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SANT’AGATA MILITELLO – “Letteratura e impegno civile” la rassegna letteraria diretta da Franco Blandi

Rassegna Letteraria “Letteratura e impegno civile” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sant’Agata di Militello

Prenderà il via il prossimo 7 maggio, alle ore 19, presso il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, la Rassegna Letteraria Letteratura e impegno civile, promossa dall’Assessorato alla Cultura del comune di Sant’Agata di Militello e diretta da Franco Blandi.
L’iniziativa, inserita tra gli eventi del “Maggio dei Libri”, prevede quattro incontri con altrettanti autori che hanno dedicato le loro opere, romanzi o saggi, a temi strettamente legati al sociale, alle diverse culture, alla solidarietà.
In un momento storico caratterizzato da nuovi venti di guerra, minacce terroristiche, massacri di popolazioni inermi, nel quale l’umanità sembra avere smarrito buon senso e sensibilità, ci sembra importante e urgente proporre storie di impegno civile che si muovono in direzione opposta e che aiutano a capire i fenomeni, le culture, le diversità. Racconti proposti con la voce diretta dei protagonisti che con i loro libri diffondono un messaggio di pace e speranza.

Il primo appuntamento, domenica 7 maggio, sarà dedicato al romanzo “Tutta un’altra storia” di Alessandro Gallo, edito da Navarra Editore.

Scheda del libro
Si può parlare di legalità ai ragazzi coinvolgendoli con romanzi appassionanti? Alessandro Gallo dimostra di sì e dopo “Scimmie” e “Andrea torna a settembre” – più di 10.000 copie vendute ai giovani di tutta Italia – chiude la sua trilogia con una storia autobiografica ambientata a Napoli in cui tre adolescenti combattono la camorra con la forza del teatro.
Napoli, in un quartiere di periferia, tre adolescenti Catia Boutique, Diego El Pibe e Raffaelle Cap! crescono tra l’ammirazione per le imprese criminali dei camorristi del loro rione e il desiderio di correttezza e onestà. Raffaele, figlio di camorristi finiti male e cresciuto da una nonna dalla integerrima morale, è buono, disponibile e non sopporta le ingiustizie, l’opposto di Diego: ribelle, testardo e con la continua fissazione della giustizia fai da te, scagnozzo del clan di Cicciobello. Catia, in bilico tra i due mondi, finisce per diventare l’amante di Banana, una Lady Camorra che governa il Rione e da il via a una faida senza regole, che colpirà anche i suoi più cari amici. Irrequieti, violenti, brutalmente volgari contro se stessi, gli amici e i loro genitori, vivono il loro presente al gusto di piombo e asfalto, ma tutto inaspettatamente cambia anche grazie ad un corso di teatro. Tra magazzini di costumi vecchi, travi di legno e copioni dei grandi autori stranieri tradotti in dialetto napoletano, Raffaele prima e Catia poi si appassionano al teatro a tal punto da non poterne fare a meno, anche quando a chieder loro di darci un taglio è lo stesso camorrista che qualche mese prima li governava.
E se in un quartiere ad alta densità camorrista tre ragazzini decidessero di sfidare il capo clan di turno che per anni hanno ammirato, imitato, applaudito con un semplice corteo-teatro fatto di attori cittadini? Beh, sarebbe Tutta un’altra storia.

Alessandro Gallo (Napoli, 1986) esordisce con il romanzo Scimmie (Navarra Editore 2011, nuova edizione 2016, Premio Iride Cava de’ Tirenni 2012), dal quale è tratto lo spettacolo teatrale omonimo prodotto da NtS’ Nuovo Teatro Sanità/Caracò teatro. Co-fondatore e direttore dell’associazione Caracò, per la quale è anche coautore del romanzo-inchiesta sulle mafie in Emilia-Romagna Non diamoci pace. Diario di un viaggio (il)legale (2014) e delle antologie La giusta parte (2011) e La Grammatica di Nisida (2013), quest’ultima vincitrice del Premio Napoli Cultural 2013. Nel 2014 riceve la Medaglia d’argento al valor civile “Premio Carlo La Catena” per l’attività editoriale e per il teatro di impegno civile. Il suo secondo romanzo s’intitola Andrea torna a settembre (Navarra Editore 2014). È ideatore e coordinatore del laboratorio di teatro inchiesta Il viaggio legale da Emilia a Romagna (menzione speciale Premio Cevenini 2013) sostenuto dal Comune di Casalecchio di Reno per il progetto Il futuro volta le spalle alle mafie. Ne è nato lo spettacolo Mafia Stop, Pop!, miglior spettacolo di impegno civile al Festival Teatro Lab di Reggio Emilia. Dal 2015 è promotore teatrale per La Corte Ospitale di Rubiera (RE).

Il secondo appuntamento, domenica 14 maggio, sarà dedicato al libro “C’era una volta l’India. E c’è ancora” di Antonio Ortoleva, edito da Navarra Editore.

