SANT’AGATA BASKET – Vince Racalmuto per 84-69. Fiasconaro: “Carlos Gallo è un giocatore italianissimo”
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SANT’AGATA BASKET – Vince Racalmuto per 84-69. Fiasconaro: “Carlos Gallo è un giocatore italianissimo”

di Claudia Lentini

Settimana di passione per il Sant’Agata Basket che dopo la vittoria casalinga contro il Cus Palermo, è stato privato del risultato utile e penalizzato di un punto, il giudice federale ha contestato l’iscrizione a referto di tre giocatori provenienti da federazione straniera, non formati. Immediata la replica della società che ha presentato ricorso al provvedimento e dichiarato la ferma intenzione di pretendere soddisfazione in ogni sede opportuna, se necessario, anche in ambito di Tribunale Amministrativo Regionale.
Coach Massimiliano Fiasconaro ha serrato i ranghi motivando ancor più i suoi uomini costretti a rinunciare ad un compagno validissimo quale Juan Paronetto, nella trasferta contro la corazzata Racalmuto conclusasi col risultato di 84-69 per i padroni di casa.
Come sempre, lasciamo la parola al coach.

Coach, racconta la partita

Abbiamo vissuto una settimana fatta di tanti condizionamenti, specie, psicologici, ma non solo, una settimana molto difficile, in partita abbiamo però applicato alla perfezione le cose che avevamo programmato, per contrastare una squadra molto, molto più forte di noi, per lo meno relativamente al talento individuale. I nostri avversari si sono presentati in quintetto con un playmaker italo-argentino, Savier Musumeci, tra gli esterni, Salvo Muratore che ho allenato a Cefalù, abbiamo fatto un ottimo lavoro con lui in C1, poi Paride Giusti, tutti lo conoscono, ’78, nisseno, di talento infinito, e soprattutto con due lunghi, Andrea Sanicola, forte, d’esperienza, anche lui nisseno, ma anche Bjelic, ragazzo servo-bosniaco di 2,09 senza scarpe, non solo altezza ma anche talento infinito. E’ una squadra che si può permettere di tenere dietro gente come Nino Strazzera che in B1, B2, tra Canicattì e Caltanissetta, ha fatto veramente la storia della pallacanestro della Sicilia Occidentale. Ma c’era anche un altro lungo, Campanella, di Porto Empedocle, altri esterni, insomma una squadra zeppa di talenti, fatta per vincere il campionato.
Per poter meglio parametrare, ti dico che questa squadra, domenica scorsa ha rifilato 30 punti, fuori casa, alla Rosmini Erice, la stessa che a Sant’Agata ce ne ha dati altrettanti.
Devo dire che il lavoro fatto in questo mese e mezzo si è visto, abbiamo giocato molto bene, preso subito un discreto vantaggio, intorno ai 10 punti, che si è concretizzato alla fine del secondo quarto. Abbiamo continuato con la stessa intensità, la stessa gestione della partita per tre quarti, poi un piccolo break col quale ci hanno quasi raggiunto, alla fine del terzo quarto eravamo avanti di tre. giuseppe_florioNell’ultima frazione di gioco erano finite per noi le energie, poi ad Antonino Urso sono stati fischiati terzo e quarto fallo, per lo meno, discutibili, Marcelo Allende e Carlos Gallo avevano finito le gambe, tutti gli altri, pur avendo interpretato bene la gara, parlo di Giuseppe Sindoni, Francesco Strati e Giuseppe Florio, pur avendo fatto bene le cose che avevamo programmato, a metà del quarto tempo hanno preso ad attaccare malissimo, almeno per sei volte di fila. Il Racalmuto ha corso di più, realizzando un parziale di 10 a 0 che non siamo riusciti a recuperare. Siamo usciti tra gli applausi del pubblico presente, che dirigeva alla squadra di casa un goliardico “andate a lavorare”, questo mi gratifica anche perché, ripeto, la settimana è stata veramente difficile, in campo senza Jaun Paronetto, per forza di cose ho scelto di giocare col playmaker anziché il lungo, a causa della problematica relativa al tesseramento dei nostri tre giocatori italo-argentini, provenienti da federazione straniera, situazione che chiariremo spero in settimana, ma alla fine, ripeto, sono molto contento.

Che tipo di difesa ha attuato Racalmuto?

