La consegna dei lavori è prevista per il prossimo 20 maggio, con il limite fissato per l’ultimazione degli stessi al 14 febbraio 2025
Il provvedimento è stato emesso dal Genio civile, Soggetto attuatore nell’ambito dell’Accordo quadro per l’affidamento dei servizi di direzione
L’Ufficio del Genio civile, nella qualità di Soggetto attuatore dei lavori nell’ambito dell’Accordo quadro stipulato il 6 giugno 2022, relativi all’intervento 8 del Risanamento, “Riqualificazione ambientale aree sbaraccate dove non è prevista la riedificazione”, ha emesso l’Ordine di attivazione dell’appalto specifico n. 1. Nel caso, in particolare, l’area interessata riguarda via Macello Vecchio, sottostante viale Principe Umberto, in prossimità dell’Arco di Cristo Re.
L’importo complessivo dell’intervento è di euro 1.238.736,47, di cui 789.276,38 per lavori al netto del ribasso d’asta, euro 422.115,32 per somme a disposizione dell’Amministrazione, ed euro 27.344,77 di accantonamento somme da destinare all’incremento del costo dei materiali, ai sensi del DL. 50/2022 – Legge 91/2022.
Impresa affidataria, il Consorzio nazionale cooperative di produzione e lavoro “Ciro Menotti” di Ravenna, con imprese designate Ars Costruzioni di San Filippo del Mela ed Emma Lavori di San Cataldo.
L’autorizzazione per la consegna dell’area era stata emessa dal sub commissario per il Risanamento il 18 marzo 2024, cui avevano fatto seguito gli atti del RUP, fino al parere in linea tecnica espresso lo scorso 3 maggio.
La consegna dei lavori è prevista per il prossimo 20 maggio, con il limite fissato per l’ultimazione degli stessi al 14 febbraio 2025.
I lavori consisteranno nella collocazione di pali di illuminazione lungo l’edificio del Buon Pastore, con le tipologie adottate per l’attività di relamping; la messa a dimora di specie arboree secondo l’indicazione della Soprintendenza BB.CC.AA; l’esecuzione di muretti di sbarramento e contenimento dei rain garden terrazzati, con rivestimento in quarzarenite, in luogo dei preesistenti in cemento; la realizzazione di cordolature in pietra lavica in continuità con gli elementi in pietra già esistenti nella scalinata via Giacinto. Previste anche importanti opere di smaltimento acque meteoriche provviste di un’adeguata vasca di calma, posta in adiacenza alla via dei Pericolanti, al fine di regimentarne la portata. Quella di via Macello Vecchio è la prima riqualificazione ad essere avviata in città nell’ambito del risanamento dopo lo sbaraccamento e le demolizioni, senza nuova edificazione.
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