– di Saverio Albanese – Sanremo– Il più innovativo dei cantanti italiani Tricarico questa è la prima volta da interprete al teatro Ariston, dove si era esibito, però, in altre due precedneti circostanze: la sua “Tre colori” è una canzone scritta da Fausto Mesolella, degli Avion Travel, e proposta a Tricarico da Caterina Caselli: “C’è meno responsabilità da interprete”, ha spiegtato alla sala Radio e Tv Private, stamattina al Palafiori. E rispondendo alle critiche sull’imperfezione delle esibizioni, ha aggiunto: “A me piace come canto. Certo, si può sempre migliorare”.
Il cantautore milanese, classe 1971, è apparso più sereno ed equilibrato rispetto alle passate edizioni: “Sono più tranquillo. I figli sono una delle poche cose che può cambiarti la vita in bene. E la musica è una musa, che ti protegge, c’è un legame tra canzone ed artista, al di là del riscontro del pubblico. Questo in un primo momento. Poi, è bello fare qualche cosa che piace agli altri, alla fine questo mestiere è comunicazione”.
A proposito della valenza politica, che qualcuno ha voluto leggere tra le righe del pezzo di Sanremo, Tricarico ha dichiarato: “La politica, purtroppo, divide, la mia, invece, è una canzone d’amore, di unione e di pace”. Tra un paio di settimane l’artista, milanese d.o.c., dall’estro delicato, uscirà con un nuovo lavoro discografico “L’imbarazzo”, contenente nove canzoni, tutte inedite, scritte e composte da lui, maggiormente rock. “Sanremo è stata una ghiotta occasione per portare avanti il disco, spero che ne segua un bel tour”.
Sulla vittoria finale di Vecchioni ha voluto aggiungere: “Sono molto contento per lui visto che sono sononstato un buon profeta, perché da alcune settimane avevo pronosticato il suo successo. Ma in uqesta edizione, devo aggiungere, che sia nella categoria big, che in quella dei giovani, la qualità dei testi era molto elevata”.

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