Subito disponibili 5 milioni di euro per i pagamenti.
Il consiglio comunale di Sant’Agata Militello nella seduta dello scorso 6 agosto ha approvato il rendiconto della gestione finanziaria per l’anno 2019.
“Prosegue l’azione amministrativa di risanamento dei disastrati conti pubblici ereditati nel 2018 – dichiara l’assessore al bilancio Antonio Scurria –.
L’approvazione del rendiconto 2019 rappresenta un ulteriore passo nella direzione della corretta gestione finanziaria. Dal consuntivo è emerso non solo il rispetto dei vincoli di finanza pubblica ma anche e soprattutto un risultato di amministrazione molto positivo, che sfiora i due milioni di euro. Sul fronte delle società partecipate è stato nuovamente acquisito, altresì, il parere del Collegio dei Revisori dei Conti sulla correttezza della situazione debiti-crediti con l’Ato Me 1 spa, così come iscritta nei bilanci comunali. Al fine dare respiro al tessuto economico locale quindi – sottolinea Scurria – entro poche settimane saranno effettuati pagamenti per debiti fermi da anni, per un importo di oltre 5 milioni di euro, grazie al fondo di rotazione ministeriale ottenuto dall’ente ed alle risorse che saranno erogate dalla Cassa Depositi e prestiti.
Alle sterili polemiche – conclude l’assessore – preferiamo fare parlare i fatti, che dimostrano in maniera incontrovertibile il deciso cambio di passo e di rotta dell’amministrazione e del consiglio comunale rispetto ad un triste passato di cui nessuno sente la mancanza”.
la nota dell’opposizioone consiliare
La minoranza consiliare non risparmia critiche al Consuntivo 2019 che reputa: “fallimentare rispetto agli obiettivi”
“Un rendiconto di gestione, quello approvato ieri in consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza consiliare, che, contrariamente a quanto vuol far credere l’assessore Scurria, testimonia ancora una volta il fallimento nella gestione politico-amministrativa dell’Ente da parte dell’attuale compagine governativa.
L’assessore al Bilancio prova ancora una volta a “giustificare l’ingiustificabile” addossando, come sua consuetudine oramai, responsabilità alla precedente amministrazione, parlando di “disastrati conti pubblici ereditati nel 2018”. Ma quali sarebbero questi disastrati conti pubblici ereditati? Forse l’assessore dimentica che le risorse del fondo di rotazione e della cassa depositi e prestiti costituiscono prestiti che bisogna pur sempre restituire! E non ne pagheranno forse le conseguenze i cittadini nel prossimo ventennio ed oggi i dipendenti contrattisti del Comune, che ancora attendono di essere stabilizzati?!
In più occasioni abbiamo evidenziato, e oggi lo ribadiamo, che la massa debitoria del Comune è arrivata ad un importo assai considerevole (sei milioni di euro) grazie al ricorso al piano di riequilibrio pluriennale (da noi fortemente avversato) che impone per legge di conteggiare tutti i debiti fuori bilancio.
Di contro, la precedente amministrazione, malgrado le difficoltà oggettive di un consiglio comunale “contro”, con grande senso del dovere è riuscita nell’intento di risparmiare tantissimo, iniziando un processo di risanamento dell’Ente, e pagando 1 milione e 800 mila euro di debiti con risorse proprie di bilancio, e soprattutto, senza fare ulteriori debiti!
Le criticità evidenziate dai sottoscritti consiglieri in sede di approvazione del consuntivo, sono emerse non perché si è all’opposizione, per puro spirito di contrapposizione o per partito preso, ma perché da una attenta analisi degli atti contabili che ci sono stati forniti emerge senza dubbio un quadro preoccupante: un bassissimo tasso di riscossione, soprattutto della Tari, un considerevole incremento del Fondo crediti di dubbia esigibilità, con conseguente contrazione della capacità di spesa per l’ente, che si traduce in minori servizi con costi elevati. La stessa responsabile dei servizi finanziari del Comune, nell’esprimere il proprio parere – sia pur positivo – al rendiconto consuntivo, si dice preoccupata per l’incremento del Fondo crediti di dubbia esigibilità in quanto – si legge testualmente nel parere – “vanifica ogni sforzo dell’Ente nella gestione finanziaria”.
Tra l’altro, così come evidenziato dal Collegio dei revisori dei conti, non tutte le misure correttive inserite nel piano sono state attuate, mentre quelle già attivate in parte si sono rivelate non rispondenti alle previsioni, e quindi evidentemente risultano inidonee ed il risultato fallimentare. Crediamo, nostro malgrado, che difficilmente si potrà venire fuori da questo imbuto in cui l’Amministrazione si è cacciata ed al momento vede come unica prospettiva il dissesto.
A ciò si aggiunga una totale mancanza di programmazione e di interventi finalizzati allo sviluppo del paese, il ritardo dell’avvio di progetti aventi ad oggetto la realizzazione di opere pubbliche, peraltro già finanziate (tra le altre il ripascimento del litorale e l’adeguamento della Villa Bianco), o nel portare a compimento opere già iniziate (su tutte si pensi ai notevoli ritardi accumulati nei lavori di completamento del porto!).
Per tutte queste ragioni il consuntivo portato in aula risulta fallimentare rispetto agli obiettivi e rappresenta il risultato della superficialità e dell’inerzia in cui versa l’azione amministrativa sotto molteplici aspetti, e di non potere esprimere, pertanto, parere favorevole allo stesso.
Dal canto nostro, continueremo a fare un’opposizione forte a questa amministrazione inadeguata ed incapace, ma non facendo mancare un’azione propositiva, le nostre non saranno mai critiche strumentali, ci limitiamo, piuttosto, ad esprimere giudizi sull’operato dell’amministrazione che, ad oggi, non possono che essere negativi, ma con la determinatezza ed il garbo che ci contraddistingue”.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA DEL COMUNE DI SANT’AGATA DI MILITELLO