanto ovvio che non si può impiantare un fenomeno di rivincita, una storia al contrario con nomine e attività autoreferenziali.

E allora torniamo al quesito iniziale dicendo che se è vero che anche Napoleone, Mussolini, Balbo e Togliatti hanno fatto qualcosa di buono, con la stessa serenità si può affermare che De Gasperi, Sturzo, La Pira e Dossetti non hanno nulla di male, né che i giovani democristiani sono stati protagonisti degli anni di piombo italiani. Quindi, facendo dei semplici confronti, si potrebbe iniziare a capire quale sia la parte giusta della Storia.

Da questa  considerazione potrebbe scaturire una riflessione più profonda, non più rivolta al passato, ma al presente ed al futuro prossimo. Intelligenti pauca. 

Giovanni Frazzica

4 Gennaio 2025

Autore:

redazione


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