SANREMO 2011 – Robert De Niro e Monica Belluci
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SANREMO 2011 – Robert De Niro e Monica Belluci

De_Niro_Bellucci_500_x_370– di Saverio Albanese Sanremo– La quarta serata del 61esima edizione del festival di Sanremo ha emesso i primi verdetti: il vincitore nella categoria giovani dove tra i quattro finalisti (con la canzone “Lontano da tutto”, Roberto Amadè con “Come pioggia”, Raphael Gualazzi con “Follia d’amore”) era inclusa la siginficativa presenza della 17enne reggina Micaela Foti con “Fuoco e cenere”. A determinare la classifica di categoria, ha avuto un ruolo fondamentale la Golden Share (il giudizio delle radio) che avrà la possibilità di far salire di una posizione il favorito.
La nostra giovane rappresentante che frequenta con profitto il V anno del Liceo Scientifico Biologico, ha cantato alle 23,49, con una strepitosa performance, ricevendo i complimenti di Mornadi e un mazzo di ifori dal Sindaco di sanremo Maurizio Zaccarato.
La serata dei duetti, nata inizialmente come un’occasione per riempire una delle cinque serate sanremesi, si è trasformata nel tempo in uno degli appuntamenti più attesi e apprezzati dai telespettatori nella quale i 14 big (comprese le due escluse eccellenti Anna Oxa e Patty Pravo), reinterpretano il loro brano con l’ausilio di una guest star.Elisabetta_CanalisBelen_Rodriguez
Sul prestigioso Teatro Ariston sono tornati ad esibirsi dopo diciassette anni di distanza i Take That,  gruppo musicale pop di Manchester, formato da cinque cantanti; Gary Barlow, Robbie Williams, Howard Donald, Jason Orange e Mark Owen, vincitore del prestigioso Brit Award come miglior gruppo britannico. L’evento, però, è rappresentato dall’arrivo di due prestigiosi divi del cinema: Robert De Niro e Monica Belluci, protagonisti di Manuale d’amore 3 del regista Giovanni Veronesi, con un cast ricco che comprende inoltre Carlo Verdone, Robert De Niro, Riccardo Scamarcio, Michele Placido, Valeria Solarino, Donatella Finocchiaro e Laura Chiatti, che uscirà venerdì prossimo.
La serata è iniziata in mnaiera a dir poco inusuale con il Gianni nazionale sulla passerella rossa fuori dall’Ariston dove il pubblico presente balla sulle note de “Lo schiaccianoci”: lo stesso ballo è eseguito sul palco Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez che presentano l’eterno ragazzo. Le due sirene Elisabetta (abito bustier nero della Vivienne Westwood) e Belen (Fausto Puglisi) hanno indossato abiti più giovanili ed irriverenti.
Forte degli strepitosi ascolti ottenuti nelle tre serata precendneti Mornadi ringrazia in apertura Roberto Benigni, il regista, le “due Mazze” e ricorda i picchi da 19 milioni di spettatori raggiunti. La stupefacente Monica Bellucci, premio César nel 1995, nastro d’argento come migliore attrice non protagonista per “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, ha lavorato con moltissimi registi, da Francis Ford Coppola a Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Paolo Virzì e Spike Lee, l’attrice italiana più famosa del mondo, avvolta in uno splendido vestito nero che evidenzia le generose forme, scende con l’ascensore sulle note di You’re Beautiful.Morandi_e_Bellucci
Una intervista che non lascia particolari clamori con domande ovvie, scontate: “Cosa si prova a essere la donna più desiderata del mondo?” Risposta lapalisisana di Monica: “Ehhhhhhh, io non ho un’immagine di me stessa… sono una donna come tutte….”. Morandi da del “lei” all’attrice: “Donna coraggiosa perché non dai peso al tempo che passa…” e Monica risponde con la grazia di sempre “Beehhhhhhh, il tempo passa per tutti e io voglio diventare vecchia vecchia vecchia, perché voglio seguire le mie figlie che sono piccolissime”. E poi continua: “Sei una mamma presente?”, “Per ora non ho sensi di colpa viaggiano tantissimo con me”. Il 66enne Morandi non sta nella pelle: sente risvegliarsi i sensi e si alza … dimentica quasi l’intervista preso solo dal desiderio di abbracciarla, di starle vicino. Subito dopo entra Robert De Niro, premio Oscar nel 1974 come migliore attore non protagonista per il suo ritratto del giovane Vito Corleone, e nel 1980 come migliore attore per Toro Scatenato di Martin Scorsese, oltre che attore è anche produttore e regista, ma il refrend non cambia: “Sig. De Niro è contento di essere qui?” Risposta: “Non