Prosegue incessante l’attivitàdi controllo del territorio ad opera degli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sant’Agata Militello poiché, nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione disposti dal Questore della provincia di Messina e finalizzati ad infrenare il dilagante fenomeno dello spaccio di droga, indagini mirate hanno consentito di procedere all’arresto di PATERNITI Aurelio Claudio di anni 40 e del figlio Entoni di anni 22, entrambi responsabili in concorso di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di gr. 250 circa di sostanze stupefacenti (hashish) ed in più, solo per PATERNITI Entoni, conducente del veicolo fermato, lesioni personali gravi e resistenza a Pubblico Ufficiale – fatti verificati lo scorso 24 settembre in Sant’Agata Militello.
L’arresto dei predetti PATERNITI segue, a distanza di pochi giorni, quello di Reitano Calogero, di anni 25, trovato sul treno regionale proveniente da Palermo ed in arrivo alle ore 07.54 in Sant’Agata Militello. Il predetto Reitano, opportunamente perquisito, aveva abilmente celato all’interno dei pantaloni gr.500 circa di hashish in panetti sigillati con pellicola in cellophane, acquistata in Palermo, da spacciare in questo ambito territoriale. La conseguente perquisizione, con esito positivo, eseguita presso il domicilio (Via Pisani n°37 di Acquedolci), consentiva agli operanti di rinvenire e sottoporre a sequestro un bilancino elettronico di precisione, due coltelli impregnati di sostanza stupefacente e certamente utilizzati per tagliare le dosi nonché numerose confezioni di cartine pronte per l’uso. Inoltre, sempre nel corso della perquisizione, veniva rinvenuto un fucile Flobert cal.9, in proprietàdel padre Carmelo, sottoposto a sequestro per omessa custodia, detenuto in luogo diverso da quello denunciato e trasportato in carenza di autorizzazione. Nel contesto generale di tale attivitàdi contrasto, avviata da tempo e frutto di un capillare monitoraggio del territorio è stato possibile acquisire elementi conoscitivi sugli spostamenti di taluni soggetti inseriti, a pieno titolo, in tale contesto. Infatti, i flussi informativi hanno concretizzato l’ipotesi investigativa relativa alla provenienza di tali sostanze da Palermo per essere smerciata nel comprensorio nebroideo. E’ stato possibile accertare anche che una partita di sostanza, con la medesima provenienza, ha suscitato reazioni e malumori di taluni assuntori sulla pessima qualitàdel materiale acquistato. Allo stato, l’attivitàinvestigativa ha fatto emergere tentativi di attivazione di nuove vie per l’approvvigionamento che, grazie all’impegno degli investigatori, risultano oltremodo difficoltose risultando, almeno per il momento, interrotto sulle direttrici veloci (autostrada e ferrovie). Infine, la brillante operazione di polizia giunta a termine lo scorso 24 settembre si deve al coraggio, all’abnegazione, all’intuito e al non comune senso del dovere di un Assistente di questa Squadra di Polizia Giudiziaria che, sebbene libero dal servizio, notava transitare in cittàuna Fiat Punto di colore amaranto con a bordo i due PATERNITI che si muovevano con circospezione. Il predetto Assistente richiedeva l’ausilio dei componenti della Squadra che, giunti con la necessaria solerzia contribuivano nella ricerca del veicolo sospetto che individuavano in contrada Apesana di Sant’Agata Militello. Si procedeva al fermo e l’Assistente, avvicinandosi alla portiera anteriore sinistra chiedeva al conducente (PATERNITI Entoni) i documenti di guida e di circolazione del mezzo. A tale richiesta, il conducente innestava la marcia nel tentativo di sfuggire al controllo ma il poliziotto che aveva intuito la mossa, con guizzo fulmineo, si proiettava attraverso il finestrino con il busto all’interno del veicolo tentando di bloccare il conducente che, tuttavia, non aveva perso il controllo del veicolo. In tale frangente, le manovre azzardate e contorte eseguite dal PATERNITI non favorivano la fuoriuscita dell’Assistente che avendo intuito la successiva manovra dello stesso tendente a schiacciarlo contro il guardavia di sinistra, riusciva ancora una volta ad anticiparlo staccando la chiave di avviamento del veicolo per provocarne il fermo, fortunatamente a pochi centimetri dal guardavia. Nell’immediatezza giungevano gli altri colleghi che contribuivano all’arresto dei malviventi. Fortunatamente le lesioni riportate dal dipendente non hanno destato gravi preoccupazione ai sanitari del locale nosocomio che hanno emesso prognosi di gg.21 sc per le contusioni riportate.