SANT’AGATA MILITELLO – Officina Democratica: per una città diversa e migliore
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SANT’AGATA MILITELLO – Officina Democratica: per una città diversa e migliore

Officina Democratica apre la campagna elettorale cittadina

Mancano ormai pochi mesi al rinnovo degli organi amministrativi della Città e sentiamo l’esigenza di manifestare il disagio di tantissimi cittadini per la carenza di proposte politiche. Assistiamo ormai da oltre vent’anni ad una rappresentazione personalistica della politica locale e territoriale, che manca di respiro, visione e programmi. Vent’anni segnati da alterne vicende, alcune negative, altre certamente positive ma che non sono state sufficienti a rivitalizzare un tessuto sociale che appare spento e rassegnato. La Città si è svuotata delle nuove generazioni che, salvo poche eccezioni, sono costrette a trovare occupazione e realizzazione altrove. La popolazione continua a diminuire drasticamente e sarebbe ancora peggio se l’emorragia dei vicini centri collinari non servisse a tamponare temporaneamente la nostra, con trasfusioni che non dureranno per sempre. Sant’Agata e tutto il territorio Nebroideo continuano a perdere servizi pubblici, senza che la politica territoriale, regionale e nazionale, che pure ad ogni elezione fa incetta di preferenze e si garantisce seggi, muova un dito per salvaguardare i livelli essenziali dei servizi sanitari o per assicurare ai cittadini infrastrutture degne di un Paese civile. Su questo sfondo si staglia la Città, che dovrebbe essere il capoluogo di questo vasto e straordinario comprensorio. Una città che ogni giorno che passa perde pezzi della sua storia e della sua identità. Che ha perso la capacità di riconoscere le proprie naturali vocazioni e di perseguirle come obiettivi primari. Sant’Agata sta vivendo un momento difficile della sua storia e avrebbe bisogno di cure. Cure che dovrebbero arrivare da chi amministra, ma anche dai cittadini, dalle associazioni, dalle scuole, dalle organizzazioni del terzo settore che svolgono – quando lo vogliono – una funzione di “governo” vero del territorio. Cure per fare di Sant’Agata quello che adesso non è. Una città più verde e più pulita, meglio organizzata nei servizi, più a misura delle donne e delle madri lavoratrici, di bambine e bambini, che metta al centro l’esigenza di una mobilità più efficiente e sostenibile, che scelga consapevolmente di ridurre il consumo del territorio, che viva nel modo migliore possibile il suo rapporto atavico con la costa e col mare, che immagini e realizzi interventi strategici per mitigare gli effetti del cambiamento climatico orami inarrestabile, che investa sulla cultura e perché no, attraverso la cultura, facendo rete sul territorio, anche sul turismo. Una città che aiuti le povertà e si faccia carico di risolvere velocemente le emergenze, come quelle del cimitero o dell’igiene ambientale che spesso si ripropongono. Vanno ultimate le incompiute, è vero. Ma è riduttivo riassumere le aspirazioni di quella parte di città che ancora respira, nell’ultimazione del porto, sul cui altare sono state “sacrificate” due generazioni di santagatesi. La priorità è la città, sono i suoi servizi, la sua vivibilità, la sua sicurezza, sono i cittadini stessi ! Ecco, a noi pare che ci si predisponga all’ennesimo confronto elettorale senza che queste cose vengano dette. Eppure tanti santagatesi le pensano. E se tanti santagatesi le pensano, allora bisogna che la politica si faccia carico di queste istanze. Di questa necessità che le aspettative di una città diversa siano comprese, raccolte, valorizzate, messe a sistema per creare un progetto politico partecipato che non vediamo da troppi anni. Non possiamo dire a priori cosa sarà delle vicende elettorali della città, compresse tra le elezioni regionali e nazionali, in contingenze interne e internazionali così difficili e complesse. Sappiamo però che in molti ci spingono a muoverci nella direzione di quelle esigenze, di quella domanda di rappresentanza finora delusa. Ci saremmo aspettati che tutti coloro che sono impegnati in politica, ma in generale nella società, sentissero l’esigenza di porre le basi di un dialogo e di un confronto ampio, di una partecipazione intesa quale metodo immancabile di un vero cambiamento. Mancano pochi mesi alle elezioni e ciò continua a non accadere. Noi riteniamo che Sant’Agata meriti di più. Che meriti innanzi tutto la possibilità di immaginare e progettare un futuro comune possibile, attraverso l’esercizio della massima partecipazione politica, come in alcune illuminate stagioni del passato è accaduto. Di queste aspettative finora deluse intendiamo farci carico. Insieme a tutti coloro che con noi vorranno discutere noi discuteremo; insieme a tutti coloro che vorranno prendere parte alla costruzione di un progetto comune, noi progetteremo. Senza steccati, senza pregiudizi, senza veti, lavorando sulle idee e sui programmi, sul cosa si vuole fare e sul come farlo. Su questo percorso Officina Democratica inizia a muovere i suoi passi decisi. Insieme a tutte e tutti coloro che vorranno farci compagnia, inizieremo a mettere un pezzo dietro l’altro, come in un puzzle, l’idea di una città diversa e migliore. Saremo pronti a farlo insieme a chi crederà di riconoscersi in tutto o in parte nel mostro modo di immaginare il futuro. Ma laddove ciò non accadesse, Officina Democratica si farà carico comunque di una propria proposta politica. Aperta ai contributi di chiunque vorrà tornare ad esercitare, finalmente, tutte le prerogative della cittadinanza.

26 Luglio 2022

Autore:

redazione


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