Il convegno, organizzato in collaborazione con l’Ispettorato forestale di Messina e la O.P. Corilicoltori, partendo dal protocollo di Kioto e dall’art 13 del d.lsg 205 del 2010, si soffermerà sui primi effetti delle nuove norme sulle attività agricole e sulla opportunità che le biomasse da rifiuto possano diventare risorse energetiche.
Infatti l’art 13 del D.lgs. n.205/2010 ha riscritto l’art. 185 del D.Lgs n.152/2006, disponendo al comma 1 lettera f) che:”…paglia, sfalci e potature nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi…”, se non utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggino l’ambiente ne mettono in pericolo la salute umana, devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati.
Pertanto la combustione sul campo dei residui vegetali configura il reato di illecito smaltimento di rifiuti, sanzionato penalmente dall’art. 256 c.1 del D.lgs 152/2006.
Gli amministratori assicurano che l’Unione dei Nebrodi è disponibile a collaborare ad progetto congiunto, che veda impegnati Enti Locali, produttori agricoli ed associazioni di categoria, per la valorizzazione energetica delle potature, anche urbane, e dell’altro materiale agricolo con l’attivazione di una filiera completa per la raccolta delle biomasse residuali ed il loro utilizzo per la produzione di energia elettrica e termica.
Progetto che potrebbe trovare una sponda finanziaria sia sul POR 2007-2013 sia sui fondi del
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 ed essere pronto per il prossimo bando nazionale per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di impianti connessi alla produzione di energia da biomasse
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