– di Saverio Albanese –
SANREMO (Imperia)– Tra i protagonisti di questa 75a edizione della kermesse canora sanremese c’è il rapper campano Rocco Hunt, che vinse il Festival di Sanremo 2014 nella sezione “Nuove proposte” con il singolo “Nu juorno buono”. «Questo sarà il mio primo festival da papà, un brano importante, vengo dalla periferia di Salerno, per me nulla è stato facile, il futuro l’ho dovuto costruire, nella mia regione molti ragazzi hanno perso la vita per delle banalità. Non è una canzone da primo ascolto, dice delle cose, non fatevi ingannare dalle chitarrine ‘catchy’. Volevo tornare ad essere coerente con la mia storia».
Il cantautore, in gara con “Mille volte ancora”, commenta i fatti di cronaca che hanno avuto come protagonisti giovanissimi della sua terra: «La mia Regione, la Campania, ha vissuto una vera e propria mattanza, ci sono stati ragazzi che hanno perso la vita per delle banalità. Io dico che ‘tutto si può risolvere’, non si può morire per una guardata storta. Basta armi e pistole che ancora sparano, diciamo basta a questa guerra che deve finire, lo dico da fratello più grande, da papà di un bambino che sta crescendo. E la mia canzone vuole portare un messaggio positivo, sono nove anni che aspetto questo momento».
Rocco Hunt raccoglie idealmente il testimone di Geolier e riporta il dialetto napoletano all’Ariston, portando in scena le sue strade, i suoi momenti, le sue origini. «Troverete al Festival un Rocco cambiato – aggiunge il cantante salernitano –. Ogni volta che la canto provo un’emozione particolare. Questa è una canzone che è la mia storia, c’è la mia verità, la verità di Rocco che non è più il ragazzino di 18 anni. È un uomo di 30 anni, e questo è il primo Sanremo che faccio da papà, c’è mio figlio di 8 anni che sta a casa a fare il tifo per me. E canterò per rendere orgoglioso lui e la mia famiglia».
Rocco Hunt racconta anche le difficoltà della sua vita: «Per me nulla è stato facile, il futuro l’ho dovuto costruire. Mio padre si alza tutte le mattine prestissimo per andare a fare lo spazzino. E quando gli chiedo perché lo fa, lui mi risponde: non per motivi economici ma per insegnare a voi figli il valore del lavoro».
nfine il ricordo di Pino Daniele che lo volle sul palco del suo ultimo concerto. «Mi ha detto non ti perdere perchè tu sai scrivere». Nella serata delle cover sarà sul palco con Clementino proprio con un omaggio al grande Pino. «Toccheremo quel brano con umiltà, lui era black e funky, porteremo qualcosa di hip hop ed energico, con Clemente abbiamo calcato tutti i palchi possibile, ci manca questo. L’ultimo Festival, nel 2016, eravamo entrambi in gara. Ringrazio la famiglia che ci ha supportato perché sapeva dell’affetto che Pino nutriva per noi, ci chiamava i due mascalzoni, mi disse ‘Non perderti perché sai scrivere’».
Il rapper campano ha anche annunciato due eccezionali eventi live nel 2025: giovedì 11 settembre nella maestosa Reggia di Caserta e lunedì 6 ottobre sul grande palco dell’Unipol Forum di Milano. Le prevendite per Ragazzo di giù 2025 sono aperte su www.vivoconcerti.com: «Sono i due concerti più grandi della mia vita, abito a quindici minuti dal Forum e ci ho messo quindici anni per salire su quel palco. Caserta è un po’ il centro della Campania, sarà facilmente raggiungibile da Salerno e da Napoli, spero di fare un grande concerto per rendere grazie alla gente della mia terra».
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