– di Saverio Albanese –
Sanremo (Imperia)– E’ stata la 35enne modella e conduttrice televisiva cuneese Elisa Isoardi nonché la compagna del leader leghista Matteo Salvini, a dare il via alle attività e ai momenti culturali, artistici e di intrattenimento di Casa Sanremo, uno dei punti di riferimento della settimana della kermesse sanremese. Elisa si è detta lusingata per questo invito di Vincenzo Russolillo e Mauro Marino, definendo “curiosa” la conduzione di questa 68esima conduzione affidata a Claudio Baglioni, che ne è anche direttore artistico, insieme a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. «Sono felice che ci siano in questa edizione del festival la grande Michelle e un bravissimo attore come Favino» ha aggiunto Elisa.
Elisa è anche uno dei volti di punta di Rai1 e tutte le mattine intrattiene i telespettatori di “Buono a sapersi” con notizie utili su salute, alimentazione e spesa, con cui sta avendo un ottimo riscontro di pubblico. «Sanremo è una esperienza unica, ci sono diverse volte, e anche quest’anno lo seguirò con il mio programma, valorizzando i prodotti del territorio. Abbiamo tante eccellenze liguri, che meritano di essere conosciute».
Sono diverse le canzoni del cuore della conduttrice piemontese: «I miei cantautori preferiti sono De Andrè, soprattutto perché ad una delle sue canzoni è legata la mia storia con Matteo, Testa, che conoscevo da buona piemontese, Conte, De Gregori e il magico Dalla. Poi c’è Giorgia: mi ritrovo nelle sue canzoni e mi piace perché, pur avendo 46 anni, riesce a parlare ai giovanissimi e alle persone mature, rinnovandosi in continuazione e proponendo sempre incroci inaspettati».
Elisa, comunque, tornerà nella ridente città dei fiori venerdì sera: «Seguirò il Festival da casa, sto pensando addirittura di creare un gruppo d’ascolto. Ma venerdì sera sarò in platea all’Ariston, con Matteo». Ovviamente Salvini. A proposito della polemica del suo fidanzato alle dichiarazioni su immigrati e su omicidio Macerata, Elisa è stata lapalissiana: «Lui è il mio fidanzato. Per il resto, lui fa il suo lavoro e io faccio il mio».