SAN FRATELLO – Notte a controllare la frana
Cronaca Provinciale

SAN FRATELLO – Notte a controllare la frana

Gli abitanti, ancora in preda alla paura, hanno monitorato la situazione artigianalmente con i chiodi piantati nel terreno: nessun peggioramento, ma i timori sono legati alla pioggia. La Regione siciliana dichiara lo stato di calamità.

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E’ stata una notte tranquilla quella trascorsa a San Fratello. Gli abitanti rimasti nel paese dei Nebrodi interessato da uno smottamento che ha lasciato senza casa 1.500 persone hanno continuato a controllare la frana, nella speranza che non si muovesse ancora.
I segnali, anche artigianali, come due chiodi piantati tra i bordi di una frattura uniti da un filo, lasciati su terreni, strade e palazzine evidenziano che non ci sono stati cambiamenti rispetto a ieri e che la frana, al momento, è ferma.
Le attese e i timori sono legati al maltempo. Dopo il sole di ieri, oggi a San Fratello è ripreso a piovere, per il momento in maniera leggera, e la temperatura si è abbassata. Ma sono le previsioni e l’allerta meteo che prevede temporali in Sicilia a preoccupare gli abitanti del paese: temono infiltrazioni d’acqua nella frattura, che potrebbe così riprendere a camminare, trascinandosi altre case.
La zona di potenziale pericolo è stata sgomberata due giorni fa con un’ordinanza del sindaco, Salvatore Sidoti Pinto. Sul posto operano forze dell’ordine, protezione civile, regionale e nazionale, e volontari.
STATO DI CALAMITA’. Intanto la giunta regionale del governo siciliano, nel corso di una riunione straordinaria convocata in nottata per affrontare le problematiche connesse al grave dissesto idrogeologico del comune di San Fratello, ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamità per il comune dei Nebrodi e per gran parte del territorio della provincia di Messina. Lo stesso provvedimento riguarda anche parte della provincia di Palermo interessata da fenomeni di dissesto.
La giunta ha inoltre deliberato, così come aveva già annunciato il governatore Raffaele Lombardo, che ieri aveva presieduto un vertice nella zona colpita dalla frana, la contestuale richiesta al Consiglio dei ministri dello stato di emergenza in considerazione della rilevanza che ha assunto il dissesto idrogeologico in entrambe le province. Il governo regionale ha altresì individuato una posta finanziaria da dedicare alle prime azioni volte a sollevare lo stato di grave disagio della popolazione interessata dagli eventi franosi.

TUTTI I COMUNI COLPITI. Oltre alla viabilità in entrambe le province i dissesti hanno interessato in particolare i seguenti comuni. In provincia di Messina: Tusa, Pettineo, Motta D’affermo, Reitano, Santo Stefano di Camastra, Mistretta, Capizzi, Caronia, Acquedolci, San Fratello, Cesarò, S. Teodoro, S.Agata Militello, Militello Rosmarino, Alcara Li Fusi, Galati Mamertino, Longi, Frazzanò, Mirto, Caprileone, Tortorici, Torrenova, S. Marco D’alunzio, Santa Domenica Vittoria, Floresta, Ucria, Raccuja, Sinagra, Castell’Umberto, S. Salvatore di Fitalia, Capo D’Orlando, Naso, Gioiosa Marea, Piraino, Patti, Brolo, Sant’Angelo di Brolo, Librizzi, Montalbano Elicona, Ficarra, Tripi, Basicò, Falcone, Montagna Reale, Oliveri, San Piero Patti, Castel di Lucio, Antillo.

In provincia di Palermo: Palermo, Altofonte, Monreale, Villabate, Ficarazzi, Altavilla Milicia, Belmonte Mezzagno, S. Cristina Gela, Piana degli Albanesi, S. Cipirello, S. Giuseppe Jato, Partinico, Balestrate, Trappeto, Cinisi, Capaci, Campofelice di Roccella, Collesano, Termini Imerese, Lascari, Cefalù, Alia, Montemaggiore Belsito, Mezzojuso, Campofelice di Fitalia, Villafrati, Castronovo di Sicilia, Bisacquino, Corleone, San Mauro Castelverde, Pollina, Castelbuono, Sclafani Bagni, Caltavuturo, Polizzi Generosa, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Roccapalumba, Valledolmo e Lercara.

 

Fonte www.lasiciliaweb.it

16 Febbraio 2010

Autore:

admin


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