SANREMO 2016 – Trionfo a sorpresa per gli Stadio
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SANREMO 2016 – Trionfo a sorpresa per gli Stadio

Gli Stadio dopo il successo sul palco dell’AristonA Patty Pravo il premio  della critica “Mia Martini”
– di Saverio Albanese
Sanremo (Imperia)– La seconda edizione del Festival di Sanremo targato Carlo Conti, baciato dagli ascolti che non si vedevano da almeno quattro lustri e dilagata dal piccolo schermo ai social network ha visto la vittoria degli Stadio, con “Un Giorno Mi Dirai”; per la storica band bolognese formata da Gaetano Curreri (voce e tastiera), Giovanni Pezzoli (batteria), Roberto Drovandi (basso elettrico) e Andrea Fornili (chitarra) si tratta di un vero e proprio trionfo, visto e considerato che hanno vinto anche il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior musica e il Premio Sala Stampa.
Una vittoria decisamente a sorpresa: vecchi frequentatori di questo palco, ma sempre arrivati nelle retrovie, gli Stadio ribaltano tutte le previsioni e si aggiudicano la sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo, rompendo la tradizione del recente passato, che ha visto spesso vincere i protagonisti dei talent show.
Al secondo posto si è classificata Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione”,  la giovane artista che vinse X Factor (all’epoca di Simona Ventura) ha ricevuto sul palcoscenico, il video messaggio di Rosario Fiorello, mentre il regale podio è stato completato dal duo siciliano Giovanni Caccamo-Deborah Iurato, con “Via da qui”, brano scritto da Giuliano Sangiorgi, il front man dei Negramaro, da molti considerati come i favoriti alla vittoria finale.
Senza tema di smentita questa l’edizione numero 66 del festival nacional popolare di Sanremo è stata quella delle trasformazioni della superlativa Virginia Raffaele, ieri sera per la prima volta nei panni di se stessa dopo le superlative performance delle prime quattro serate (Sabrina Ferilli, Carla Fracci, Donatella Versace e Belen Rodriguez), la dolcezza e la bellezza eterea di Mădălina Diana Ghenea e la scoperta di Gabriel Garko, icona sexy del cinema e del piccolo schermo, in smoking bianco nella serata finale, semplicemente straordinario a far virare l’immagine di sè da “valletto impacciato” a presentatore autoironico…!
A dare il via a questa serata conclusiva è stato Francesco Gabbani, che venerdì sera ha trionfato nella categoria Nuove proposte con la sua ‘Amen’. Poi in collegamento da New York compaiono i tre “tenorini” de Il Volo (Piero Barone, Ignazio Boschetto tenori, mentre Gianluca Ginoble baritono) vincitori della scorsa edizione del Festival con ‘Grande amore’. Ma a dare inizio ufficialmente alla gara è il responso del televoto, che salva e riammette in finale Irene Fornaciari con il brano ‘Blu’. Definitivamente eliminati, quindi Dear Jack, Neffa, Morgan e i Bluvertigo e Zero Assoluto.
La gara è stata l’occasione per riascoltare motivi che ormai si riconoscono e canticchiano anche per le strade di Sanremo e che da oggi riconosceremo quando passeranno in radio. Tra questi, senza tema di smentita, “Cieli immensi” di Patty Pravo e  “Un giorno mi dirai” degli Stadio.
La ragazza del ‘Piper’ che per la serata di “gala” ha indossato un completo di pizzo nero, formato da una casacca aperta con il top trasparente che lasciava intravedere il seno – e una lunga gonna fino ai piedi, ha vinto –con 18 voti– il Premio della Critica intitolato a Mia Martini –Sezione Campioni. Hanno votato 109 colleghi accreditati presso la Sala Stampa Ariston Roof. Hanno riportato voti anche Elio e le Storie Tese (17 voti) e Stadio (16 voti).
Gli Stadio invece, con 19 voti, hanno conquistato il premio della Sala Stampa Radio –Tv.Web “Lucio Dalla– Sezione Campioni.
Primo tra gli ospiti l’étoile Roberto Bolle, special guest, che ha volteggiato sulle note di “We will rock you” dei Queen, ideata dal maestro coreografo Mauro Pigonzetti, un brano creato all’occorrenza per portare l’arte della danza su un palcoscenico popolare come quello dell’Ariston in una forma nuova e più contemporanea.
Un pezzo “rock” l’ha definito Bolle: l’artista ha spiegato il senso della sua partecipazione a Sanremo, sostenendo di essere felice di potersi mostrare in una chiave completamente diversa rispetto agli spettacoli teatrali. “Il corpo è lo strumento con il quale riesco ad esprimere sensazioni ed emozioni, è importantissimo sentire la musica che entra nel mio corpo e suscita queste emozioni che arrivano al pubblico: una musica che sia lirica, melodica o rock, mi dà una carica”.L’obiettivo dichiarato era stupire il pubblico in platea e quello a casa con qualcosa di completamente inedito rispetto alle attese. Per lui strameritata la “Standing Ovation” di tutto il pubblico del teatro Ariston…!
Applausi per la regina delle sigle dei cartoni animati Cristina D’Avena, chiamata a furor di social, portando una ventata di allegria al Festival, dove per qualche minuto sono tutti tornati bambini. Dal pubblico ai conduttori, tutti hanno intonato assieme a Cristina le canzoni dei cartoni, da Kiss Me Licia a Occhi di Gatto.
E’ poi il momento degli ospiti a sorpresa Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, da sempre amici di Conti. E tra una battuta e l’altra c’è spazio per la satira sul premier Matteo Renzi. Lo spunto è la proposta di reunion che i due attori fanno all’amico Carlo, mostrando un vecchio poster di uno spettacolo del ’94: “Dai Carlo, esci un pò fuori da questi studi, altrimenti se non vieni te – lo ammonisce Pieraccioni – c’è la fila di gente che vuole venire”. È già pronto Renzi: “È di Firenze come te, nun sa ‘na parola d’inglese come te, vuol fare sempre tutto lui come te, sta sempre in televisione come te”, spiega Panariello. “Ma l’avete interpellato Renzi?”, chiede Conti. E Panariello: “Ma perché lui c’ha interpellato a noi italiani per fà il presidente del Consiglio?”.
E poi Renato Zero, acclamato con un super applauso del pubblico. Il super ospite da il via a un medley di successi composto da: ‘La favola mia’, ‘Più su’ e i ‘Migliori anni della nostra vita’.
A tarda serata, Willy William. E poi, per la rubrica “Tutti cantano Sanremo”, sono arrivati all’Ariston Beppe Fiorello e Guglielmo Scilla.
E naturalmente il merito è di Conti, già sotto contratto come direttore artistico per il 2017, che ha in mano le chiavi dell’Ariston per la sua terza conduzione. Ieri ha incassato anche i complimenti del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto («E un’edizione molto bella, che ha coniugato leggerezza e significato»).

