Riceviamo e pubblichiamo. Interrogazione sulla legittimità della fatturazione da parte dell’ATO ME 1.
Premesso
che nelle scorse settimane sono pervenute ai cittadini le fatture TIA relativo al servizio rifiuti per l’anno 2010 da parte dell’ATO ME 1 Spa;
che nelle fatture viene indicato che il costo del servizio è calcolato sulla base del Piano Finanziario Preventivo 2010;
che viene indicata altresì la dicitura “SALVO CONGUAGLIO” ad integrazione degli importi già di per sé elevati e maggiori rispetto all’esercizio precedente;
che continua ad essere applicata l’IVA sul costo del servizio;
Considerato
che il cittadino dovrebbe conoscere con certezza l’esatto importo dovuto per la fruizione di un servizio pubblico sulla base di documenti contabili di natura consuntiva;
che tale importo è sensibilmente aumentato di anno in anno senza una ragionevole spiegazione;
che con delibera del Consiglio Comunale del 2009 è stata approvata una mozione con la quale si dava mandato all’Amministrazione di
• Chiedere all’ATO ME 1 la sospensione delle fatture con il relativo ricalcolo senza inserimento dell’IVA, in quanto non dovuta;
• Far rimborsare l’imposta sul valore aggiunto inserita illegittimamente nelle fatture dal 2005 al settembre 2008;
• Istituire presso URP un servizio informativo per i cittadini in relazione alla questione di che trattasi, predisponendo, ove possibile, apposita modulistica per richiedere il rimborso delle somme versate a titolo di IVA sulla TIA e non dovute.
che l’ATO continua ad operare in assoluta indipendenza forte dello scarso controllo da parte dei Sindaci;
che l’unico atto approvato dal Consiglio Comunale è il Piano Finanziario Preventivo 2005
Ritenuto
che il problema delle fatture emesse dall’ATO ed il mancato riscontro in termini di efficienza del servizio, è diventato un problema sociale al quale l’Amministrazione dovrebbe interessarsi anche prendendo posizioni forti nei confronti della Società d’Ambito;
che sia giunto il momento che il Sindaco risponda con concretezza e responsabilità su una questione che desta un vivo sentimento di dissenso popolare;
Si interroga il Sindaco per sapere:
– Quali azioni abbia posto in essere l’amministrazione in applicazione della citata delibera del Consiglio Comunale;
– Quali atti abbia assunto in qualità di componente dell’Assemblea dei soci dell’ATO ME 1 nella determinazione delle tariffe dal 2006 ad oggi;
– Se sia a conoscenza dei Piani Finanziari dell’ATO ME 1 Spa e con quali atti gli stessi sono stati adottati
– Se alle fatture già inviate ai cittadini ne seguirà una ulteriore a conguaglio;
– Se abbia mai sollevato contestazioni alle proposte di Piano Finanziario per i servizi non resi che sono stati contestati;
– Se non ritenga di dover accertare la legittimità dell’operato della ATO ME 1 Spa in sede di Assemblea dei Soci e quali azioni intenda porre in essere al riguardo nell’interesse della Comunità;
Si chiede risposta orale con iscrizione al primo Consiglio Comunale utile