Maurizio Salamina è un allenatore che vuole far vedere la sua impronta, hanno usato con noi diverse difese, zona 2-3, 2-1-2, uomo semplice ed individuale ed infine due difese miste, una box and one ed una tre zona due uomo. Mi ha sorpreso la loro gestione dell’uno contro uno senza aiuti da interno ed Antonino Urso più volte ha fatto male ad Andrea Sanicola, non hanno adottato alcuna soluzione tattica sul nostro uno contro uno frontale di Carlos Gallo, impiegato tatticamente da Quattro contro Bjelic, quest’ultimo, come già detto è un atleta altissimo e non è riuscito a tenere Carlos in uno contro uno. Sul nostro pick and roll sono andati spessissimo in confusione e Marcelo Allende – venti punti per lui – si è “fatto i bagni” in senso positivo, ossia, si è divertito moltissimo a bucare la non scelta difensiva. Offensivamente hanno voluto a tutti i costi, ed alla fine però ha pagato, che si andasse dall’interno, per tre quarti siamo riusciti a tenere le fattezze fisiche soprattutto di Bjelic, poi non ce l’abbiamo fatta più, abbiamo subito quattro lob, canestro facile e  partita finita. Sono stati molto tattici relativamente alle chiamate ma poco pratici per ciò che attiene le scelte sia difensive che offensive, è certamente una squadra che può far di più, forse adesso soffre l’allontanamento ed il ritorno di Maurizio Salamina, per due settimane sono stati allenati da Nino Strazzera in qualità di capitano-allenatore, si è vista un po’ di confusione sulle scelte, noi ne abbiamo approfittato bene tranne alla fine quando sono venute meno le forze. Se pensiamo al quintetto iniziale, parlo in termini di centimetri, ho grande stima dei miei giocatori però, il mio quintetto era costituito da Allende, Gallo, Strati e Biagino Machì detto “Scritch”, quattro contro Bjelic, infine Urso. carlos_galloHo anche giocato con quattro piccoli, spesso, nei momenti di cambio di Carlos Gallo o di Giuseppe Florio ho impiegato due playmaker, Allende e Sindoni, abbassando ancor di più l’altezza in campo, almeno per la metà del tempo, ho utilizzato quattro piccoli ed un solo lungo di ruolo, quindi, relativamente ai centimetri, eravamo veramente sotto terra rispetto a loro ma comunque è andata molto bene e sono contento.

I tuoi ragazzi sono migliorati?

Per lo meno nell’atteggiamento psicologico ed agonistico – l’atteggiamento in campo – è stata una settimana dura relativamente a quest’aspetto, sono accadute due o tre cose che, gestite in una certa maniera, li hanno forse un po’ migliorati, manca ancora la certezza del tiro piedi a terra, nel senso che abbiamo tirato con tanti metri rispetto al difensore ma ci è mancata la realizzazione, è una cosa che va sistemata. Credo comunque che non prenderemo mai più scarti pesanti, non subiremo mai più nessuna squadra presente in questo campionato nonostante riconosca in molte formazioni grande talento.

Prossima gara?

Licata, un’altra corazzata. Un bel po’ di italiani capitanati da Alessandro Vecchio, due argentini di valore e soprattutto una piazza molto calda, con noi è sempre una sorta di derby. E’ un altro impegno pazzesco, non li ho ancora visti, non ho molte notizie, ci organizzeremo bene a livello tattico come già fatto questa domenica. Sarà così per tutto il campionato, dovrò sempre inventare qualcosa di tattico, di specifico soprattutto in ordine alle situazioni difensive perché soffriamo troppo la mancanza di centimetri, manca Paronetto, ho dovuto scegliere il playmaker, atleta di grande talento, grande valore, quantità, di gestione come Marcelo Allende perché è un ruolo che mi manca, ci è capitato di non poter passare il centro campo, quindi, vista l’emergenza, sono costretto a rinunciare al lungo fino a quando non si risolve la situazione. Devo lavorare molto sull’atteggiamento tattico oltre che psicologico dei ragazzi, per far bene tutte le partite.

Ci sono stati avvicendamenti in molte panchine, nonostante si tratti di una C2 regionale, un tuo commento in merito

Sì, tante squadre hanno cambiato allenatore, non conosco le situazioni specifiche, credo dipenda dal fatto che le società fanno grande affidamento sui giocatori, molti presidenti credono che basti acquistare giocatori importanti trascurando poi la direzione tecnica, magari affidandosi ad allenatori di grande talento ma poca esperienza. La nostra è una semplice C regionale ma ci sono squadre importanti, è necessario quindi possedere talento in termini di giocatori ma anche, a mio parere, un’adeguata direzione della panchina. La programmazione societaria va fatta considerando tutti i fattori, gli investimenti vanno distribuiti in tutti i settori, poi alla fine sono scelte, per rispondere alla tua domanda credo che questo sia il motivo principale poi, in alcuni casi, capita di mettere in piedi una squadra competitiva che ha bisogno di tanto allenamento, con un allenatore che è anche un lavoratore, quindi non ha la disponibilità necessaria e si interrompono i rapporti.

