Sanremo (Imperia)– E’ un Festival di Sanremo all’insegna del boom di ascolti. Ma anche del contenimento dei costi. Ennesimo successo per Carlo Conti e la sua squadra. Che ha accettato di partecipare al Festival 2016 senza sparare cifre esorbitanti in confronto alle edizioni passate. Al punto che si parla di una chiusura di bilancio in attivo per ben 16 milioni di euro. Confrontato ai negativi di 4,8 milioni del 2011 e di ben 7,8 milioni 2012, sicuramente un ottimo risultato. Share compreso…Carlo Conti, per esempio, si accontenta di 550 mila euro tutto compreso. Qualche paragone? Paolo Bonolis nel 2010 intascò un milione tondo tondo, Antonella Clerici nel 2011 800 mila euro (come Gianni Morandi nel 2011 e nel 2012), Fabio Fazio 700 mila euro nel 2013 e nel 2014. E che cosa dire delle tre “spalle” del conduttore? Costano solo 100 mila euro in tre: la splendida Madalina Ghenea si è accontentata di 15 mila euro, Gabriel Garko
Gabriel Garko e Virgina Raffaele si dividono equamente il resto (circa 45 mila euro ciascuno). Per quanto concerne i super opiti di queste edizione, Laura Pausini ha intascato 250 mila euro, poco più di Eros Ramazzotti, Pooh e Renato Zero (tutti praticamente pari merito). Nicole Kidman ed Elton John sono stati i più costosi: 300 mila euro ciascuno. Considerato che Pausini e Ramazzotti hanno ripagato abbondantemente con i loro show e i relativi picchi d’ascolto, le fugaci apparizioni di Nicole Kidman ed Elton John, forse, ce le potevamo anche risparmiare. In ogni caso, cifre sempre più basse rispetto agli anni scorsi. Quando, per esempio, un Mike Tyson, o un John Travolta, o un Hugh Grant avevano incassato circa 600 mila euro ognuno, per apparizioni di pochi minuti sul palco dell’Ariston.
Gli ascolti della terza serata sono stati più o meno in linea con le prime due serate (10 milioni e 462mila spettatori, share del 47,88 per cento), mentre per quanto concerne l’esito della votazione nella prima sfida delle Nuove Proposte tra Francesco Gabbani e Miele per un problema tecnico e ribaltare il risultato dopo una nuova votazione in sala stampa, il direttore di Rai Uno Giancarlo Leone ha spiegato lo spiacevole inconveniente: “Dopo l’esibizione della prima sfida si è prodotto il voto sala stampa, organizzato tecnicamente e raccolto da Ipsos ed elaborato congiuntamente al televoto, perché – come sapete – la votazione avviene con sistema misto del televoto e della sala stampa. Ipsos ha quindi inviato la grafica con il dato percentuale che rappresentava il risultato congiunto del televoto e della sala stampa; la grafica ha inviato al conduttore il risultato espresso in percentuale e il conduttore ha proclamato la canzone vincitrice. Ieri sera successivamente alla proclamazione del vincitore della prima sfida, siamo stati informati da Ipsos di una seria anomalia del sistema di votazione della sala stampa. Congiuntamente, con la direzione artistica e la consulenza di Ipsos abbaiamo verificato che il voto espresso dalla sala stampa era stato viziato da un problema tecnico che non aveva consentito di raccogliere il voto di oltre l’80% dei giornalisti aventi diritto. Il problema tecnico è stato classificato come calo di tensione, ma ancora non si conosce la causa tecnica: la polizia postale è intervenuta per individuare il motivo che non ha permesso alle macchinette di inviare correttamente a Ipsos il segnale. Si è trattata di una situazione di palese e significativa sotto-rappresentazione del voto sala stampa con grave pregiudizio dell’attendibilità del voto finale. Ci siamo trovati di fronte ad una situazione inedita: a fronte di una media di voto della sala stampa che è stata di 125 voti e rispetto ad una media di 140 accreditati al voto, nel corso della votazione della sfida tra Miele e Francesco Gabbani i voti registrati e considerati nel calcolo da Ipsos sono stati solo 25, un numero considerato non sufficientemente rappresentativo della giuria sala stampa. Quindi, durante un break pubblicitario, è stato fatto ripetere il voto della sala stampa: la verifica fatta da Ipsos in merito alla ripetizione del voto per quei 25 giornalisti che avevano potuto esprimere correttamente la loro preferenza ha portato allo stesso comportamento di voto individuale. Abbiamo deciso di riunirci alle 15 di oggi per valutare la richiesta di Miele di essere ammessa alla finalissima come quinta cantante, ma il regolamento prevede 4 finalisti tra le Nuove Propose: entro le 17 sarà ufficializzata la decisione, dobbiamo verificare se è il caso o meno di modificare il regolamento per riammetterla. Miele è stata invitata comunque a cantare in modo simbolico, per rimediare all’errore”.
L’arrivo del presidente della regione Liguria Giovanni Toti interrompe il discorso di Leone – Toti premierà il giovane vincitore questa sera. A domanda, il politico interviene sull’iniziativa dei cantanti con le insegne arcobaleno pro-legge Unioni Civili: “Le polemiche a Sanremo sono comprese nel prezzo del biglietto. Non sono scandalizzato: io non sono necessariamente d’accordo, ma credo che ogni artista abbia diritto di esprimere le proprie idee, finché lo fa civilmente” – e annuncia che lui invece avrà una spilletta tricolore sulla giacca.
Interviene quindi Conti che spiega il meccanismo di votazione di questa sera: cinque eliminati “provvisori” (uno verrà ripescato tra oggi e domani con televoto) e quindici “finalisti” (ma la classifica relativa non verrà data). Conti comunica gli ospiti di questa sera (a partire da Elisa) e domani sera (Renato Zero e Cristina D’Avena i principali) e l’ordine di uscita (inizia Annalisa con “Il diluvio universale”). L’incontro con stampa era stato inaugurato, come consuetudine, dal primo cittadino della città dei fiori Alberto Biancheri che si è detto soddisfatto dei risultati dei giovani provenienti da Area Sanremo, Mahmood e Miele, indipendentemente dalla questione della votazione.
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