so”. MorandiCanalisRodriguez“Perché ha accettato di fare Manuale d’Amore 3?”, “Ho sentito parlare dell’umorismo di Giovanni Veronesi, ho sentito che c’era Monica e ho detto sì…Penso che in questo tipo di film la storia non è una favola, ma una fantasia, una storia dolce e lei doveva esserci per quello che rappresenta per l’Italia”. C’è stata qualche scena difficile?”, “No”. “Cos’è che l’affascina nelle donne?”, “Non mi piacciono le donne troppo magre”. E alla Bellucci: “Cos’è che ti affascina in un uomo”, “Lo sguardo” e Morandi si ringalluzzisce sperando di avere possibilità (beh, la Bellucci di certo non è minorenne!). “E’ stato difficile baciare la Bellucci?” E mentre Morandi invidia il fisico di De Niro (che ha fatto uno spogliarello nel film), entrano Luca e Paolo: “Ci scusiamo, forse il nonno le ha dato fastidio, se vuole l’accompagnamo fuori signora Bellucci”. Buon modo per portare fuori almeno lei. E praticamente Morandi invita anche De Niro a rientrare ‘tra un quarto d’ora…. Morandi è entusiasta: “L’intervista più bella che abbia mai fatto”. Nella seconda parte dell’intervista a De Niro. Morandi si fa aiutare da Elisabetta  Canalis, nei panni della traduttrice ufficiale. Si parla delle origini italiane dell’attore. Elisabetta sfoggia la sua pronuncia, un’impeccabile traduzione. Robert De Niro ricorda la sua giovinezza a Little Italy. L’attore vorrebbe votare in Italia…non si parla di elezioni politiche ma amministrative, per il sindaco di Ferrazzano, il paese d’origine. Toro scatenato, il film nel quale De Niro si è impegnato di più. L’intervista si chiude con il bacetto di De Niro alla Sig. ra Clooney. Robert_De_NiroElisabetta_Canalis
La parte migliore del Festival, si stanno dimostrando i due comici genovesi Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, che graffiano in ogni lorto uscita: “Ringraziano il pubblico per il risultato di ascolti della sera precedente, Paolo “graffia” anche Santoro, che oggi ha sostenuto che Roberto Benigni è stato usato per cancellare la diversità in tv. “Anche Santoro ogni tanto cambiava canale–dice Paolo– perché voleva guardarci”. Anche la decisione presa oggi al Consiglio dei ministri per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia diventa l’assist per una “schiacciata”. “Non si mettevano d’accordo–  dice Paolo– e alla fine si festeggia il 6 aprile e non se ne parla più”. Il prossimo 6 aprile è fissata l’udienza del processo a carico del premier Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile. Altra picconata dopo la seconda uscita dell’intervista a Robert De Niro: “Si vede che in Rai c’è crisi, invece di avere due ospiti internazionali ne abbiamo uno solo che entra due vole. E poi a mezzanotte e mezza altro momento importante, con i Take That e sapete chi canta? Robert De Niro!”. Poi momento serio dei due per ricordare De André nel giorno del suo compleanno prima di fare entrare la PFM con Roberto Vecchioni per Chiamami Ancora Amore (ma si aspetta Vessicchio che si è perso nel backstage). Le sonorità della PFM all’Ariston sono rare, ma la forza del pezzo va al di là di qualsiasi arrangiamento. Bella l’energia della PFM che lo fa diventare quasi un pezzo rock. Tocca successivamente ai Take That, capitanati da Robbie Williams che vengono intervistati dopo l’esibizione da Elisabetta e Belen: il gruppo di Manchester, che il 12 luglio saranno allo stadio di San Siro per l’unica data del loro tour, hanno venduto oltre 80 milioni di album, vinto 19 Brit Awards, e si sono riuniti dopo oltre 15 anni. L’album della reunion, Progress, disco platino in Italia, é stato il cd più venduto del 2010 in Inghilterra.
La gara dei duetti ha visto, nell’ordine, le seguenti esibizioni: Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario con Neri Marcorè in “Fino in fondo”; La Crus e Nina Zilli in “Io confesso”; Anna Tatangelo con Loredana Errore in “Bastardo”; Max Pezzali con Lillo e Greg in “Il mio secondo tempo”; Tricarico e il coro Si la sol..i in “Tre colori”; Giusy Ferreri e Francesco Sarcina in “Il mare immenso”; Nathalie con L’Aura in “Vivo sospesa”; Roberto Vecchioni con la PFM in “Chiamami ancora amore”, Luca Madonia e Franco Battiato con Carmen Consoli in “L’Alieno”,
Davide Van De Sfroos con Irene Fornaciari in “Yanez”; Al Bano con Michele Placido in “Amanda è libera”; Modà ed Emma che eseguiranno con Francesco Renga “Arriverà”.  
