Ospite d’eccellenza la poetessa dialettale messinese alla serata “dei premi” del “Sebastiano Mafodda – Sulla scia di Alamak”, dedicata al compianto comandante del “Segesta Jet” che si è svolta, a Rodia, seconda edizione di un premio che alza le vele.
Si è aggiudicato il primo premio, nella sezione adulti, in lingua italiana, la messinese Aurora Carbone con la poesia “Amico mare”, riguardo la quale la giuria si è espressa con la seguente motivazione: “E’ la richiesta di risposte ai dilemmi esistenziali inespressi insieme a una ricerca espressa di serenità, che trovano riscontro nell’azione del movimento del mare; quello stesso che funge da tramite per sentire la presenza immanente del Divino. Il mare come amico, capace non di dare risposte ma di dare con i suoi suoni l’oblio di superare i rumori dei problemi. Le suggestioni evocate dalla poesia spingono anche il lettore ad abbandonarsi alle voci e ai moti del mare” .
Il secondo premio, nella stessa sezione, è andato a Francesca Guglielmo, con la poesia “Dove va quell’uomo per mare?”, mentre il terzo se lo è aggiudicato Carmela Abate, con la poesia “Orizzonte”.
Nella sezione autori dialettali ha vinto Aristide Casucci che, attraverso il suo componimento “Timpurali”, si è guadagnato il seguente giudizio: “La poesia, fra le pervenute, risulta la più attinente al tema assegnato. Appare composta in un buon dialetto parlato corrente. E’ una favola eterna con protagonisti gli uomini e i pesci, gli uni intenti alla cattura e gli altri a salvarsi la vita; ma il destino è ineluttabile, come l’autore fa risaltare nel messaggio finale”.
Nella sezione autori giovani si è aggiudicata il primo premio Federica Fresta, con la poesia “O mare”, con la seguente motivazione: “La lirica emerge per la ricchezza e la proprietà di linguaggio; e traspare una vivacità di sentimenti che si esplica nel percepire, attraverso il tu, vicino e amico il mare”.
Secondo si è classificato Salvatore Rizzo, con la poesia “Il mare”, e terza Maristella De Prisco, dell’Istituto comprensivo di Castell’Umberto e Sinagra, già premiata in altri concorsi, con il componimento dal titolo ”Guardo di notte il mare”.
Inoltre, la giuria ha ritenuto degna di menzione la poesia “Il mare”, di Giuseppe Mafali, giovanissimo autore della scuola primaria, avendo rilevato nei suoi versi freschezza e ingenuità, “che danno un’immagine oltremodo idilliaca del mare”.
La serata è stata caratterizzata dalla performance della poetessa dialettale messinese Maria Costa che, attraverso l’impeccabile e coinvolgente recitazione delle sue liriche più famose, ha appassionato il numeroso pubblico accorso nell’area antistante la Circoscrizione comunale di Rodia.
La serata è stata aperta, fuori programma, da Ornella Fanzone, con la lettura del componimento scritto per Rodia dal filosofo Giacomo Macrì, illustre “figlio” del villaggio messinese, dove è in corso di svolgimento la rassegna di eventi nel ricordo di Sebastiano Mafodda.
La fotogallery.
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