Sale il livello di allerta per quanto riguarda l’eruzione di Stromboli.
Dopo i primi moti, quasi in coincidenza con l’eruzione sull’Etna, la vigilia di Natale, il vulcano, costantemente monitorato, ha visto salire il livello da “attenzione” a “preallarme”.
La Protezione Civile Regionale al riguardo ieri è stata esplicita nel suo bollettino in riferimento all’aumento del rischio dell’attività esplosiva con caduta di materiale vulcanico, presenza di gas potenzialmente nocivi in area craterica e possibile emissione di colate laviche.
Quindi stop alle escursioni, anche quelle guidate, verso la sommità del vulcano, si può arrivare solo a quota 400 metri contro quota 900 metri di altezza del precedente allarme.
Questo perchè il verificarsi di violenti fenomeni esplosivi imprevedibili – tipici e caratterizzanti dell’attività dello Stromboli – possono proiettare blocchi lavici fino a quota 400 metri sul livello del mare e, in caso di esplosioni parossistiche, fino ai centri abitati di Stromboli e Ginostra.