Al termine della serata, comunque, due big  hanno definitivanete riposto i sogni nel cassetto della prestigiosa competizione, con il sistema del “doppia votazione” espresso dalla preferenza da casa e dalla Sanremo Festival Orchestra, che ha così formato il cast dei dieci finalisti che si contenderanno la vittoria finale. La serata duetti ha spedito a casa Max Pezzali e Tricarico, promuovendo Al Bano e Anna Tatangelo nonostante la sua partner di duetto, Loredana Errore le abbia compleamente distrutto il pezzo. Pezzali è già in testa alle classifiche. Dubitiamo che le radio invece passeranno Al Bano. Il giro dei duetti è stravinto da Nathalie e L’Aura. Bene anche la Fornaciari con Van de Sfroos, la Consoli con Madonia e Battiato. Qui le nostre valutazioni:
LUCA BARBAROSSA & RAQUEL DEL ROSARIO/ NERI MARCORE’ – Fino in fondo: L’arrangiamento non cambia, bello il siparietto iniziale ma fuori dalla canzone. Molto probabilmente  Neri Marcorè suonava veramente la chitarra. Ma la differenza non c’era, perché era senza amplificazione. Voto: 6,5
LA CRUS/NINA ZILLI – “Io confesso”: Nina Zilli come Re Mida: quello che tocca trasforma in oro. Bel duetto, lei impreziosisce non poco una canzone difficile, che però dopo più ascolti cresce molto.  Voto: 7.5
ANNA TATANGELO/LOREDANA ERRORE – “Bastardo”: La giovane di Amici pare indemoniata, nelle strofe ha una voce a metà fra patty Pravo e Amanda Lear, lontana da quella potente ma più limpida che si sente nelle sue canzoni, nel ritornello urla come un ossesso. Negativa, ha distrutto la canzone, che già di suo non brillava. Era meglio Lady Tata da sola ed è tutto dire. Voto: 5
MAX PEZZALI/ LILLO E GREG – “Il mio secondo tempo”: Molto bella la versione swingata presentata dai due cantanti ed attori, basta per guadagnarsi un buon voto. Poi esce il pezzo normale, ma intanto ci siamo divertiti. Va a casa lui insieme aTricarico e restano Al Bano e la Tatangelo. Voto: 7
TRICARICO/CORO SI.LA.SO..L – “Tre colori”: Effetto tenerezza, sembrava lo Zecchino d’oro. Mamme commosse, lacrime, fazzoletti. Lui stona. Ma pazienza. Come fai ad andare contro i bambini? E invece no. Va casa. per il secondo anno di fila. Voto: 6,5
GIUSY FERRERI/ FRANCESCO SARCINA – “Il mare immenso”: Buon duetto, con due voci che si fondono molto bene, viste le reciproche particolarità.  L’arrangiamento però è sempre quello. Non è questo lo spirito dei duetti. Voto: 6
LUCA MADONIA & FRANCO BATTIATO/CARMEN CONSOLI –“L’alieno”: Madonia si gioca il secondo jolly e chiama la Cantantessa, la quale fa il minimo sindacale.Ma tanto basta: un  tris d’assi notevole. Tutto molto bello, nonostante l’assenza di variazioni sul tema melodico. Voto: 7,5
NATHALIE/L’AURA – “Vivo sospesa”: Ottima scelta, perché la cantante bresciana ha sonorità vicine a quelle di Nathalie. Faccia a faccia al piano, voci di spessore, interpretazione di grande livello. Anche qui non cambia l’arrangiamento, ma come nel duetto precedente, il pezzo guadagna dall’abbinata. Voto: 8
ROBERTO VECCHIONI/PREMIATA FORNERIA MARCONI – “Chiamami ancora amore”: Finalmente un arrangiamento cambiato, con un delicato velo di basso a far da contrappunto a Vecchioni e Franz Di Cioccio. Il pezzo ne perde un po’ in leggerezza, ma c’è tutta la classe di chi fa musica da oltre trent’anni. Superlativa. Voto: 9
DAVIDE VAN DE SFROOS/IRENE FORNACIARI – “Yanez”: Il voto è al coraggio di Irene (che è emiliana come il padre) per essersi cimentata con l’impronunciabile dialetto insubre. Non è mica roba semplice. La canzone piace ogni volta di più. Votassimo noi sarebbe sul podio. Voto:7
AL BANO/MICHELE PLACIDO – “Amanda è libera”: Basta con i recitativi. Non c’entrano niente con la musica. Al Bano, peraltro, non è nuovo a queste situazioni, già in passato si era portato attori. Su che base lo vota chi lo sente per la prima volta? Se si portava Caparezza, al quale ha fatto un cameo in “Vieni a ballare in Puglia”, sbaragliava il campo. E invece. Voto 5
MODA’ & EMMA/FRANCESCO RENGA – “Arriverà”: Tris vocale, tre voci potenti che rendono il pezzo ancora più ridondante di quanto non lo sia già di suo. Il pezzo non ci guadagna. Forse non ci perde, ma considerando che l’arrangiamento è lo stesso, il duetto diventa inutile. Voto: 6,5

24 Febbraio 2011

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admin


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