“Interrogazione” in democrazia partecipata, 40 studenti dello “Sciascia-Fermi” a dialogo con sindaci e assessori di 9 Comuni del comprensorio
Aula Magna piena ieri per “Interrogazione in democrazia partecipata”, l’incontro organizzato dal Liceo Scienze Umane dell’Istituto “Sciascia – Fermi” di Sant’Agata di Militello in collaborazione con il progetto “Spendiamoli Insieme”, promosso dall’associazione Parliament Watch Italia e sostenuto da Fondazione Con il SUD e OSIFE. 40 studenti delle classi 3A, 3B, 4B, 4D si sono confrontati con gli amministratori dei Comuni di Acquedolci, Brolo, Caronia, Galati Mamertino, San Fratello, San Marco d’Alunzio, Sant’Agata di Militello, Sant’Angelo di Brolo, Santo Stefano di Camastra per “interrogarli” sull’applicazione della legge regionale sulla democrazia partecipata, la norma che obbliga i Comuni siciliani a coinvolgere la cittadinanza nella scelta delle azioni da realizzare con almeno il 2% dei trasferimenti regionali annui. In totale, si tratta di circa 150.000 euro ogni anno per 14 centri del comprensorio. Assenti all’incontro Capri Leone, Castell’Umberto, Reitano, Tortorici e Tusa.
“La democrazia partecipata è uno strumento fondamentale per costruire una società più equa e giusta – ha detto in apertura la dirigente scolastica Maria Larissa Bollaci – e può essere ancora più efficace se si apre, come chiediamo, all’ascolto della voce dei giovani. Permettere loro di partecipare significa migliorare la qualità e l’inclusività della nostra comunità locale”.
“Con Spendiamoli Insieme – ha aggiunto Giuseppe D’Avella di Parliament Watch Italia – informiamo sull’esistenza stessa della legge sulla democrazia partecipata, ancora oggi poco conosciuta, una norma che offre opportunità di crescita civica e morale che non vanno assolutamente sprecate. Su www.spendiamolinsieme.it chiunque può vedere in tempo reale se e come, nel proprio territorio, è attuato il coinvolgimento della cittadinanza. È quello che hanno fatto con grande impegno e curiosità le studentesse e gli studenti coinvolti: hanno consultato i documenti ufficiali e, sulla base delle informazioni disponibili, hanno preparato, con il coordinamento nostro e delle professoresse Marcella Latino, Carolina Gaglione, Michela Capitti e Sara Amata, 14 relazioni in cui indicano cosa funziona, cosa funziona meno e cosa è possibile fare per migliorare”.
È stato poi il momento dei giovani, introdotti dall’alunna Michelle Montagno. Un elemento ricorrente dei loro interventi è stata la richiesta, rivolta a 11 Comuni su 14, di modificare il Regolamento Comunale per la democrazia partecipata con l’abbassamento a 15 anni dell’età minima prevista per partecipare. Prevedono già la partecipazione dei minorenni i Comuni di Brolo, Galati Mamertino e San Fratello. Agli altri “Spendiamoli Insieme” ha proposto di adottare un modello di regolamento redatto in forma coerente alla normativa regionale e aperto alla partecipazione di chi non ha ancora compiuto i 18 anni.
Su Acquedolci hanno relazionato gli alunni Ciro Portale e Michelle Muschio. I problemi rilevati riguardano la mancata disponibilità del Regolamento e l’inattività del Comune dal 2020 al 2023. Ha replicato il vicesindaco Salvatore Ricca che ha assicurato che il Regolamento esiste, approvato nel 2017, e che sarà fornito agli studenti e a “Spendiamoli Insieme” ed eventualmente aggiornato, aggiungendo che l’amministrazione si impegnerà già quest’anno per rilanciare i processi di democrazia partecipata.
Brolo è stato definito “virtuoso” nell’applicazione della legge dagli alunni Sophie Raimondo e Salvatore Pruiti, con un solo “neo”: il contrasto tra Regolamento e avvisi per quel che riguarda la partecipazione dei minorenni. Il vicesindaco Carmelo Ziino ha garantito che sarà tutelata la previsione del Regolamento.
Per Capri Leone, dove è in fase avanzata il processo 2023, sono intervenute le alunne Chiara Petrarca e Greta Armeli, sottolineando che il Comune dovrebbe fare di più per coinvolgere la cittadinanza, oltre che i minorenni, dato che ogni anno arriva una sola proposta civica. Al Comune, che non ha partecipato all’incontro, sarà inviato un report.
Le alunne Maria Pia Cuffari e Ludovica Crisci hanno presentato la situazione di Caronia, puntando l’accento sulla modifica apportata nel 2022 al Regolamento sulla partecipazione, che cancella la fase della votazione popolare delle proposte, in contrasto alle disposizioni di legge. “Torneremo alla votazione e apriremo i processi dai 15 anni in su” ha replicato la vicesindaca Santina Miragliotta, accogliendo la critica fatta dalle studentesse, che hanno anche segnalato la recente sanzione di 14.500 euro inflitta dalla Regione Siciliana per la mancata applicazione della legge sulla democrazia partecipata nel 2020.
