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RINALDI (PD): “Il Governo regionale riduca la soppressione degli insegnanti di sostegno finanziandoli direttamente”

“Il Governo regionale si faccia carico delle sorti dei propri disabili, delle loro famiglie e dei docenti, finanziando direttamente in sede di variazioni di Bilancio la somma di 8 milioni e 500mila euro necessaria a ridurre di 300 unità la prevista soppressione di 693 insegnanti stabilita dalla riforma Gelmini, garantendo, in tal modo, il sostegno ai disabili e alle loro famiglie per il periodo scolastico di settembre-giugno”.

A chiederlo è il deputato regionale Franco Rinaldi, vice Capogruppo del PD all’Ars che, questa mattina ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Lino Lenza.
Nell’interrogazione, Rinaldi sottolinea che “i tagli previsti dalla riforma Gelmini compromettono gravemente la qualità della scuola siciliana e, in particolar modo, gli alunni con disabilità pagheranno il prezzo più alto a causa dei tagli al numero degli insegnanti di sostegno, indispensabili alla loro integrazione sociale”.
“I tagli al sostegno – ribadisce il vice capogruppo del Pd – destano molta preoccupazione perché colpiscono proprio la scuola, luogo da dove parte la vera integrazione dei ragazzi diversamente abili; togliere alle famiglie dei diversamente abili insegnanti che, quotidianamente all’interno della scuola, si occupano dei loro ragazzi, aiutandoli sia a livello scolastico, sia a livello di integrazione, equivale a negargli la speranza che un domani ci possa essere un posto nella società anche per i loro figli”.

IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE
XV LEGISLATURA ARS
INTERROGAZIONE
(Risposta scritta)
Al Presidente della Regione e all’Assessore per i beni culturali e la pubblica istruzione,
PREMESSO che:

•    i tagli previsti dalla riforma Gelmini compromettono gravemente la qualità della scuola siciliana;

•    in particolar modo, gli alunni con disabilità pagheranno il prezzo più alto a causa dei tagli al numero degli insegnanti di sostegno, indispensabili alla loro integrazione sociale;

RITENUTO che:
•    con puro calcolo ragionieristico e senza tener conto del numero dei disabili esistenti nella nostra realtà regionale la riforma Gelmini taglia, di fatto, l’unico sostegno che è rappresentato dalla Scuola alle numerose famiglie con figli disabili;

•    l’applicazione del piano di riequilibrio degli organici di sostegno crea seri problemi aggravati dal fatto che le amministrazioni locali riducono nel contempo i servizi resi ai soggetti disabili, anche a causa del taglio dell’ICI voluto dal Governo nazionale che ha provocato una gravissima riduzione dei loro budget finanziari;

CONSIDERATO che:
•    i tagli al sostegno destano molta preoccupazione perché colpiscono proprio la Scuola, luogo da dove parte la vera integrazione dei ragazzi diversamente abili;

•    togliere alle famiglie dei diversamente abili insegnanti che, quotidianamente all’interno della Scuola, si occupano dei loro ragazzi, aiutandoli sia a livello scolastico, sia a livello di integrazione, equivale a negargli la speranza che un domani ci possa essere un posto nella società anche per i loro figli;

ATTESO che:
•    già dal prossimo anno scolastico alle famiglie dei diversamente abili verrà meno l’assistenza gratuita avuta fino allo scorso anno;

•    gli alunni disabili nella nostra regione sono in netto aumento rispetto allo scorso anno scolastico;

•    in Sicilia, più che nel resto del Paese, la scuola è per molti disabili l’unica occasione per integrarsi con la società;

RILEVATO che:

•    anche la giurisprudenza ormai consolidata considera le ore di sostegno “un diritto individuale degli alunni con disabilità” e ritiene tali ore “l’unica risorsa a tutela del diritto allo studio di tali alunni”;

PER SAPERE:
•    se anche alla luce delle considerazioni sopra esposte il Governo della Regione non ritenga di dover farsi carico delle sorti dei propri disabili, delle loro famiglie e dei docenti, finanziando direttamente in sede di variazioni di Bilancio la somma di 8 milioni e 500mila euro necessaria a ridurre di 300 unità la prevista soppressione di n. 693 insegnanti ‘perdenti cattedra’ così come stabilito dalla riforma Gelmini, garantendo, in tal modo, il sostegno ai disabili e alle loro famiglie per il periodo scolastico di settembre-giugno.

(L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza)
(30 luglio 2009)

admin

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