Inquinamento, Interrogazione del vice capogruppo del PD all’Ars Rinaldi: “Interventi urgenti per il comprensorio di Milazzoâ€Â
“Quali misure sono state fin’ora adottate per prevenire e ridurre l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque superficiali e sotterranee, nonché per ridurre i rischi per la salute umana conseguenti ai rilasci degli impianti industriali che insistono nel comprensorio di Milazzo?â€Â.
Lo chiede in un’interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione e all’Assessore per il Territorio e Ambiente, Franco Rinaldi, vice capogruppo del Partito Democratico all’Ars.
Rinaldi evidenzia che “i comuni limitrofi al polo industriale di Milazzo presentano concentrazioni di O3 in atmosfera abbondantemente superiori al limite di concentrazione per la protezione della vegetazione con gravi effetti sulle rese agricole dei territori interessati e può costituire un grave rischi sanitario, può ostacolare lo sviluppo del processo cognitivo e delle prestazioni intellettuali nei bambini, nonché aumentare la pressione sanguigna e le patologie cardiovascolari negli adultiâ€Â.
“Lo studio di ARTEMISIA 2 – prosegue Rinaldi – ha consentito di rilevare che la popolazione residente nelle due fasce di comuni più vicine al polo industriale di Milazzo è caratterizzata da uno stato di salute peggiore rispetto alla fascia dei Comuni più distanti nonché da una mortalitàsignificativamente superiore per tumori del polmone, del fegato e per malattie respiratorie nelle classi di etàinferiori a 65 anni. anche il comune di Torregrotta risulta interessato dal fenomeno inquinamento, attraverso l’azione dei venti provenienti dal mare che spingono gli inquinanti aeriformi verso l’entroterraâ€Â.
Rinaldi chiede “in che modo si intenda dare risposta alla forte domanda sociale di recupero dei guasti prodotti all’ambiente dai siti inquinanti che mettono a rischio la qualitàdella vita e la vita stessa di coloro che gravitano attorno al polo industriale di Milazzo e ai suoi dintorniâ€Â.
(Risposta scritta)
Al Presidente della Regione e all’Assessore per il territorio e l’ambiente, ÂÂ
PREMESSO che:
la zona industriale di Milazzo e dei suoi immediati dintorni è fortemente interessata da fenomeni inquinanti che compromettono l’atmosfera, il suolo, i prodotti agricoli e non ultimo lo stato di salute delle popolazioni residenti nell’area contigua al polo industriale, così come emerge dalla analisi del progetto ARTEMISIA 2, attuato in collaborazione con l’ENEA e la Regione Sicilia per valutare gli effetti ambientali e sanitari degli inquinanti aeriformi emessi da insediamenti produttivi e per indirizzare la scelta di nuovi siti;
la riduzione integrata dell’inquinamento, attraverso il controllo delle emissioni degli impianti industriali nell’aria, nell’acqua e nel terreno è un principio sancito dalla direttiva CE 96/61 sulla prevenzione e sulla riduzione integrata dell’inquinamento, recepito in Italia con DL n. 372/1999 e costituisce, pertanto, l’asse portante della legislazione ambientale;
CONSIDERATO che:
i comuni limitrofi al polo industriale di Milazzo presentano concentrazioni di O3 in atmosfera abbondantemente superiori al limite di concentrazione per la protezione della vegetazione previsto dal D.M. del 15.06.96 che è di 65 ug/m3, con gravi effetti sulle rese agricole dei territori interessati;
la concentrazione di elementi potenzialmente tossici nei prodotti agricoli costituisce un rischio elevato per il consumatore, tant’è che il Regolamento (CE) n. 466/2001 della Commissione CE, entrato in vigore il 5 aprile 2002, ha definito i tenori massimi di alcuni contaminanti presenti nei prodotti alimentari, tra i quali il Pb ed il Cd;
secondo quanto affermato dalla stessa ComunitàEuropea l’assorbimento di piombo “può costituire un grave rischi sanitario, può ostacolare lo sviluppo del processo cognitivo e delle prestazioni intellettuali nei bambini, nonché aumentare la pressione sanguigna e le patologie cardiovascolari negli adultiâ€Â, così come il cadmio “può essere accumulato nel corpo umano e comportare disfunzioni renali, danni a carico dello scheletro e carenze dell’apparato riproduttore e peraltro non è possibile escludere una sua eventuale azione cancerogenaâ€Â;
ATTESO che:
lo studio di ARTEMISIA 2 ha consentito di rilevare che la popolazione residente nelle due fasce di comuni più vicine al polo industriale di Milazzo è caratterizzata da uno stato di salute peggiore rispetto alla fascia dei Comuni più distanti nonché da una mortalitàsignificativamente superiore per tumori del polmone, del fegato e per malattie respiratorie nelle classi di etàinferiori a 65 anni;
altri studi sulla qualità dell’area sono stati condotti dall’Universitàdi Messina riscontrando nell’area milazzese presenze di nichel (cancerogeno), vanadio e sospetta presenza di random, quest’ultimo un elemento chimico naturale radioattivo e responsabile di numerosi casi di mortalità;
anche secondo la rete di rilevamento della Provincia di Messina i dati emergenti indicano una situazione preoccupante; infatti, i valori superano abbondantemente il limite previsto dal D.M. del 96, soprattutto nei periodi estivi quando il calore amplifica ancora di più questo fenomeno;
RILEVATO che: ÂÂ
tra i comuni del comprensorio milazzese, anche il comune di Torregrotta risulta interessato dal fenomeno inquinamento, attraverso l’azione dei venti provenienti dal mare che spingono gli inquinanti aeriformi verso l’entroterra;
i dati relativi al superamento o meno dei limiti di inquinamento ambientale vengono attualmente forniti dagli stessi componenti del polo industriale che sono causa dell’inquinamento attraverso lo sprigionamento in aria dei loro fumi;
è stato individuato un non corretto funzionamento delle centraline di rilevamento dei gas in atmosfera;
PER CONOSCERE:
quali misure sono state sin’ora adottate per prevenire e ridurre l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque superficiali e sotterranee, nonché per ridurre i rischi per la salute umana conseguenti ai rilasci degli impianti industriali che insistono nel comprensorio di Milazzo;
quali iniziative si intendano assumere per una gestione eco-compatibile dell’ambiente, con particolare riferimento alla scelta della migliore localizzazione di impianti industriali a grande impatto sociale;
se non ritengono di dover intervenire con urgenza per dotare i comuni interessati, compreso il comune di Torregrotta, di strumenti idonei alla prevenzione degli inquinanti aeriformi, come potrebbe essere l’installazione di centraline proprie ed autonome in grado di controllare lo stato di inquinamento del territorio e al fine di poterlo contrastare;
se non ritengano opportuno avviare iniziative di informazione sullo stato di salute dell’atmosfera ed attrezzare le aree a rischio inquinamento di zone verdi, con massicci impianti di alberi, ponendo un limite allo sproporzionato fenomeno della cementificazione e come metodo efficace per valutare la presenza di anomalie nell’equilibrio biologico del nostro territorio;
in che modo, infine, intendono dare risposta alla forte domanda sociale di recupero dei guasti prodotti all’ambiente dai siti inquinanti che mettono a rischio la qualitàdella vita e la vita stessa di coloro che gravitano attorno al polo industriale di Milazzo e ai suoi dintorni.