Per Castell’Umberto la relazione è stata curata dalle alunne Martina Magazzù e Michelle Manera: il Regolamento non è mai stato approvato, il processo 2023 non è iniziato, nel 2022 è stato pubblicato solo l’avviso ma non l’esito, nel 2021 non è stato fatto nulla. Dopo le elezioni sarà contattata la nuova amministrazione per chiedere di approvare il Regolamento e di avviare il processo di partecipazione 2023.
Galati Mamertino, su cui hanno relazionato le alunne Aurora Fazio e Kristel Carcione, è un Comune virtuoso nell’applicazione della legge sulla partecipazione, ma si attende entro il 30 giugno la pubblicazione dell’avviso 2023. Il sindaco Vincenzo Amadore ha garantito che i tempi saranno rispettati anche quest’anno.
L’alunno Matteo Bruno ha presentato il report sul Comune di Reitano. Poche le informazioni disponibili: nel 2023 è ancora tutto fermo, nel 2022 è stato pubblicato l’avviso ma non si sa di più, nel 2021 nessuna notizia. E anche il Regolamento, approvato nel 2017, va aggiornato, includendo i minorenni. Al Comune, che non ha partecipato all’incontro, sarà inviato il report.
Gli alunni Giuseppe Versaci e Antonino Mirenda hanno esposto la situazione di San Fratello, chiedendo alla nuova amministrazione di chiarire lo svolgimento del processo di democrazia partecipata, che oggi sembra non permettere alla cittadinanza di presentare proposte ma soltanto di indicare un’area tematica per gli interventi da realizzare. L’assessora uscente Anna Calcò ha assicurato un impegno “da assessora o da semplice cittadina” per migliorare i processi.
La relazione su San Marco d’Alunzio è stata presentata dalle alunne Fabiola Saccone e Michelle Manera che hanno evidenziato la necessità di aggiornare il Regolamento e la mancanza di documenti e informazioni sufficienti per ricostruire i processi 2021, 2022 e 2023. Il consigliere comunale ed ex sindaco Dino Castrovinci, intervenuto insieme alla consigliera comunale Lucia Scuderi e alla presidente della Consulta giovanile Nicole Priola, ha assicurato che i processi si sono svolti e conclusi, aprendo alla possibilità di un aggiornamento del Regolamento per dare voce ai minorenni.
Le alunne Aurora Brunello e Fabiola Saccone hanno curato l’analisi su Sant’Agata di Militello. Anche qui le notizie sono poche: nel 2023 e nel 2022 il processo non risulta avviato, nel 2021 una commissione ha scelto i tre progetti finanziati e il Regolamento va aggiornato. “Accettiamo le bacchettate” ha risposto il sindaco uscente Bruno Mancuso “e mi impegno a fare del mio meglio per riavvicinare i giovani alla politica locale tramite lo strumento della democrazia partecipata”.
L’alunna Giulia Bontempo ha segnalato un calo della partecipazione nel Comune di Sant’Angelo di Brolo. Nel 2020 sono stati più di 500 i votanti, nel 2022 meno della metà. Ma tra quelli presi in considerazione, il centro rientra nella categoria dei “virtuosi” nell’applicazione della legge regionale. L’assessora Maria Jose Menza ha assicurato che sarà accolta la modifica richiesta sull’abbassamento a 15 anni dell’età minima per partecipare.
L’intervento sul Comune di Santo Stefano di Camastra – che con circa 22 mila euro all’anno è quello con la più ampia disponibilità di fondi tra quelli presi in considerazione – è stato curato dall’alunna Sonia Messina. Il processo 2023 è in corso, si possono presentare proposte fino al 20 maggio. La richiesta è che nel 2024 possano partecipare anche i minorenni. Anche in questo caso risposta positiva da parte dell’assessora Rita Torcivia.
L’alunna Carmelina Galati Rando ha presentato la relazione sul Comune di Tortorici, l’unico tra quelli considerati per cui su www.spendiamolinsieme.it non è disponibile alcuna informazione. All’incontro erano presenti i rappresentanti dell’associazione “Giovani Oricensi” che chiederanno all’amministrazione comunale di fare i passi necessari verso una corretta applicazione della legge regionale.
L’ultima relazione, sul Comune di Tusa, è stata curata dall’alunno Albert Di Pollina: nel 2023 il processo non è stato avviato, nel 2022 non ci sono informazioni, nel 2021 risulta l’avviso ma non ci sono notizie sulla conclusione e anche il Regolamento va aggiornato. Raggiunto telefonicamente, il vicesindaco uscente Angelo Tudisca ha assicurato che i processi di democrazia partecipata a Tusa si svolgono con regolarità. I contatti proseguiranno per poter reperire e pubblicare i documenti ufficiali.
“Continueremo a monitorare insieme agli studenti e alle studentesse dell’Istituto Sciascia-Fermi l’attuazione della legge regionale nei 14 Comuni in cui risiedono e collaboreremo con i Comuni per l’approvazione di Regolamenti che permettano la partecipazione anche alle persone minorenni e per processi di democrazia partecipata sempre più efficaci e inclusivi” conclude il team di Spendiamoli Insieme. “Intanto possiamo dire di aver vissuto nell’Aula Magna della scuola una giornata di vera partecipazione, in un clima di reale collaborazione, resa speciale dal fatto che il merito maggiore è di 40 ragazze e ragazzi che hanno deciso di impegnarsi su un tema centrale per lo sviluppo della loro comunità”.
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