“Indicatori di contaminazione fecale di provata rilevanza sanitaria” nel tratto di mare oggetto del divieto di balneazione, zona in cui è localizzato il depuratore comunale.
Opposizione allarmata dall’ordinanza sindacale che ordina il divieto temporaneo di balneazione nella zona prossimale al torrente Inganno per “il superamento dei valori limite acque indicati nell’allegato A al D.M. 30.03.2010”. (documento-ordinanza-n.-62-del-02-08-2017-1)
Nell’interrogazione a firma Sanna, Barbuzza e Befumo, si premette che: “nell’ordinanza del sindaco vengono riportati i valori riscontrati nelle acque relativamente ai batteri di Escherichia Coli ed Enterococchi”. Considerato che si tratta di “indicatori di contaminazione fecale di provata rilevanza sanitaria” e che la zona ospita il depuratore comunale, i consiglieri d’opposizione chiedono di sapere dal primo cittadino santagatese quali iniziative sono state assunte o si intende intraprendere per risolvere il problema, quali le cause del problema, ed il perché dell’intempestivo intervento dell’amministrazione santagatese.
INTERROGAZIONE
(risposta scritta)
PREMESSO CHE:
– con ordinanza sindacale n. 62 del 02.08.2017 (allegata) è stato ordinato il divieto temporaneo di balneazione nella zona prossimale al torrente Inganno;
– come riportato nella sopra richiamata ordinanza sindacale n. 62/2017, l’ASP di Messina, con nota assunta al protocollo dell’Ente in data 21.07.2017, avrebbe comunicato “il superamento dei valori limite acque indicati nell’allegato A al D.M. 30.03.2010”;
– in particolare, nella citata ordinanza del sindaco vengono riportati i valori riscontrati nelle acque relativamente ai batteri di Escherichia Coli ed Enterococchi;
CONSIDERATO CHE:
– ai fini della classificazione della qualità delle acque di balneazione, la normativa vigente individua Escherichia coli ed Enterococchi intestinali quali indicatori di contaminazione fecale di provata rilevanza sanitaria;
– parrebbe che questi organismi siano i migliori indicatori della presenza di patogeni (virus, protozoi, batteri) nelle acque in grado di causare disturbi gastro-intestinali;
– proprio nella zona antistante a quella inibita alla balneazione è localizzato il depuratore comunale;
ciò premesso e considerato, visto l’art. 27 della L.R. n. 7/92, l’art. 82 dello Statuto Comunale, l’art. 48 del vigente Regolamento per funzionamento del Consiglio, nell’ambito delle attribuite funzioni di controllo politico-amministrativo,
PER CONOSCERE:
a) a quali cause potrebbe essere imputabile e/o correlabile la riscontrata presenza nelle locali acque litoranee dei batteri denominati Escherichia coli ed Enterococchi;
b) se e quali idonee iniziative amministrative sono state assunte o si intendono assumere al fine di limitare e/o evitare il verificarsi di detto fenomeno;
c) per quale ragione sono trascorse quasi due settimane (dal 21 luglio al 2 agosto) dalla data di notifica della nota dell’ASP che comunicava “il superamento dei valori limite acque indicati nell’allegato A al D.M. 30.03.2010” alla data di emissione dell’ordinanza sindacale n. 62/2017.
I Consiglieri
Sanna – Barbuzza – Befumo
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