“Dico si’ senza alcun dubbio alla mobilita’ extraregionale. In questi ultimi mesi ho gia’ dato ampie rassicurazioni in tal senso e, adesso che le procedure sono quasi arrivate al traguardo, sono ragionevolmente convinto che sara’ possibile accontentare le richieste di mobilita’ che stanno arrivando dai tanti siciliani costretti a emigrare nel corso degli ultimi anni per trovare un posto di lavoro”.
Lo ha ribadito l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, rispondendo alle richieste avanzate in tal senso da alcuni operatori siciliani della sanita’ che lavorano in strutture ospedaliere fuori dalla Sicilia.
“Nel giro di pochi giorni – ha spiegato Russo – verranno esitate le nuove piante organiche delle aziende sanitarie e avremo il quadro esatto e dettagliato del reale fabbisogno della Sicilia in
tema di risorse umane. A quel punto, nel pieno rispetto delle norme in materia, saranno attivate tutte le procedure necessarie per la copertura dei vuoti in organico: si fara’ ricorso innanzitutto alla mobilita’ all’interno della stessa azienda e fra le aziende del sistema sanitario regionale, poi sara’ dato spazio alla mobilita’ infraregionale e successivamente si fara’ ricorso alle selezioni attraverso l’indizione di pubblici concorsi”.
Gia’ un paio di mesi fa l’assessore Russo aveva anticipato la possibilita’ di ritornare ad assumere dopo il blocco del turn over previsto dalle rigide misure inserite nel Piano di Rientro.
“Questo – ha detto Russo – e’ uno dei tanti effetti positivi della riorganizzazione amministrativa del sistema sanitario, un’ulteriore dimostrazione che lavorando all’interno delle regole e con la necessaria programmazione e’ possibile trovare le risorse economiche sia per assumere le figure professionali di cui il sistema sanitario ha bisogno che per fare gli opportuni investimenti. Comprendo bene l’impazienza dei tanti siciliani che vogliono tornare a lavorare nella propria terra e per la propria terra, sono certo che potremo accogliere le loro istanze in tempi rapidi. Da tempo, del resto, coltivo il sogno di riportare in Sicilia tutte le intelligenze e le professionalita’ che sono state
costrette a lasciare la Sicilia perche’ mortificate dalle distorsioni del sistema e che poi hanno contribuito da protagonisti alla crescita di strutture ospedaliere del Nord”.
L’assessore Russo ha anche annunciato che sempre dopo il completamento delle dotazioni organiche partiranno i corsi di formazione per operatori socio sanitari (Oss) per i quali e’ stato ribadito che saranno necessari due requisiti: il compimento dei 17 anni di eta’ e la licenza di scuola media.
“Contrariamente a quanto qualcuno ha cercato di far credere – ha aggiunto Russo – per partecipare a questi corsi non sara’ in alcun modo necessario la qualifica di operatore socio assistenziale (Osa) che peraltro e’ una figura professionale che non e’ piu’ prevista nel sistema sanitario”.
L’assessorato della Salute ha gia’ emanato un decreto con il quale vengono stabiliti i requisiti che gli Enti di formazione pubblici e privati debbono possedere per svolgere attivita’ di formazione
per operatore socio sanitario ed ha avviato una ricognizione dei fabbisogni.
Sono stati finora autorizzati soltanto corsi di formazione per la riqualificazione del personale interno alle aziende del sistema sanitario regionale mentre non sono stati autorizzati corsi a
pagamento riguardanti personale esterno al sistema. Tale precisazione si rende necessaria dopo numerose segnalazioni di presunte irregolarita’.