“Il Comune di Roccalumera ponga rimedio ai propri errori legati alle bollette dell’acqua da capogiro relative al 2014, senza continuare a vessare i cittadini”. Lo sostengono i consiglier di minoranza Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro e Ada Maccarrone in cui evidenziano che gli utenti “non devono essere trattati come un bancomat da cui riscuotere denaro all’occorrenza ma come destinatari di servizi. Sarebbe pertanto auspicabile che l’Amministrazione, con senso di responsabilità e di vicinanza ai cittadini, proceda d’ufficio alla verifica sia nei casi palesemente sbagliati quanto a quelli in cui non si sia potuto procedere alla lettura o alla sostituzione dei contatori”. Viene altresì lanciato un messaggio, dall’opposizione “chiaro e inequivocabile, con altrettanto senso di responsabilità civica: le tasse devono essere pagate nella giusta misura senza vessare in maniera ingiustificata i cittadini”.
Il documento parte da lontano. “A fine novembre – si specifica – arriva ai cittadini la bolletta dell’acqua per l’anno 2014. E fino a qua, non ci sarebbe nulla da eccepire se non fosse per il fatto che ci sono numerose segnalazioni di contatori guasti o non leggibili, di letture che sarebbero palesemente sbagliate… Sulla lettura dei contatori avevamo, già nel 2014, ampiamente discusso ed avanzato una richiesta scritta ma, a tutt’oggi, non è pervenuto nessun riscontro. Per di più – continuano i consiglieri di minoranza – a seguito della contestata ed immotivata scelta di esternalizzare il servizio di lettura contatori nel 2014, si era rilevato che c’erano contatori illeggibili o guasti, fermi o non accessibili: in questi casi, cosa ha fatto l’Amministrazione? Ha continuato a fare pagare giusto per fare cassa? Con quale criterio sono state conteggiate queste bollette?. La minoranza attende risposte e “invita i cittadini, prima di pagare, a porre particolare attenzione alla lettura della bolletta, a verificare i numeri riportati e, nei casi dubbi che, purtroppo, andrebbero via via crescendo, a non esitare a recarsi presso l’ufficio tributi comunale per i chiarimenti del caso e l’eventuale rettifica, ovviamente se dovuta. Se il contatore è guasto o illeggibile – chiosano gli oppositori – chiedetene la sostituzione e verificate quanto è stato forfettariamente addebitato in bolletta: se riscontrate delle incongruenze palesi chiedete la verifica e la rettifica prima del pagamento… è un diritto. L’anno 2015 – conclude la minoranza – poteva e doveva essere l’anno del giro di boa per l’imposizione fiscale…”.(tempostretto.it)
C. Casp.
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