Scheda del libro

In viaggio nel misterioso continente indiano tra tradizioni ancestrali e modernità: senza soluzione di continuità dall’antica spiritualità, a Gandhi, da New Delhi allo sfruttamento del territorio da parte delle multinazionali.
Come un novello Pasolini, poco più di cinquant’anni dopo, il giornalista siciliano Antonio Ortoleva ci accompagna in un viaggio di conoscenza del magico continente indiano attraverso un testo ricco e appassionante congegnato sia come guida – per chi raggiunge l’India per la prima volta o per chi invece non ci andrà mai ma vuole comunque saperne di più – sia come piccola antologia su chi dell’India ha già scritto: partendo dalle luminose figure di mistici e da Gandhi, per arrivare allo stile di vita indiano, e ai confronti continui con l’occidente. Il saggio si muove tra la vecchia e la nuova realtà del subcontinente indiano, realtà che sembrano convivere e intersecarsi senza frizioni né disagi nella maggior parte della popolazione.
Il testo è suddiviso in dodici capitoli, ognuno dedicato a un tema: dall’inquadratura di New Delhi, alla spiritualità; dalle città sacre al rapporto tra gli indiani e gli animali; dallo sfruttamento di queste terre da parte delle multinazionali estere, agli italiani che lì hanno trovato una seconda casa. Un appassionante diario di viaggio nel Nord dell’India poco ragionato, nel senso che esprime e racconta visioni non mediate dalla mente, specialmente dalla mente occidentale.
Un album fotografico completa il libro, insieme con una breve antologia dedicata ai mistici indiani che hanno affascinato l’Occidente negli ultimi cinquant’anni.
Seguendo le famose orme di Pasolini e del suo L’odore dell’India, Antonio Ortoleva  ci coinvolge in una narrazione empatica che sta a metà tra la guida di viaggio e il diario narrativo
Antonino Ortoleva è giornalista professionista, redattore per trent’anni al Giornale di Sicilia sede centrale di Palermo,  già cronista culturale presso quotidiani e periodici, e direttore del Gr di Radio Cento Passi.

Per il terzo appuntamento, sabato 20 maggio, saranno presento Maurizio Quilici e Marinella Fiaschi, autori del libro “Storia di Aya. In fuga dalla Siria per amore”, edito da Imprimatur.

Scheda del libro

«Fadi e Aya non hanno conosciuto il dramma dei barconi, non hanno rischiato di annegare nelle acque del Mediterraneo, ma in Siria hanno visto da vicino la guerra, le uccisioni, i bombardamenti. Per questo volevano lasciarsi tutto alle spalle e avviare una nuova vita in Occidente. Hanno, invece, vissuto un incubo e rischiato di essere risucchiati nuovamente nell’inferno dal quale fuggivano».
Fadi e Aya, due ragazzi siriani, si innamorano a distanza. Lui vive in Svezia, dove ha chiesto asilo politico, lei a Latakia, in Siria. Sul capo di lei, appena diciotto anni, pende un triste destino: la diagnosi di un tumore a un piede con l’unica, incerta soluzione di amputare l’arto. L’attrazione che li cattura, però, è così profonda che va oltre la malattia e la distanza. Dopo mille difficoltà, riusciranno a incontrarsi a Beirut, in Libano, dove si sposeranno, partendo subito per Roma per trascorrere la “luna di miele”. Nella città eterna, però, qualcosa non gira per il verso giusto, trascinandoli in un’odissea disseminata di delusioni, ma anche di aiuti insperati, e soprattutto di tanta forza di volontà. Una peregrinazione che si dipanerà per mesi prima che si apra uno spiraglio, e che coinvolgerà il mondo politico e diplomatico, i media, strutture ospedaliere, associazioni di volontariato e numerosi privati. Una storia vera, fatta di speranza e tanta solidarietà.

Maurizio Quilici, nato nel 1946 a Lido di Camaiore (Lucca), si è laureato alla Sapienza di Roma in Giurisprudenza con una tesi in Medicina criminologica e psichiatria forense. Nella stessa Università ha conseguito un Master in Diritto Minorile, perfezionandosi quindi in Mediazione Familiare presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione. Giornalista professionista, è stato caporedattore dell’Agenzia Ansa. Per alcuni anni ha collaborato con la Società italiana di psicologia. Nel 1988 ha fondato l’Isp, Istituto di studi sulla paternità, di cui è presidente. È autore di numerosi articoli e saggi sulla paternità, fra i quali Il padre ombra (Giardini, 1988), per il quale ha ricevuto un Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio, Onora il padre e la madre (Bompiani, 2001), Storia della paternità (Fazi, 2010), Manuale del papà separato (Datanews, 2012), Grandi uomini, piccoli padri (Fazi, 2015).
Marinella Fiaschi, nata nel 1954 a Roma, lavora nel campo dell’informatica e fin da giovanissima si è distinta nel volontariato. Ha prestato la sua opera con l’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) dedicandosi ai bambini ospedalizzati. È membro dell’associazione Scuola di Pace, con la quale è intervenuta fra l’altro all’Aquila e ad Amatrice dopo i terremoti, sempre occupandosi di bambini, e dell’associazione Ridere per vivere, presso la quale ha frequentato un corso per clown. Il suo slogan: «Volontari si nasce, non si diventa».

L’ultimo incontro, sabato 27 maggio, sarà dedicato ai libri di Ilaria Guidantoni e proporrà il tema delle “Culture Mediterranee” al quale l’autrice ha dedicato diverse pubblicazioni.

Ilaria Guidantoni, Fiorentina di nascita, vive e lavora tra Roma, Milano e Tunisi. Giornalista Scrittrice e Bloguère, si dedica alla mediterraneità, in particolare il dialogo interreligioso e interculturale, l’evoluzione del femminile, le rivolte arabe e la cooperazione tra le due sponde.
Laureatasi in Filosofia Teoretica all’Università Cattolica di Milano con una tesi sul filoso Wladimir Jankélévitch, si è interessata di problemi legati alla corporeità, disagi affettivi e disturbi del comportamento alimentare. Ha pubblicato il saggio Vite sicure. Viaggio tra strade e parole (Edizioni della Sera, marzo 2010); la raccolta di poesie e racconti Prima che sia Buio, (Colosseo Grafica Editoriale, novembre 2010); l’istant book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line

Redazione Scomunicando.it

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