Parliamo adesso del tesseramento di Paronetto, Allende e Gallo. La Federazione Italiana Pallacanestro ha ritenuto di dover sanzionare il Sant’Agata Basket con un punto di penalità, oltre ad omologare col risultato di 0-20 a vostro danno, la partita in cui questi tre atleti erano presenti. Spiega cos’è accaduto.

allende_paronetto
La Federazione contesta alla nostra società di aver iscritto a referto tre giocatori tesserati ai sensi dell’art. 38 del regolamento esecutivo FIP. Nello specifico, per la Federazione, Allende, Paronetto e Gallo, sono giocatori di primo tesseramento per cui devono essere tesserati con modalità prescritte dall’articolo citato, ripeto, il n.38 del regolamento esecutivo. Questo articolo prevede che tutti i giocatori di primo tesseramento in Italia, italiani provenienti da federazione straniera, o naturalmente, stranieri provenienti da federazione straniera, debbono essere tesserati con modulistica specifica, richiesta transfert dalla federazione di provenienza e documentazione varia. La cosa importante è che questi atleti non vanno tesserati a presso l’ufficio competente regionale, ma a Roma, ufficio tesseramenti nazionale come se ci si trovasse in C1, B1, LegaDue, serie A.
Noi non ci troviamo in questa fattispecie – cosa si contesta esattamente – si contesta di aver scritto a referto nella partita contro il Cus Palermo, tre giocatori in questa situazione, Gallo Paronetto ed Allende – mentre è consentita la presenza di solo due giocatori – ne sono consentiti solo due secondo quella norma, ma c’è una precisazione che non fa la Federazione. Di questi tre giocatori, tutti e tre italiani, provenienti da federazione straniera, mentre Allende e Paronetto, sono stati tesserati ai sensi dell’art. 38, cioè inviando richiesta a Roma, Gallo è giocatore italiano, proveniente da federazione straniera ma nel 2000, quando ha giocato con me in B d’eccellenza a Cefalù. Tutti i giocatori tesserati prima del 2002, non sono condizionati da prescrizioni, infatti, tutti i giocatori italiani provenienti da federazione straniera, così come Carlos Gallo, possono giocare, ed hanno giocato in tutte le categorie federali italiane e non sono mai sottoposti a prescrizione. Un esempio, Allende, tesserato oggi, non può giocare dalla C1 fino alla B1, possibile inserirlo invece in campionati di C2 e serie D, oppure LegaDue e categorie superiori. Aggiungo una cosa su Carlos, poiché tesserato nel ’99, poiché non più tornato in Argentina, poiché non ha più militato per federazioni straniere, il suo tesseramento è sempre stato rinnovato, nazionale o regionale, in Italia, la sua documentazione non è stata inviata come prescritto dall’art. 38 del regolamento esecutivo a Roma, ma è stato tesserato, normalmente, come Florio, come Strati, come tutti gli altri, presso il Comitato Regionale Sicilia, FIP Sicilia. Questo è il punto, la Federazione lo considera come un giocatore proveniente da federazione straniera, Carlos Gallo è un giocatore italianissimo, la condizione di giocatore proveniente da federazione straniera l’ha persa dieci anni fa e non è sottoposta ad alcuna prescrizione. La FIP, sol perché ragazzo italo-argentino, che non ha fatto i quattro anni di settore giovanile, ha considerato Gallo nella stessa posizione di Allende e Paronetto e così non è, tra l’altro, questa norma è stata emanata nel 2000, con applicazione 2002, ma già nel 2002, io stesso ho allenato il Sant’Agata Basket, questa stessa squadra, che ha fatto e perso la finale contro il Licata, quell’anno avevo quattro giocatori di primo tesseramento, Dodda, Gonzales, Kunkel e Lisandro Liguori, ripeto, ben quattro giocatori ed ho perso contro il Licata che ne aveva sei, i fratelli Musso, Ramiro Gallo, fratello di Carlos, Falletto, Petrazza e Bernardi, sei giocatori italiani provenienti da federazione straniera. Questa norma non è mai stata applicata, stiamo tirando fuori la documentazione, ci sono state formazioni, in altri campionati e nel nostro, che hanno iscritto a referto tanti giocatori in queste condizioni. Quest’anno la federazione ha fatto un’analisi, uno screening che evidenzia la cosa, ma conoscendo la norma, non lo reputiamo un problema perché non è da considerarsi tale.

Sito ufficiale Comitato Regionale Sicilia, provvedimento n. 409 del 11.11.2009, “Giudice Sportivo – Serie C regionale – Omologazione gare cu_035_om_c2” Provvedimenti Disciplinari, cito testualmente: “Premesso che con nota del 6/11/09, l’ufficio tesseramenti della FIP ha comunicato a detta società che non avendo il giocatore ALLENDE la formazione italiana, il giocatori sopra indicati erano da considerare tutti atleti non formati, con l’unica possibilità di inserirne a referto non più di 2 per gara, come previsto dall’art. 38 comma 5 R.E.
Premesso che malgrado la richiamata nota la Soc. ha schierato nella gara n. 29 dell’08.11.2009 i 3 atleti;”

Coach sei in grado di spiegarmi perché la condizione di Allende transeat, ossia è automaticamente estendibile agli altri due?

