Una festa che sà di politica e di partecipazione, che ha attinto alla musica ma anche a Pirandello, Seneca, Pasolini, Parini, Dante, D’Annunzio per stare insieme e per rafforzare l’appello alla politica, quella dei politicanti, perchè non si dimentichi degli studenti, dei loro diritti, della loro voglia di vivere, di costruire e di essere soggetti attivi di una società che è già domani.
Una manifestazione, ieri a Patti, in contemporanea con le tante che si sono svolte a Palermo, Milano, Roma, Pisa, pacifica e coinvolgente, dove il “salvare la scuola” voleva dire lavoriamo per un paese dove nè banche nè poteri occulti governino, ma largo all’intelligenza, alla creatività, al sogno ed al futuro dei giovani.
Nel pomeriggio sono stati organizzati quiz di cultura generale e vari giochi e in serata concerto musicale che ha visto uniti tutti gli studenti, fuori dai blocchi e dalle asfittiche ideologie. (foto di costanza scaffidi e giulia convertino)