La sfida dei big è stata aperta da Francesca Michielin con ‘Nessun grado di separazione’. La sua performance è stata anticipata da un videomessaggio di auguri da Fiorello. Poi è la volta di Alessio Bernabei con ‘Noi siamo infinito’, introdotto da un messaggio di Miguel Bosè. E dopo l’entrata in scena di Virginia Raffaele, è stato il turno di Clementino con ‘Quando sono lontano’ (annunciato da Genny di Gomorra). Poi Patty Pravo, annunciata dal videomessaggio della Bertè direttamente dalle cascate del Niagara. Roberto Bolle ritorna poi sul palco, ma in smoking. E dopo un mini passo a due sulle note della sigla cult di Lorella Cuccarini ‘La notte vola’ con Virginia Raffaele, è il momento di Lorenzo Fragola con ‘Infinite volte’, annunciato dal videomessaggio di Ficarra e Picone. Segue Noemi con ‘La borsa di una donna’ annunciata da J-Ax.
Poi il videomessaggio di Giusy Ferreri per Arisa, che canta ‘Guardando il cielo’. Seguono gli Stadio, introdotti da Carlo Verdone, con ‘Un giorno mi di dirai’. Per loro l’endorsement arriva da Carlo Verdone: “Fortissimamente tifo per gli Stadio perchè sono bravi, sono dei gran professionisti e hanno accompagnato la mia carriera in tanti film”. Annalisa invece riceve un “grande in bocca al lupo da Renga e si esibisce con ‘Il diluvio universale’.

CLASSIFICA FINALE 2016
1) Giovanni Caccamo
2) Stadio
3) Francesca Michelin Michelin
4) Enrico Ruggeri
5) Lorenzo Fragola
6) Patty Pravo
7) Clementino
8) Noemi
9) Rocco Hunt
10) Arisa
11) Annalisa
12) Elio e le Storie Tese
13) Valerio Scanu
14) Alessio Bernabei
15) Dolcenera
16) Irene Frnaciari

15 Febbraio 2016

Autore:

redazione


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