SANREMO 2025 – I Duran Duran saranno i super ospiti della terza serata
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SANREMO 2025 – I Duran Duran saranno i super ospiti della terza serata

– di Saverio Albanese –

SANREMO (Imperia)– Quarant’anni dopo la loro prima storica performance in Italia, nel 1985 al Festival di Sanremo, i Duran Duran tornano al Teatro Ariston domani 13 febbraio. Per la band inglese è la seconda volta all’Ariston: la prima fu nel 1985, quando portarono sul palco la loro Wild Boys.

Inseriti nella Rock & Roll Hall of Fame nel 2022, i Duran Duran, hanno venduto più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo durante la loro illustre carriera quarantennale. Con 18 singoli nelle classifiche americane21 successi nella Top 20 del Regno Unito e ripetuti successi nelle classifiche italiane, più recentemente con il loro ultimo album in studio, la band ha consolidato il proprio posto come uno dei gruppi più influenti e duraturi nella storia della musica. Inoltre, hanno scritto l’unica canzone della colonna sonora di James Bond ad aver raggiunto il primo posto in tutto il mondo e hanno lavorato con alcuni dei creativi più venerati della musica, del cinema e della televisione, tra cui David Lynch, che ha diretto uno dei loro film-concerto di maggior successo. Tra i loro numerosi riconoscimenti figurano otto premi alla carriera e un’ambita stella sulla Hollywood Walk of Fame.

La band ha ricordato l’esibizione di quel Sanremo 1985, quando la loro stella stava nascendo, ma non erano ancora popstar planetarie. «Ricordo che era tutto pazzesco», va indietro nel tempo Simon, «Eravamo veramente pazzi la prima volta, eravamo famosi ma non così tanto, lo stavamo diventando in Italia, la gente cominciava a volerci bene, stuoli di ragazzine che ci seguivano in motorino, questo il nostro ricordo. C’era Pippo Baudo: lavora ancora? È vivo?». Simon quella sera si fece male a una gamba scivolando e disse: più vodka bevo e meglio sto… ma non ha funzionato. Il giorno dopo fu portato al pronto soccorso: tutore e bastone e si esibì zoppicando.

Simone Le Bon svela i tre segreti della longevità dei Duran Duran: «Da musicisti adoriamo la musica che facciamo, la nostra musica è ancora bellissima e pensiamo che nessuno di noi sarebbe in grado di fare una musica più bella da solo; ridiamo ancora tantissimo ed è una cosa molto importante in un rapporto artistico così lungo perché troviamo sempre il modo di divertirci; infine, ci dividiamo i soldi in maniera uguale e non ci sono problemi su questo».

John Taylor ha poi aggiunto che: «Quello che Simon racconta è la chimica, fondamentale in ogni band band. Una cosa che sta tramontando. Per esempio ai grammy di quest’anno non sono state premiate band, una cosa piuttosto peculiare, che forse descrive la morte di un certo tipo di fare gruppo. Qualcosa che per noi, nati tra Settanta e Ottanta, capiamo molto bene». Un’opinione che si scontra con la rivelazione di essere fan dei Maneskin («Sono grandiosi», dice John), proprio nella serata di Sanremo in cui Damiano David si esibisce da solo (e senza notizie di progetti futuri del gruppo).

Solo l’Italia ha dedicato un libro a Simon: Sposerò Simon Le Bon.
Simon: «Me lo ricordo quel libro e sono emozionato per le attenzioni che avevo!». A proposito della loro percezione critica, del fatto che sono sempre stati considerati un prodotto poco profondo, meramente giovanile, la band ha ribadito la lunga esperienza e il modo di lavorare. «Tutti gli album che abbiamo fatto hanno preso forse più tempo del previsto, ma ci è sempre interessato il buon lavoro. Non ci interessa sapere come sono accolti. Siamo sicuri di avere pubblicato cose pregevoli che speriamo saranno ricordate nel futuro».

Negli anni Ottanta si ascoltava musica inglese, mentre oggi i giovani sono più orientati verso gli Stati Uniti. Simon Le Bon ha le idee chiare a tal proposito: «C’è stata una combinazione che ha spostato il pubblico verso gli Stati Uniti, è stato l’hip-hop, ha cambiato il ritmo e lo stile. È arrivato in Europa un po’ in ritardo e l’Italia non è una eccezione, gli Stati Uniti ci inculcano ogni giorno il loro gnere. Noi inglesi eravamo cool negli anni Sessanta e Settanta poi come detto c’è stato l’hip-hop, ma oggi c’è chi ama ed Sheeran e Adele. Consideriamo anche le piattaforme che hanno cambiato il modo di ascoltare: nessuno di noi avrebbe potuto prevedere un cambiamento così grande che ha inciso su più di generazioni. Chiunque può avere centinaia di migliaia di brani musicali da scaricare e fa bene alla musica: la facilità di accesso fa bene alla musica e a chi li produce».

Sul loro percorso musicale aggiunge: «Da artisti diciamo che c’è chi elabora più materiale di noi, c’è chi produce un album l’anno, noi ci siamo sempre presi e dati il tempo, talvolta forse un po’ più del necessario. Ma siamo orgogliosi di tutto. Non siamo noi a dovere giudicare il pensiero dei media e dei fan ma abbiamo sempre dato il meglio».

Poi un avvertimento e un invito alla ribellione. All’intelligenza artificiale. «C’è già stato un pezzo prodotto dall’Intelligenza artificiale. Siamo arrivati al momento in cui ci capiterà di ascoltare musica creata dalle macchine e non da un uomo, da un’artista. Nel Regno Unito – ha proseguito Simon Le Bon– è già stato dato il permesso alle aziende che si occupano di rubare il nostro stile, i testi delle nostre canzoni, la musica, senza dare una controparte all’artista. Credo sia sbagliato e tutti noi dovremmo alzare la voce se non vogliamo che d’ora in poi la musica sia prodotta dalle macchine anziché da uomini».

Un altro fattore ha determinato il cambiamento: «l’avvento di internet e la possibilità di accedere a molti più artisti, in molte più lingue. Oggi un ragazzino può avere migliaia di pezzi sul suo telefonino. Ed è qualcosa che fa bene alla musica, fa bene anche a noi, gioca a nostro favore: se artisticamente siamo ancora vivi lo dobbiamo a quello».

I Duran Duran hanno anche ricordato l’ex Andy Taylor. «Andy sta lottando come un leone contro un cancro che è arrivato al quarto stadio ed ha metastatizzato. Vorrebbe tanto essere qui con noi, ma purtroppo non può. Speriamo che le sue condizioni migliorino».  

Infine hanno annunciato due live al Circo Massimo di Roma domenica 15 e lunedì 16 giugno, un concerto alla Fiera Del Levante di Bari il 18 giugno e un altro all’Ippodromo Snai San Siro, nell’ambito dell’I-Days Milano 2025, venerdì 20 giugno. Guidati da Simon Le Bon, insieme al tastierista Nick Rhodes, al bassista John Taylor e al batterista Roger Taylor, i Duran Duran rimangono una band all’avanguardia.

 

13 Febbraio 2025

Autore:

redazione


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