La federazione ci contesta oralmente che dobbiamo capire la norma e quella la comprendo benissimo – è l’italiano, la proprietà transitiva che mi sfugge – il punto è che le norme sono condizionate da esecuzione e prescrizione, tutte le norme, di codice penale, procedura penale, civile ecc., sono specifiche, c’è un se ipotetico ed un’eventualità di violazione, noi non abbiamo violato alcun eventuale prescrizione della norma. Ribadisco, capisco la norma, anche se, oggettivamente, è scritta male. – insisto, se è vero che la posizione di Allende è irregolare, perchè automaticamente deve esserlo anche quella di Paronetto e Gallo? non vanno indagati singolarmente? – E’ sbagliato il provvedimento, che tra l’altro, voglio specificare, dicono di aver inviato il venerdì sera, ma senza alcuna notifica, ci hanno segnalato questa situazione il venerdì sera, ma chi se la legge la posta elettronica di venerdì sera, sabato o domenica prima della partita? La federazione non obbliga le squadre a leggersi la posta tutte le sere, tra l’altro è una posta non certificata – non hanno neanche inviato un telegramma? – nulla, niente a notifica di questo provvedimento, che però ci aggrava la posizione, perché oltre ad aver perso la partita ci hanno dato anche un punto di penalità, proprio per questa ragione. Questi sono argomenti che porteremo avanti nei vari contenziosi, a tutti i livelli. – Chiederete anche il ristoro dei danni subiti – Ovviamente, qualora dovessimo vincere il ricorso chiederemo anche i danni. Siamo convinti di ricorrere anche al TAR.

Mi incuriosisce anche un’altra cosa, perché la federazione si accorge in ritardo, di presunte irregolarità di altre squadre, ribadisco, tutte da verificare?

Non lo so, non c’è un provvedimento disciplinare per qui casi – sospensione dell’omologazione di alcune gare. Senza entrare nel merito della questione specifica, mi incuriosiva la non tempestività, perché si accorgono delle presunte irregolarità solo alla seconda giornata di impiego, utilizzo dei giocatori il cui tesseramento è oggetto d’indagine – probabilmente stanno facendo accertamenti anche sulle altre gare, non so qual è il problema. Che la federazione sia stata sempre lentissima e questa volta con noi, praticamente contestuale, è un fatto. Se poi le attività di tesseramento dei nostri giocatori fossero state più rapide, con molta probabilità ci saremmo accorti del problema con largo anticipo, una pratica di tesseramento lunga tre settimane e mezzo; con un rapporto normale, come con tutte le altre istituzioni, avremmo potuto agire con tranquillità. Se avessimo lavorato per tempo, loro si sarebbero accorti prima, noi avremmo chiarito immediatamente ed il problema non c’era. – Avete fatto ricorso alla FIP Roma? – So per certo che il Presidente sta ricorrendo a tutti i livelli – puoi darci una scadenza? – Il presidente Caldiero mi ha riferito che in un paio di settimane dovremmo aver fatto tutti i gradi di ricorso federale. Sinceramente non ci faccio conto, sono convinto che questa situazione si risolverà al TAR, che è organo super partes. – Ma una volta al TAR, si aprono anche tutte le questioni discriminanti, quelle rispetto ai giocatori comunitari, le donne ed altro ancora – Si aprirà di certo una falla per lo meno relativamente alla norma che, a mio parere, è scritta malissimo, pur comprendendo il principio che la ispira. – Ipotizzabili problemi maggiori che la semplice squadretta di Sant’Agata Militello – Se la vede chi deve gestire questa cosa. A me dispiace solo per Juan Paronetto o per chiunque dei tre resterà fuori dalle partite. Non siamo semplicemente una squadra che tessera ed usa i giocatori, siamo una squadra che vive le situazioni in gruppo. Jaun è poi un caso esemplare, lo abbiamo fatto spostare per 20mila chilometri, e che si sappia, è venuto a provare col Sant’Agata Basket da Bahia Blanca a sue spese. Vorrei si sapesse. Un ragazzo che va rispettato per la sua scelta, che va aiutato a tutti i costi, un ragazzo che vogliamo oltre che per le sue qualità cestistiche, anche e soprattutto per le sue qualità umane. Speriamo che tutto si risolva perché non vogliamo assolutamente rinunciare all’uomo oltre che al giocatore.

18 Novembre 2009

Autore:

admin


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