S.ANGELO DI BROLO – Abolite corse trasporto pubblico, chiesta la revoca del provvedimento

La Regione riduce i trasferimenti di fondi per il trasporto pubblico locale, la ditta concessionaria, di conseguenza riduce le corse, ma il Sindaco di Sant’Angelo non ci sta e scrive al Presidente della Regione, all’Assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità e alla Ditta concessionaria chiedendo la revoca del provvedimento con il quale sono stato abolite 4 corse e l’avvio di un tavolo di concertazione con le istituzioni locali e con le forze sociali.    “Pur comprendendo le ragioni economiche che stanno alla base di tale inaccettabile rivisitazione – scrive il Sindaco – nella consapevolezza che la ditta ha dovuto rimodulare il servizio a causa dei tagli dei trasferimenti regionali, si biasima la scelta unilaterale, adottata senza tenere conto delle reali esigenze peculiari dei territori. Infatti, se tutto viene ridotto ad una questione meramente numerica ed economica, si ledono in maniera palese i diritti dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli (V. intervento del Presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del 18 febbraio scorso a proposito della spending review dello Stato).

A differenza di quanto fatto – prosegue ancora il primo cittadino – si ritiene che, prima di assumere una decisione di tale portata, per i riflessi negativi che essa produrrà sui cittadini, sarebbe stato opportuno coinvolgere le istituzioni locali, che conoscono meglio di altri il territorio e le esigenze della popolazione.

Per Sant’Angelo tale determinazione contrasta con qualsiasi forma di buon senso che dovrebbe stare alla base di ogni scelta. Infatti, probabilmente sarà sfuggito che in questo paese, grazie all’impegno economico dei Comuni che fanno parte dell’ex Mandamento (Brolo, Ficarra, Piraino e Sinagra), è stato mantenuto l’Ufficio del Giudice di Pace. L’obiettivo era quello di evitare che i cittadini e i professionisti di tali centri, per fruire del servizio Giustizia, dovessero recarsi a Patti. Togliendo le corse che la mattina collegavano Brolo a Sant’Angelo e viceversa, gli stessi cittadini e i professionisti che ricorrono ai mezzi pubblici, hanno visto vanificato tale sforzo perché, per raggiungere il presidio di Giustizia e per rientrare, dovranno ricorrere all’utilizzo di altri mezzi, con costi, non solo economici, notevolmente superiori.

Con l’eliminazione delle corse oggetto della rimodulazione – conclude il Sindaco – a buona parte della popolazione che vive nel versante Nord, viene impedito di raggiungere il Centro urbano negli orari di apertura degli uffici e di potere rientrare a casa a fine mattinata (8.30 e 11.20).

Inoltre, in questo Comune l’Asp di Messina ha aperto un presidio ospedaliero di lungodegenza. I ricoverati in tale struttura provengono da altri paesi. L’assenza di mezzi pubblici di collegamento, costringe i familiari che vorranno visitare i parenti degenti, a ricorrere a mezzi non di linea, sostenendo spese non indifferenti e sopportando notevoli e ulteriori disagi”.

 

Redazione Scomunicando.it

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