RITRATTI D’AUTORE –  Emozioni … parlando di John Picking
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RITRATTI D’AUTORE – Emozioni … parlando di John Picking

John è particolarmente creativo,  ed è consapevole che il suo è un ruolo importante per la società e l’ambiente in cui vive o ha vissuto.

Continuano i contribui di conoscenza, con pensieri personali e inediti tra conoscenza personale, confronti, attente analisi di Robero Santoro  tra gli artisti che gravitano, o hanno gravitato intorno alla “Pathos”.  E la Redazione pubblica ben volentieri. Da leggere.   

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Da sempre, dopo aver cominciato a frequentare il suo studio, ho apprezzato quanto forte ed evidente sia la sua immaginazione, oltre a una incredibile voglia di mostrare il suo pensiero. John è particolarmente creativo,  è consapevole che il suo è un ruolo importante per la società e l’ambiente in cui vive o ha vissuto.

Forse, causa di un carattere avvezzo alla curiosità, ha potuto immaginare, attraverso l’evoluzione del suo ego, quanto variegato deve essere stato

il cammino che lo ha guidato verso tutto il suo percorso, essendo stata questa crescita, non solo di vita ma anche di arte, di espressione, racconto e propria stabilità personale.

Ho quindi potuto apprezzare oltre alla sua immensa produzione artistica, anche le qualità umane al punto di esserne diventato amico, e non difficilmente ma sicuramente piacevolmente, poiché i valori che il Maestro esprime sono appunto quelli con cui è possibile interagire, sia con la persona che con la sua sfera artistica, la cui grande fantasia mi permette di apprezzare oltre il comune amore per l’arte, anche l’emozionalità e un sano romanticismo.

Simbolista e concettuale, impressionista e realista Picking è veramente artista a tutto tondo. Sessant’anni e più di espressione pittorica, studio, approfondimento e ricerca artistica, l’avere insegnato Arte a chiunque ne abbia mostrato interesse, sono un grande incrocio di stili e contenuti presenti nelle sue tele.

Un narratore della Sicilia, i suoi usi e costumi, con luci e atmosfere anglosassoni, poiché è artista sincero, in linea con la sua indole, sempre.

La sua opera emerge e si distingue, denota varie caratteristiche, le immagini sono ben armonizzate, lo si vede quando nelle sue composizioni grande equilibrio cromatico insiste. Quando le forme sono geometriche esse risultano essenziali ed efficaci. Il bilanciamento dei colori mostra una impostazione classica, bene equilibrando luci ed ombre, tinte calde o fredde. Il Maestro  conosce bene e in profondità tutta l’arte e la sua evoluzione dal Rinascimento a oltre l’arte odierna e avanguardista.

Ebbene, nonostante la poca frequenza del suo atelier a fronte dei cinquant’anni e oltre di presenza nel nostro territorio, Militello Rosmarino sua città adottiva in particolare, riconosco come le opere del maestro abbiano sempre un taglio deciso, uno sviluppo spazio-temporale ampio, in cui le figure in primo piano , bene si contrappongono ad orizzonti lontani.

Sagome statuarie sono modellate con potente plasticità che, se viste dal basso, come davanti a paesaggio reale, vengono rese solenni nei loro gesti, nelle loro forme e nei loro contesti. I dettagli quali ad esempio i vestiti, gli oggetti, gli alberi o i vari simboli vengono descritti in modo analitico, tali da ricordarsi  meravigliandosi e anche emozionandosi, per chi alle opere del maestro Picking si avvicina per ammirarne l’interezza e la bellezza.

I gesti di ognuno, dicevo, trasmettono in modo diretto gli atteggiamenti naturali di chi sottolinea la propria personalità sia in chiave realistica che in quella mistica.

Il paesaggio appare come contemplato, sembra pervaso da un alone quasi divino, sicuramente soprannaturale. Vorrebbe, Egli, manifestare questa sovranità anche con il ritmo delle stagioni, alle quali sembrano sottomettersi le figure in esse raffigurate e quindi financo l’umanità.

Si nota questa lettura per le particolari contaminazioni cromatiche, oserei definirle “effetti speciali”, tipo figure e oggetti in controluce, riverberi della luna o del sole fra l’erba e i campi di grano o fra le fronde degli alberi.

Tutto molto bello, attraente.

Ecco, questa è la mia personalissima visione della natura che il Maestro, venuto dal Lancashire, in Inghilterra dove è nato e da li a noi è pervenuto propina al visitatore di una sua mostra o semplicemente osserva anche poche sue opere.

Immagini suggestive di uno spettacolo in cui danzano gli eventi più misteriosi, parlavo prima di simbolismo e molti simboli sono anch’essi metafora del suo pensiero narrativo che ne fa di John Picking artista tanto eclettico quanto conoscitore della evoluzione dell’arte nel tempo, aggiungendo il suo utile contributo alla ricerca futura che, tanti artisti potranno sicuramente studiare traendone ispirazione  conseguente, tale da tracciare ancora più in profondità la sua e in generale l’arte che verrà.

Bravo Maestro, mi piace frequentare il tuo studio e la tua compagnia, così da ascoltare la tua storia e le tue conoscenze, godendo e ricordandone le emozioni che l’indole saggia della tua persona sa  bene condividere e io stesso farne tesoro.

Grazie

  Roberto Santoro

Da leggere alcune “critiche” di Roberto Santoro pubblicate su scomunicando.

ARTE – Calogero Corrao, dalla metafisica all’astrattismo

 

ARTE – Ninni e l’Ulivo

MAESTRI – I “vortici di colori” di Alessandro Maio

ARTE – L’ARMONIA DEI COLORI DI ROBERTO MASIA

MOSTRE – GIGI MARTORELLI DALL’ ASTRATTISMO AL SURREALISMO

ARTE – La terracotta di Alessandro  Maio

ARTE – Sergio Tripodi: realtà e ironia e viceversa

 

Ninni Iannazzo – “La Rinascenza”

 

 

17 Settembre 2020

Autore:

redazione


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