Sabato 20 maggio saranno ospiti Maurizio Quilici e Marinella Fiaschi che presenteranno il loro ultimo libro “Storia di Aya. In fuga dalla Siria per amore”, edito da Imprimatur.
I due autori racconteranno l’incredibile storia di Fadi e Aya, due giovani sposi siriani che proprio nel giorno del coronamento del loro sogno d’amore saranno risucchiati in un vortice di avvenimenti che li porterà a vivere un incubo: Fadi sarà arrestato, Aya rimpatriata in Turchia con l’incubo di non rivedere più il suo sposo e di non essere più in tempo per curare la sua gravissima malattia. Una storia raccontata dagli autori, essi stessi protagonisti delle vicende narrate, che hanno accompagnato i protagonisti tra le storture della burocrazia, della superficialità, ma anche nella scoperta di tanta umanità, a volte inaspettata.
«Fadi e Aya non hanno conosciuto il dramma dei barconi, non hanno rischiato di annegare nelle acque del Mediterraneo, ma in Siria hanno visto da vicino la guerra, le uccisioni, i bombardamenti. Per questo volevano lasciarsi tutto alle spalle e avviare una nuova vita in Occidente. Hanno, invece, vissuto un incubo e rischiato di essere risucchiati nuovamente nell’inferno dal quale fuggivano».
Fadi e Aya, due ragazzi siriani, si innamorano a distanza. Lui vive in Svezia, dove ha chiesto asilo politico, lei a Latakia, in Siria. Sul capo di lei, appena diciotto anni, pende un triste destino: la diagnosi di un tumore a un piede con l’unica, incerta soluzione di
amputare l’arto. L’attrazione che li cattura, però, è così profonda che va oltre la malattia e la distanza. Dopo mille difficoltà, riusciranno a incontrarsi a Beirut, in Libano, dove si sposeranno, partendo subito per Roma per trascorrere la “luna di miele”. Nella città eterna, però, qualcosa non gira per il verso giusto, trascinandoli in un’odissea disseminata di delusioni, ma anche di aiuti insperati, e soprattutto di tanta forza di volontà. Una peregrinazione che si dipanerà per mesi prima che si apra uno spiraglio, e che coinvolgerà il mondo politico e diplomatico, i media, strutture ospedaliere, associazioni di volontariato e numerosi privati. Una storia vera, fatta di speranza e tanta solidarietà.
Maurizio Quilici, nato nel 1946 a Lido di Camaiore (Lucca), si è laureato alla Sapienza di Roma in Giurisprudenza con una tesi in Medicina criminologica e psichiatria forense. Nella stessa Università ha conseguito un Master in Diritto Minorile, perfezionandosi quindi in Mediazione Familiare presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione. Giornalista professionista, è stato caporedattore dell’Agenzia Ansa. Per alcuni anni ha collaborato con la Società italiana di psicologia. Nel 1988 ha fondato l’Isp, Istituto di studi sulla paternità, di cui è presidente. È autore di numerosi articoli e saggi sulla paternità, fra i quali Il padre ombra (Giardini, 1988), per il quale ha ricevuto un Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio, Onora il padre e la madre (Bompiani, 2001), Storia della paternità (Fazi, 2010), Manuale del papà separato (Datanews, 2012), Grandi uomini, piccoli padri (Fazi, 2015).
Marinella Fiaschi, nata nel 1954 a Roma, lavora nel campo dell’informatica e fin da giovanissima si è distinta nel volontariato. Ha prestato la sua opera con l’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) dedicandosi ai bambini ospedalizzati. È membro dell’associazione Scuola di Pace, con la quale è intervenuta fra l’altro all’Aquila e ad Amatrice dopo i terremoti, sempre occupandosi di bambini, e dell’associazione Ridere per vivere, presso la quale ha frequentato un corso per clown. Il suo slogan: «Volontari si nasce, non si diventa».
La Rassegna Letteraria LETTERATURA E IMPEGNO CIVILE, promossa dall’Assessorato alla Cultura del comune di Sant’Agata di Militello è diretta da Franco Blandi. L’iniziativa, inserita tra gli eventi del “Maggio dei Libri”, prevede quattro incontri con altrettanti autori che hanno dedicato le loro opere, romanzi o saggi, a temi strettamente legati al sociale, alle diverse culture, alla solidarietà.
In un momento storico caratterizzato da nuovi venti di guerra, minacce terroristiche, massacri di popolazioni inermi, nel quale l’umanità sembra avere smarrito buon senso e sensibilità, ci sembra importante e urgente proporre storie di impegno civile che si muovono in direzione opposta e che aiutano a capire i fenomeni, le culture, le diversità. Racconti proposti con la voce diretta dei protagonisti che con i loro libri diffondono un messaggio di pace e speranza.
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