L’adesione allo SPRAR da parte dei Comune di Patti e Santo Stefano di Camastra sarebbe un errore macroscopico. L’eventuale decisione di aderire al Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, oltre che assurda, penalizzerebbe le Città e le attività commerciali, una scelta grave anche per tutto il resto del territorio messinese, con negative conseguenze sociali, economiche e sul fronte della sicurezza. Nessun <<vantaggio rilevante>>, ma solamente un dato statistico: l’adesione allo SPRAR triplicherà presto le presenze di profughi. Attualmente la gestione degli immigrati è il frutto marcio di una sciagurata linea politica messa in atto dagli ultimi Governi a trazione PD che hanno trovato sponda in amministratori locali incompetenti e poco lungimiranti.
Il comunicato stampa continua così:
Attenzione, le cifre sono destinate ad aumentare nel tempo: non risponde alla realtà la più volte citata “quota del 2,5 per mille sugli abitanti”, poiché l’attribuzione dei posti viene modificata nel tempo tenendo conto della quota definita per ciascuna regione in funzione dei numeri dell’accoglienza. Considerando che le presenze dei richiedenti asilo stanno aumentando esponenzialmente dal 2013, sarà inevitabile che nella ricerca affannosa di ulteriori posti da parte delle Prefetture, il numero dei “sedicenti profughi”, sarà destinato ad aumentare anche nelle nostre città.
Una gestione, quella dei richiedenti asilo e rifugiati che fa acqua da tutte le parti: lo Stato solo quest’anno sosterrà la folle cifra di 4,7 miliardi di euro per gestire almeno altri 230.000 ingressi (che si andranno ad aggiungere ai 550 mila registrati tra il 2013 e il 2016). Numeri pazzeschi ed improponibili, se si considera che nel 2015 e nel 2016, solo il 5% ha ottenuto lo status di rifugiato.
Amministrazioni, Consigli Comunali ma soprattutto le Città di Patti e Santo Stefano di Camastra sono disposte a cedere al ricatto del governo centrale?
Poiché anche qua, come avviene negli altri centri SPRAR, non verranno ospitati e assistiti solo coloro che hanno ottenuto la protezione internazionale (status di rifugiato o protezione sussidiaria), ma soprattutto molti clandestini. La situazione reale, in base anche alle denunce delle varie organizzazioni umanitarie che operano nel settore, è purtroppo caratterizzata da molteplici criticità, certamente legate al consistente aumento dei migranti accolti, quasi triplicato in 3 anni.
Secondo i dati diffusi dal Viminale nel 2016 i migranti presenti nelle varie tipologie di centri risultavano 176.290, in netto incremento rispetto agli anni precedenti, evidenziando come la macchina dell’accoglienza nel nostro Paese abbia ancora marcato carattere emergenziale: è, dunque, quantomeno doverosa, un’indagine qualitativa sui reali servizi all’interno delle strutture, sull’impiego e sull’utilizzo delle risorse pubbliche erogate per la gestione dei centri, sulle effettive condizioni di permanenza degli ospiti nei sistemi di accoglienza presenti in Sicilia. Non vogliamo essere complici di un Governo incapace, ma chiediamo di intervenire in modo tempestivo contro una gestione inadeguata del fenomeno immigrazione.
“Per le superiori considerazioni diciamo NO al sistema dello SPRAR, diciamo NO alla decisioni arbitrarie e scellerate dei Prefetti che portano alla illegittima invasione dei territori contro le volontà comunali – ha concluso Fabrizio Trifilò coordinatore provinciale di Noi con Salvini – diciamo NO ad un Governo PD-Voltagabbana incapace di fronteggiare adeguatamente il fenomeno sempre più preoccupante dell’immigrazione. Non metteremo a serio rischio la tenuta sociale del nostro paese. Non è razzismo, ma non è certamente pensabile che l’Italia e in particolar modo la Sicilia, possa ospitare indiscriminatamente tutta l’Africa. Invitiamo pertanto le forze politiche, istituzionali a resistere contro questo fenomeno di sostituzione di popoli avallato dal PD, dai suoi compari e dall’amministrazione comunale, ove dovesse cedere al ricatto del Governo”.
Patti, 10/08/17
Avv. Fabrizio Trifilò
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