Breve premessa.Un articolo che parlava dello stato di salute di via Peschiera, a fine ottobre, quattro o cinque foto per segnare il punto.
La richiesta di stare attenti, rivolta a chi di competenza, dedicando un attimo di attenzione su quella strada, al pari di altri luoghi di Sant’Agata, che corre proprio a ridosso del salotto buono della città. Punto. Nulla di più.
Scomunicando non è un giornale nè contro nè per.. è un giornale. Anche qui punto.
Il pandemonio….
E aggiungiamo anche che arriva l’accusa di aver pubblicato una fake news.
Addirittura, un novello Muzio Scevola, affermava sull’agorà di facebook: “con certezza vi posso assicurare che è una foto vecchia di qualche (h)anno” – sic!.
Aggiungendo anche quel nonchè di filosofico che fa sempre bene, tra buonismo e ipocrisia “credo non sia corretto spolverare vecchie foto soprattutto per il bene di Sant’Agata.”
Peccato che le foto hanno “un’anima”, che conserva, in maniera assolutamente sicura e dimostrabile, la data dello scatto.
Peccato che quanto pubblicato era davvero vero.
Peccato che l’anima della fake news non ci appartiene e che ci piace ancor più il proverbio che recita “u lupu di mala cuscenza acussì fa, accusì pensa.”
Ma avremmo sorvolato su tutto…
Ritorniamo comunque sull’argomento per evidenziare il buon comportamento di chi si è sentito chiamato in causa…
“Ritengo giusto e corretto ringraziare chi ha segnalato lo stato poco dignitoso di via Peschiera, perché potendo dedicare il proprio tempo libero alla ricerca delle mancanze di chi lavorando purtroppo alle volte non riesce ad avere tutto sotto controllo, ha fatto sì che quel luogo sia stato riportato, nell’arco di due giorni, al suo antico splendore.” – A scrivere è il titolare di un esercizio pubblico che ha delle pertinenze che si affacciano sulla via, e che aggiunge– “Le critiche quando sono costruttive da una parte e si possiede la giusta capacità intellettiva dall’altra, è possibile ottenere buoni risultati.
Mi auguro che altri interventi di denuncia come questi vengano effettuati in tutti gli altri luoghi di degrado santagatesi e che abbiano la stessa e adeguata risposta civile e responsabile. Prendiamone esempio.”
Diciamo semplicemente – dopo aver pubblicato integralmente il post di Giuseppe per correttezza intellettuale, e rifacendoci allo slogan “colpirne uno per educare cento” – che il cronista, anche con una semplice o più foto, solleva il problema, lo manda a dire, registra un disagio, sollecita interventi, non è nè “sbirro” nè censore.
Ad intervenire affinchè il degrado non si evidenzi – prima ancora della repressione – ci sono gli agenti preposti, a partire dai vigili urbani – che nel caso specifico sono a pochi metri – ma anche i consiglieri comunali – di maggioranza o di opposizione -, che eletti e rappresentativi del popolo, possono agire, avvertito il problema, motu proprio, su uffici e settori della macchina comunale, e poi assessori e sindaco che di certo in quella via ci passano.. ed alla fine gli stessi cittadini.
La città è di tutti.
Noi prediamo solo atto di questa puntuale azione del Cittadino|Gestore e gli e ne diamo merito.
Nulla di personale.
Grazie per il suo intervento che alla fine evidenzia anche che quanto scritto non era una fake news.
l’articolo della discordia
http://scomunicando.hopto.org/notizie/privatizzazioni-degrado-esempio-lungo-la-via-peschiera-santagata-militello/
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