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SANT’AGATA MILITELLO – Acqua non potabile, presentata mozione per esenzione pagamento canone

Mozione di minoranza sulla non potabilità dell’acqua

I consiglieri Nunziatina Starvaggi, Monica Brancatelli, Giuseppe Puleo, Melinda Recupero e  Antonio Vitale hanno presentato una mozione stante la persistenza della non potabilità dell’acqua.

 

Nello specifico si propone

  • al Consiglio Comunale di approvare la presente mozione, che impegna il Sindaco e l’amministrazione comunale ad adottare ogni provvedimento ed azione al fine di risolvere in modo definitivo il problema della potabilità dell’acqua nel paese e che, nelle more, ponga in essere gli atti necessari per esentare i cittadini dal pagamento della quota di depurazione per il periodo in cui non hanno goduto del servizio e sino al suo ripristino.

 

Nel documento si legge in premessa

– Che da circa due anni si sono susseguite ordinanze Sindacali di non potabilità dell’acqua, alcune delle quali di revoca parziale delle precedenti ordinanze e che l’amministrazione non riesce a risolvere tale grande problema che interessa in modo costante una buona parte del paese (Contrada Terreforti e Torrecandele,  c.da Ireta e  via Cosenz, compreso anche quasi tutto il Centro cittadino),

-Che il 28/09/2020 il Sindaco Mancuso ha emesso l’ennesima ordinanza di non potabilità dell’acqua per tutto il territorio di S. Agata di Militello;

– Che, peraltro, la predetta ordinanza del 28/09/2020 è stata emessa non tempestivamente, ma dopo 4 giorni l’esito delle analisi, per cui è possibile che i cittadini in questo lasso di tempo abbiano usato e/o bevuto acqua inquinata. Va inoltre ricordato che nel periodo intercorrente tra il 17/7/2019 e il 9/10/2019, per circa tre mesi, i cittadini, inconsapevoli, hanno continuato a bere/usare acqua inquinata, nonostante l’accertamento dell’ASP di non potabilità dell’acqua, tanto da mettere a serio rischio la salute dei cittadini;

– Che il gruppo di minoranza ha fatto diversi atti ispettivi ma anche atti propositivi, come uno specifico emendamento al bilancio per realizzare la bonifica dei pozzi, e presentato una mozione con la quale veniva chiesto che i cittadini, soprattutto quelli rimasti per un lungo periodo privi di acqua potabile, fossero dispensati dal pagamento del relativo canone – acqua quota depurazione;

– Che la mozione portata in aula all’adunanza consiliare del 29/01/2020  è stata bocciata in consiglio in quanto sette degli otto consiglieri di maggioranza presenti si sono astenuti, l’unica a non astenersi è stata il consigliere Francesca Alascia,  che ha votato favorevolmente alla sgravio del tributo da parte dei cittadini che non avevano usufruito utilmente del servizio di depurazione e che per lungo periodo erano rimasti privi di acqua potabile e costretti  (e lo sono a tutt’oggi) ad acquistare acqua anche per cucinare e per l’igiene personale, con notevoli disagi e spreco di denaro;

– Che l’interrogazione del 30/09/2020 avente ad oggetto: “persistenza della problematica dell’acqua non potabile e nuova ordinanza che estende all’intero territorio del comune la non potabilità dell’acqua”, nonostante avesse i caratteri dell’urgenza non risulta a tutt’oggi riscontrata;

E considerato

– Che l’amministrazione, nonostante siano trascorsi due anni, non ha posto in essere interventi idonei e risolutivi del problema della non potabilità dell’acqua, malgrado le sollecitazioni e l’attività propositiva posta in essere dai sottoscritti con i precedenti atti ispettivi;

– Che in un paese civile non è accettabile che non si riesca a garantire la potabilità dell’acqua e che si possa perfino richiedere il pagamento di un servizio non reso;

– Che, in considerazione del perdurare di una tale situazione e dell’ultima ordinanza Sindacale del 28/09/2020, appare improcrastinabile la risoluzione del problema e che, nelle more, appare equo che i cittadini che hanno subito e subiscono ancora disagi vengano dispensati dal pagamento del relativo canone-acqua;

– Che una delle voci della bolletta dell’acqua è ilcanone di depurazione e che pare corretto non richiedere il pagamento per un servizio non reso;

– Che anche la Corte di Cassazione, in recenti pronunzie, ha  ricordato che “la bolletta dell’acqua non è una tassa, ma un canone per un servizio, per cui, se il servizio non viene adempiuto correttamente, non deve essere pagato”,  per cui l’utente dovrà essere esentato per tutto il periodo in cui non ha goduto del servizio dal pagamento della quota/canone di depurazione;

 

Da ciò l’iniziativa dei consiglieri d’opposizione “per la risoluzione del problema e per l’esenzione dal pagamento della quota/canone di depurazione dalla bolletta d’acqua per i cittadini che non hanno usufruito di tale servizio sino al suo ripristino

 

Redazione Scomunicando.it

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