SAMUEL FANA “SHADOW” –  “La musica? Una fedele compagna che ringrazio perché mi ha aiutato a conoscermi”
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SAMUEL FANA “SHADOW” – “La musica? Una fedele compagna che ringrazio perché mi ha aiutato a conoscermi”

Un ragazzo giovanissimo di Gioiosa Marea sta, ultimamente, cercando di farsi strada nel mondo della musica e concretizzare il suo sogno più grande: diventare un rapper.  Lo ha intervistato Ivonne Agostino

 

La musica è sempre stata un rifugio per la maggior parte degli adolescenti. Molto spesso capita di ritrovarsi all’interno del testo di una canzone che può fare emozionare e fare sentire chi l’ascolta meno solo e più compreso.

Ogni ragazzo cresce con un proprio artista preferito, da cui prende esempio e ne imita lo stile.

I gusti musicali cambiano, il più delle volte, da generazione in generazione. Si evolvono insieme alla scena musicare, sulla quale adesso si affacciano costantemente nuovi volti e nomi, pronti ad offrire contenuti originali.

Un ragazzo giovanissimo di Gioiosa Marea sta, ultimamente, cercando di farsi strada nel mondo della musica e concretizzare il suo sogno più grande: diventare un rapper.

Ciao!

Presentati: chi sei, quanti anni hai e dove vivi?

Ciao.

Mi chiamo Samuel Fana!

Ho 18 anni e vivo a Gioiosa Marea.

Descrivi cos’è per te la musica:

La musica per me è veramente qualcosa di complesso. La vivo in maniera profondamente soggettiva.

Solitamente la gente ascolta musica senza “ascoltare” realmente, senza chiedersi come è stata prodotta, cosa c’è dietro.

Non vanno oltre, non ne colgono le sfumature. Forse perché non gli interessa, forse perché è una cosa più grande di loro.

A me piace “studiare” la musica che ascolto, evitando distrazioni quando lo faccio e concentrandomi solo sui testi. Mi piace cercare di immedesimarmi nei vari cantanti che seguo: sto attento alle variazioni delle vibrazioni sul tempo, al respiro, anche ai semplici movimenti della bocca.

Gli ascoltatori dovrebbero iniziare a vedere la musica da una prospettiva diversa, ricordare che le canzoni vengono realizzate da persone comuni, con pensieri comuni, che trasformano in melodie.

C’è un lavoro ben preciso dietro una canzone e per apprezzarla realmente si deve stare attenti a coglierne le sfumature.

Personalmente penso che la musica mi abbia cambiato: mi stimola, mi aiuta a concentrarmi, a rilassarmi, fa un po’ di tutto su di me.

È una fedele compagna che ringrazio perché mi ha aiutato a conoscermi.

Per me la musica è una passione che va oltre tutto.

Quali gruppi o cantanti ascolti principalmente?

Principalmente ascolto Salmo, Nitro e Madman.

Qual è il traguardo che vuoi raggiungere in questo 2019?

In questo 2019 vorrei debuttare ed esibirmi davanti agli altri! Insomma, sogno i miei primi concerti! Voglio iniziare a lavorare a questa mia passione e spero di potermi far conoscere.

E nella vita?
Nella vita mi impongo sempre di puntare in alto, più in alto possibile.

Credo nelle mie capacità: farò del mio meglio per portare avanti la mia passione e affinare un talento che sento di possedere. Ho moltissime idee e voglio concretizzarle in qualcosa di serio.

Non sarò mai veramente felice se prima non avrò fatto diventare arte la mia musica.

Se diventassi un cantante, quale sarebbe il tuo genere?

Se diventassi un cantante il mio genere sarebbe sicuramente il rap.

Anche se sarei pronto a mettermi in gioco in qualsiasi altro campo.

Vorresti essere un solista o fare parte di un gruppo?

Indifferente.

Hai già scritto degli inediti o realizzato solo cover?

Ho realizzato un pezzo che si trova su YouTube: “Sfogo”.

https://youtu.be/g4iVNSqjPgc

Inoltre sì, spesso mi piace realizzare delle cover!

Cosa ne pensi dei cantanti in voga per adesso?

La tua opinione riguardo il concerto di Sferaebbasta?

Sinceramente non so quali cantanti vadano in voga in questo momento, né mi sento in grado di giudicarli.

Posso solo dirti che penso che i cantanti debbano dare più importanza ai testi che alle melodie, in quanto inevitabilmente lanciano un messaggio che influenza soprattutto i ragazzi e la loro crescita.

Che dire del concerto…onestamente penso che non sia stata colpa di Sfera, mentre in molti si sono accaniti contro di lui: lui viene pagato per andare a suonare nei vari locali, lo staff deve invece pensare all’organizzazione. È bene che gli artisti però, valutino i locali in cui andranno ad esibirsi: l’organizzazione generale e la serietà.

Suoni strumenti?

Non suono in particolare nessun tipo di strumento, però fin da piccolo ho sempre suonato un po’ la chitarra. Mi piace suonare anche il pianoforte e circa un’anno fa ho iniziato a prendere lezioni di batteria.

Perché ti si dovrebbe ascoltare?

Perché cerco di mettere il cuore in quello che faccio e sono sicuro che chi mi ascolta se ne possa rendere conto.

Perché una casa discografica dovrebbe prenderti in considerazione?

Non so se posso rappresentare un “investimento sicuro” in questo momento perché ho ancora molto da migliorare, ma se qualcuno volesse investire su di me perché vede del potenziale, potrebbe aiutarmi a crescere e a perfezionarmi.

Cosa consigli agli emergenti come te o a chiunque voglia inseguire questo sogno

Consiglio a tutti di non illudersi, di essere sempre realisti.

Ricordate che chi adesso si trova in alto, è partito dal basso. Era uno come noi che si è impegnato e ha raggiunto un obiettivo. (a parte chi riceve aiuti e raccomandazioni).

È facilissimo demoralizzarsi quando si intraprende una carriera artistica, però non si deve mollare.

Dobbiamo sempre insistere e insistere.

Informatevi, siate curiosi e studiate per raggiungere il vostro sogno. Imparate da ogni esperienza, anche dalle sconfitte, oltre che dalle esperienze positive: a volte, è proprio spezzandoci che traiamo il meglio da noi stessi.

Ivonne Agostino

3 Gennaio 2019

Autore:

redazione


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