“Il Governo regionale si faccia carico delle sorti dei propri disabili, delle loro famiglie e dei docenti, finanziando direttamente in sede di variazioni di Bilancio la somma di 8 milioni e 500mila euro necessaria a ridurre di 300 unitàla prevista soppressione di 693 insegnanti stabilita dalla riforma Gelmini, garantendo, in tal modo, il sostegno ai disabili e alle loro famiglie per il periodo scolastico di settembre-giugnoâ€Â.
Nell’interrogazione, Rinaldi sottolinea che “i tagli previsti dalla riforma Gelmini compromettono gravemente la qualitàdella scuola siciliana e, in particolar modo, gli alunni con disabilitàpagheranno il prezzo più alto a causa dei tagli al numero degli insegnanti di sostegno, indispensabili alla loro integrazione socialeâ€Â.
“I tagli al sostegno – ribadisce il vice capogruppo del Pd – destano molta preoccupazione perché colpiscono proprio la scuola, luogo da dove parte la vera integrazione dei ragazzi diversamente abili; togliere alle famiglie dei diversamente abili insegnanti che, quotidianamente all’interno della scuola, si occupano dei loro ragazzi, aiutandoli sia a livello scolastico, sia a livello di integrazione, equivale a negargli la speranza che un domani ci possa essere un posto nella societàanche per i loro figliâ€Â.
IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE
XV LEGISLATURA ARS
INTERROGAZIONE
(Risposta scritta)
Al Presidente della Regione e all’Assessore per i beni culturali e la pubblica istruzione,
PREMESSO che:
•   i tagli previsti dalla riforma Gelmini compromettono gravemente la qualitàdella scuola siciliana;
•   in particolar modo, gli alunni con disabilitàpagheranno il prezzo più alto a causa dei tagli al numero degli insegnanti di sostegno, indispensabili alla loro integrazione sociale;
RITENUTO che:
•   con puro calcolo ragionieristico e senza tener conto del numero dei disabili esistenti nella nostra realtàregionale la riforma Gelmini taglia, di fatto, l’unico sostegno che è rappresentato dalla Scuola alle numerose famiglie con figli disabili;
•   l’applicazione del piano di riequilibrio degli organici di sostegno crea seri problemi aggravati dal fatto che le amministrazioni locali riducono nel contempo i servizi resi ai soggetti disabili, anche a causa del taglio dell’ICI voluto dal Governo nazionale che ha provocato una gravissima riduzione dei loro budget finanziari;
CONSIDERATO che:
•   i tagli al sostegno destano molta preoccupazione perché colpiscono proprio la Scuola, luogo da dove parte la vera integrazione dei ragazzi diversamente abili;
•   togliere alle famiglie dei diversamente abili insegnanti che, quotidianamente all’interno della Scuola, si occupano dei loro ragazzi, aiutandoli sia a livello scolastico, sia a livello di integrazione, equivale a negargli la speranza che un domani ci possa essere un posto nella societàanche per i loro figli;
ATTESO che:
•   giàdal prossimo anno scolastico alle famiglie dei diversamente abili verràmeno l’assistenza gratuita avuta fino allo scorso anno;
•   gli alunni disabili nella nostra regione sono in netto aumento rispetto allo scorso anno scolastico;
•   in Sicilia, più che nel resto del Paese, la scuola è per molti disabili l’unica occasione per integrarsi con la società;
RILEVATO che:
•   anche la giurisprudenza ormai consolidata considera le ore di sostegno “un diritto individuale degli alunni con disabilità†e ritiene tali ore “l’unica risorsa a tutela del diritto allo studio di tali alunniâ€Â;
PER SAPERE:
•   se anche alla luce delle considerazioni sopra esposte il Governo della Regione non ritenga di dover farsi carico delle sorti dei propri disabili, delle loro famiglie e dei docenti, finanziando direttamente in sede di variazioni di Bilancio la somma di 8 milioni e 500mila euro necessaria a ridurre di 300 unitàla prevista soppressione di n. 693 insegnanti ‘perdenti cattedra’ così come stabilito dalla riforma Gelmini, garantendo, in tal modo, il sostegno ai disabili e alle loro famiglie per il periodo scolastico di settembre-giugno.
(L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza)
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