Esordio del design siciliano quest’anno al Salone del Mobile, che si è concluso domenica a Milano.
E’ stato il coronamento dell’esperienza con cui, nel gennaio scorso, l’Università Kore, di Enna, ha aperto questo nuovo filone didattico: un workshop internazionale cui hanno partecipato una cinquantina di studenti, sotto la guida dell’architetto Giulio Iacchetti.
Una sperimentazione che ha portato alla progettazione di una decina di sgabelli, i migliori dei quali sono stati mostrati ora in quell’importante vetrina che è il SaloneSatellite, rassegna dedicata appunto ai giovani designer under 35 del mondo che qui possono esporre i loro prototipi con l’opportunità d’incontrare l’impresa. “Design e artigianato, insieme per l’industria” era infatti il tema di questa sedicesima edizione che puntava ad integrare la tradizione artigianale con le moderne possibilità offerte dalla produzione industriale.
Naturalmente i maggiori riflettori erano accesi sulla manifestazione principale che, con i suoi 2500 espositori, quest’anno contava anche sull’edizione biennale di Euroluce e del SaloneUfficio.
Molti gli oggetti che hanno calamitato l’attenzione del numerosissimo pubblico che, per una settimana intera, ha affollato i vasti spazi della Fiera.
Tra questi “Pertica”, di Tonuccidesign, reinterpretazione della classica scala a pioli dei contadini, oggi trasformabile in una vera a propria pertica, per ridurne l’ingombro quando non si usa, grazie ad una serie di snodi tra gli scalini d’alluminio e i pali in legno massiccio che ne costituiscono la parte portante.
Dello stesso autore il tavolo “Gaudì”, omaggio al grande architetto per l’originalità della forma: porta in casa la magia del bosco, grazie alle strutture di sostegno, elementi di palissandro o acero torniti ed oliati, uniti a gruppi di tre, che salgono sinuosi dal pavimento a sorreggere il piano di cristallo, come fossero alberi.
E il bello è che queste strutture possono essere disposte a piacimento, dando ad ognuno la possibilità di personalizzare il proprio tavolo.
Non sono mancate le sperimentazioni di nuovi materiali: è la scelta fatta dallo Studio Borella che ha permesso di effettuare una nuova, importante svolta produttiva ad un’azienda veneta, la Sai Industry, che aveva già stupito creando dei pannelli per rivestimenti murari con un composto cementizio da essa brevettato.
Al Salone il connubio Borella-Sai ha presentato i primi mobili nati abbinando questo composto al legno: è la prima collezione al mondo di mobili in cemento e il risultato, oltre che molto elegante, è di una sorprendente leggerezza.
Affascinano anche i tappeti d’artista presentati da Moret: una collezione nata con il contributo di alcuni tra i maggiori artisti contemporanei: da Cleto Munari a Sandro Chia, da Mimmo Paladino a Mario Botta.
Non sono mancati i percorsi filologici dedicati ai grandi maestri del design attraverso le riedizioni delle loro più importanti opere da parte di alcune delle più importanti aziende.
E’ il caso di Molteni che ripropone il sommo Gio Ponti, Meritalia che ha presentato un pezzo inedito dei fratelli Castiglioni e Poltrona Frau che riscopre Gastone Rinaldi.
Tra gli eventi di maggior successo che hanno animato il Salone del Mobile il progetto “Ufficio da abitare”, realizzato dall’architetto francese Jean Nouvel, Premio Pritzker 2008, nell’area dedicata agli ambienti di lavoro.