L’eurodeputata ha presentato oggi un’interrogazione scritta alla Commissione Ue per definire in tempi brevi misure che uniformino a livello europeo lo status di testimone di giustizia
”La decisione di Piera Aiello di tornare in Sicilia e lasciare la localitàche le era stata assegnata per motivi di sicurezza è il segno evidente del fallimento delle istituzioni e delle norme attualmente in vigore sulla protezione dei testimoni di giustiziaâ€Â. Così Rita Borsellino, deputato al Parlamento europeo, commenta la notizia che Piera Aiello, testimone di giustizia dal 1991, ha lasciato la localitàsegreta in cui ha vissuto in questi anni sotto falso nome dopo avere appreso di essere considerata dal Servizio di protezione una ex testimone. “E’ comprensibile la delusione e l’amarezza di Piera, di cui ho seguito la vicenda per diversi anni. Una donna che ha rinunciato alla sua vita e alla sua terra per mettersi al servizio dello Stato, lo stesso Stato che oggi la ringrazia nel peggiore dei modi: abbandona lei e la sua famiglia a causa dell’inefficienza di persone e funzionari che non hanno avuto la giusta competenza e l’adeguata sensibilitàper capire situazioni delicate come quelle che vivono i testimoni di giustiziaâ€Â.
La Borsellino, dopo avere chiesto al Parlamento europeo di prestare particolare attenzione al ruolo dei testimoni di giustizia, ha presentato oggi un’interrogazione scritta alla Commissione europea per avviare in tempi brevi misure che uniformino a livello europeo lo status di testimone di giustizia: “Farò richiesta in Parlamento per introdurre nel parere che l’assemblea dovràdare sul Programma di Stoccolma, che è il riferimento europeo su cooperazione giudiziaria e altre materie, un emendamento che disciplini lo status del testimone di giustizia a livello europeoâ€Â.