ROCCA DI CAPRILEONE – “Non si può morire così”
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ROCCA DI CAPRILEONE – “Non si può morire così”

 

Conosco i due ragazzi da quando erano piccoli, li ho visti crescere e tante volte si sono rivolti a me per chiedermi aiuto.

Per questo motivo – dice il primo cittadino Bernadette Grasso- il disagio oggi per me è incredibile.

Mi porto dentro un’amarezza da Sindaco, da mamma, da cittadina di Capri Leone, che è difficile contenere ed esprimere.”  

bernadette_grasso-002“Sicuramente il mio primo pensiero va alla mamma la cui vita del figlio è stata spezzata e allo stesso tempo, all’altra famiglia anch’essa distrutta e ad un ragazzo che si è rovinato la vita.” 

“Rocca è una comunità sana. – continua il Sindaco – E’ un episodio questo, che non si inserisce in un contesto di criminalità; un episodio isolato, che non può e non deve incidere sul giudizio positivo di una società”.

“ Una società quella caprileonese, che anche in questo momento di lutto, sta dimostrando un grande senso di appartenenza al proprio territorio, solidarietà, sensibilità ed amicizia”.

“Voglio rivolgere un invito ai ragazzi– dice ancora la Grasso – Non rovinatevi la vita!

Godetevela, prendete quello che di buono vi dà!

Cogliete ogni attimo!

La vita è bella per quello che è.

Esprimete voi stessi attraverso lo sport, l’arte, attraverso l’amicizia.

Dedicate le vostre energie al volontariato, state in mezzo alla gente, non isolatevi.”

“Anche attraverso varie associazioni cerchiamo sempre di esservi vicini, parlate dei vostri problemi, ci sono persone che sanno ascoltarvi e che vogliono comprendere i vostri disagi.”

“Non bevete, non drogatevi, queste strade non portano a nulla. Costruite qualcosa di buono per voi e gli altri. Costruite le basi per un futuro migliore”.

“E’ difficile trovare in questo momento altre parole. Una violenza così, ci lascia purtroppo senza.

Ma dobbiamo reagire.

Innanzitutto noi, rappresentanti delle istituzioni. Nei prossimi giorni, ho intenzione di indire una riunione a stretto contatto con i ragazzi.

Ho sempre cercato di aiutarli, voglio ascoltarli, sentirli parlare dei loro problemi, capire cosa possiamo dare loro, cosa desiderano, cosa vogliono. “

“Prego – conclude – per il giovane Andrea, per la sua famiglia  sconvolta e prostrata dal dolore.

Prego perché episodi di questi non si verifichino più.”

Ma la Grasso, in un’altra intervista ha anche aggiunto:

“Questa tragedia nasconde un evidente disagio giovanile e saremo noi a cercare di capire le cause e le motivazioni del perché questi ragazzi si stanno chiudendo.

Tutto nasce, e la tragedia avvenuta nel nostro centro lo conferma, da un disagio che non è fomentato dalla criminalità o da episodi droga, ma perché ha racchiuso, ripeto, un disagio fra due soggetti per un episodio che non è stato capito e non è stato compreso e ne vanno cercate le ragioni.

C’è un fenomeno dilagante, non solo a Caprileone ma anche nell’hinterland, legato a piccole criminalità”.

Quindi il sindaco-onorevole aggiunge:  ”Il nostro centro  è stato un po’ trascurato come presidio dei carabinieri”.

In pratica non è escluso che le istituzioni comunali chiedano  un rinforzo della locale Stazione dell’Arma.

fonte interviste 98zero e Glpress.

13 Febbraio 2013

Autore:

admin


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