“Quali iniziative sono state assunte, o si intendono assumere, per sbloccare la drammatica situazione di stallo e di crisi in cui versa l’AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e garantire certezza lavorativa a quanti in essa operano e continuano a svolgere il loro indispensabile servizio a favore delle categorie più disagiate della collettività”. Lo chiede, in un’interrogazione, il vice capogruppo del Partito Democratico all’Ars, Franco Rinaldi.
“Il 10 maggio scorso – spiega Rinaldi – la Sezione AIAS è stata commissariata, per questioni complesse che hanno visto il presidente, Luigi La Rosa opporsi al commissariamento, con modalità alquanto singolari, come la chiusura dei cancelli del Centro, finché, a seguito di ricorso al tribunale di Barcellona, non è stato riconosciuta la legittimità del commissariamento, con il conseguente insediamento dei commissari avvenuto il 26 luglio”. “Senza una decisione giudiziaria definitiva (non essendo stato depositato, secondo quanto si apprende dagli organi di stampa, il dispositivo del ricorso di La Rosa) le banche e l’Asp non sono legittimati a sottoscrivere accordi o ad aprire nuove linee di credito per fronteggiare ai pagamenti ed impedire nuovi pignoramenti, come il sequestro delle somme effettuate per conto dell’Inps dalla società mista di riscossione Equitalia che avrebbe risucchiato l’intero credito di oltre 563 mila euro giacente presso l’Asp e sul quale è aperto un contenzioso con la banca”.
“In questo complicato contesto – denuncia l’esponente del PD – si inserisce la drammatica situazione dei 50 operatori che, dal mese di febbraio, non percepiscono più lo stipendio, nel disinteresse delle istituzioni deputate a dare risposta a questi lavoratori che solo per senso di abnegazione e del dovere continuano a prestare il loro servizio a favore dei soggetti disagiati”.
(Risposta scritta)
Al Presidente della Regione e all’Assessore per la Salute,
PREMESSO che:
• l’AIAS, sezione di Barcellona Pozzo di Gotto, nata nel 1995 è accreditata per 228 prestazioni domiciliari e per 76 trattamenti ambulatoriali;
• detta struttura è convenzionata con l’ASP di Messina dal 24/05/1999 per 114 trattamenti domiciliari e per 38 ambulatoriali e conta su un personale costituito da 47 dipendenti e da circa 20 liberi professionisti con varie qualifiche (medici, psicologi, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali ed ausiliari);
• in data 10/05/2010 la Sezione AIAS di cui sopra è stata commissariata, per questioni complesse che hanno visto il presidente, dott. Luigi La Rosa opporsi al commissariamento, con modalità alquanto singolari, come la chiusura dei cancelli del Centro, finché, a seguito di ricorso al tribunale di Barcellona, non è stato riconosciuta la legittimità del commissariamento, con il conseguente insediamento dei commissari avvenuto in data 26/07/10;
CONSIDERATO che:
• in questo complicato contesto si inserisce la drammatica situazione dei lavoratori che dal mese di febbraio non percepiscono più lo stipendio ed ai quali non viene a tutt’oggi prospettata alcuna certezza sul loro futuro lavorativo;
• a ciò si aggiungono i problemi di ordine giudiziario, stante che ad tutt’oggi, secondo quanto riportato dagli organi di stampa il Giudice relatore del Tribunale civile, Antonino Catanese, non ha ancora depositato il dispositivo sul ricorso presentato dal rimosso Presidente Luigi La Rosa e discusso nell’udienza dello scorso 2 settembre;
• tali ritardi di fatto impedirebbero il ripianamento dei debiti e le azioni necessarie per risanare la difficile condizione finanziaria della sezione AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto, a rischio di bancarotta, con aggravio soprattutto sulla sorte dei lavoratori lasciati senza stipendio da ben otto mesi;
• secondo le dichiarazioni riportate dallo stesso Commissario Lo Trovato, senza una decisione giudiziaria definitiva le banche e l’Asp non sono legittimati a sottoscrivere accordi o ad aprire nuove linee di credito per fronteggiare ai pagamenti ed impedire nuovi pignoramenti, come il sequestro delle somme effettuate per conto dell’Inps dalla società mista di riscossione Equitalia che avrebbe risucchiato l’intero credito di oltre 563 mila euro giacente presso l’Asp e sul quale è aperto un contenzioso con la banca;
• i circa 50 dipendenti, nonostante non percepiscano lo stipendio fin da febbraio, hanno tuttavia continuato ad assicurare lo svolgimento delle attività di riabilitazione, seppure in condizioni di difficoltà estreme, per senso di responsabilità nei confronti dei disabili, delle loro famiglie e della comunità;
RITENUTO che:
• al cospetto di quanto sopra rappresentato sia inconcepibile il disinteresse delle istituzioni deputate a dare risposta a questi lavoratori che solo per senso di abnegazione e del dovere continuano a prestare il loro servizio a favore dei soggetti disagiati;
PER SAPERE:
• se e quali iniziative sono state assunte a tutt’oggi o si intendano assumere nell’immediato, al fine di sbloccare la drammatica situazione di stallo e di crisi in cui versa l’AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto e garantire, in tal modo, certezza lavorativa a quanti in essa operano e continuano a svolgere il loro indispensabile servizio a favore delle categorie più disagiate della collettività, quali i disabili, ai quali, oltretutto, come a tutti i cittadini, è riconosciuto dalla nostra Costituzione il sacrosanto il diritto alla salute.
(L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza)
(06 ottobre 2010)
RINALDI