Sulla chiusura dell’istituto Zito intervengono le Dott.sse Alessandra Marchese ed Eleonara Mangano
“Dopo aver letto le parole del pronipote delle sorelle Zito relative alla chiusura dell’Istituto, non posso fare a meno di esprimere alla cittadinanza le mie considerazioni in merito alla vicenda, condividendo appieno le parole di Agostino.
Prima di tutto, vorrei esprimere il mio ringraziamento a Suor Valeria per averci dato l’opportunità di costruire una piccola realtà quale quella del Baby Care, gestita dall’Associazione “A Piccoli Passi”, nella persona del legale rappresentante dott.ssa Alessandra Marchese con la collaborazione della dott.ssa Eleonora Mangano.
Sin dall’apertura il Baby Care (destinato alle famiglie con bambini di età compresa tra 0 – 3 anni) ha avuto un riscontro immediatamente positivo, portando in struttura numerose famiglie già dal primo giorno di attività.
Ad oggi, queste famiglie che si erano affidate a noi sono state dimenticate a causa di dinamiche di mercato a noi sconosciute. Spiace cosí constatare, nonostante il promettente inizio che aveva costituito una prima risposta ad un importante bisogno della comunità, come l’indifferenza abbia alla fine prevalso.
Tale indifferenza non scaturisce, come spesso viene detto, dalla perdita dei valori della fede da parte delle nuove generazioni ma, al contrario, a mio avviso, è la conseguenza di un mancato adeguamento ai nostri tempi della gestione delle risorse umane e dell’impostazione pedagogica offerta dall’Istituto.
Nelle ultime settimane tutti i cittadini Santagatesi hanno onorato l’Istituto narrando ognuno i propri ricordi legati a quel luogo che oggi, al contrario di quanto sperato da chi lo donò, rappresentano amaramente un interesse scevro da ogni logica spirituale, religiosa e formativa.
Quando si accusano i giovani e le famiglie di essersi allontanati dai valori religiosi è bene rammentare queste vicende e fare molta autocritica.
Mi appello a tutte le Istituzioni religiose che dovrebbero intervenire in tal senso per fermare un’azione che delineerebbe la fine di uno dei simboli che caratterizzano il nostro paese e per il quale ho lottato anche solo prestando il mio servizio.
Infine, voglio ringraziare i collaboratori e le famiglie che hanno creduto nella crescita di un progetto coltivato con tanto amore, dedizione e sacrificio, scusandomi per non aver potuto fare altro che guardare inerme le scelte di chi avrebbe dovuto tutelare i bambini, che avevano trovato uno spazio sereno all’interno del quale poter crescere. Grazie”.
Dott.ssa Alessandra Marchese
Dott.ssa Eleonora Mangano
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