Lo scrive la Fnsi, lanciando un appello alla categoria: ”La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riunita in seduta straordinaria, si appella ai colleghi, e particolarmente ai direttori perche’, accanto ai loro editoriali, compaiano spazi bianchi in prima pagina come segni tangibili di protesta, dandone conto ai lettori, evidenziando la mostruosita’ di queste norme affinche’ siano cancellate al piu’ presto”.
”La Giunta della Fnsi – prosegue la nota – continua la sua battaglia per la cancellazione immediata di una norma illiberale che punisce con la galera le opinioni.
Proprio per questa ragione e’ confermata per martedi’ mattina, dalle 10.30 alle 13.00, la manifestazione indetta a Roma, nella sala Tobagi della Fnsi, in Corso Vittorio Emanuele, 349”.
”Con la condanna al carcere di Sallusti, i cittadini sanno che, al di la’ del giudizio che ciascuno ha sui contenuti e sulle opinioni espresse, sono tutti meno liberi e che il giornalismo – pur non esente da difetti e percio’ suscettibile di legittime critiche – e’ sottoposto a un’inaccettabile permanente condizionamento che incide sulla liberta’ di espressione e delle idee.
La Fnsi non lascia solo, come sempre, chi e’ colpito per le sue idee e nella sua liberta’, fino a privarlo del lavoro.
I tempi di procedura per l’arresto di Sallusti dopo la sentenza della Cassazione consentono al Parlamento, se davvero e’ coerente con le espressioni di sconcerto di tanti autorevoli personaggi politici, di cambiare la legge che ha provocato questo orrendo verdetto.
Bastano venti minuti, in ciascuna delle Camere, per cancellare dal codice penale norme liberticide”, conclude la Fnsi.
red/mau