SANT’AGATA MILITELLO – Pensionati e Sindacati
Cronaca Regionale

SANT’AGATA MILITELLO – Pensionati e Sindacati

anziani2Proficuo confronto sindacati dei pensionati e il comune di Sant’Agata Militello.
Più risorse nel bilancio 2011  per contrastare le fragilità degli anziani.

S. Agata Militello è avviata su un trend positivo ma presenta delle criticità che vanno contrastate e superate.

È questa la valutazione conclusiva dell’incontro tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali provinciali e locali dei pensionati di CGIL, CISL e UIL rappresentate da Locorotondo, Muscolino, Catania e Giuffrida, Latino e Rizzo.
L’incontro è stato aperto da una sintetica ma significativa radiografia sulle condizioni degli anziani a Sant’Agata Militello.

Il comune nebroideo dal 2001 al 2010 è passato da 12.876 abitanti a 13.218  con una crescita del 2,3% e conferma la sua attitudine a riferimento per un vasto hinterland.

Purtroppo però presenta anche alcune criticità che devono essere focalizzate e contrastate per determinare una migliore condizione di vita per i residenti.
Fra i dati preoccupanti, presentati dai sindacati, sulla base di una indagine del sindacato stesso    sugli otto comuni con più di 10mila abitanti della Provincia di Messina, emerge a Sant’Agata il più alto indice di vecchiaia cioè il rapporto tra gli ultra65enni e gli under 14 è pari a 154 cioè il più alto in assoluto. Difatti le persone con più di 60anni sono ben 3400 pari al 26%,  le persone con più di 70anni sono oltre il 9%, con più di 80anni il 5%.

Sono segni questi di positività se si considera l’aspetto relativo alle speranze di vita, ma che purtroppo denotano anche scarsa natalità ( è infatti il comune con il tasso più basso dell’intera provincia) e l’esigenza, di fronte a una diffusa anzianità, di servizi di protezione sociale estesi ed efficaci.

Di fatti aggiungono i sindacati, a Sant’Agata 1.200 persone anziane vivono sole e 1473 sono o invalidi civili, o non autosufficienti, o invalidi, cioè persone in condizioni di disagio o diversamente abili.

A questa condizione di fragilità si aggiunge anche purtroppo una diffusa povertà tra gli anziani ove si consideri che  1 su 2 ha un importo di pensione inferiore a 500€ e l’83% non supera i 700€.

A fronte di tutto questo, sostengono i sindacati, il Comune e il distretto socio-sanitario dovrebbero investire di più e meglio per la protezione sociale.
SPI-FNP-UILP fanno invece notare che il distretto 31 procede con eccessiva lentezza e per il piano di zona 2010/2012 addirittura è incorso nell’errore di non prevedere il cofinanziamento facendosi restituire dall’assessorato il piano stesso e accumulando quindi ulteriore ritardo.

Relativamente al bilancio del Comune, SPI FNP UILP fanno notare la divaricazione fra il bilancio preventivo e consuntivo per alienazione e riscossione crediti ( appena 4milioni e mezzo incassati rispetto a 14milioni e mezzo previsti), l’ottimismo nel preventivo per le entrate extratributarie (3milioni 500mila previsti rispetto a 1milione800mila realizzati nell’anno precedente).

Per le uscite invece sottolineano la forte incidenza dei prestiti e la scarsità di investimenti per sviluppo, lavoro, infrastrutture pari a 5milioni e 700mila in consuntivo rispetto ai 13milioni 500mila del preventivo. I sindacati fanno anche un confronto con un comune approssimativamente di pari numero di abitanti, Granarolo in Emilia Romagna.

Fanno notare come pur ricevendo Sant’Agata il triplo di risorse dallo Stato, perde il confronto nelle entrate tributarie ed extratributarie perché evidentemente è incapace di stanare gli evasori e recuperare i morosi e far pagare per occupazione suolo, spazi pubblicitari, violazione codice strada e quant’altro alimenta invece il bilancio del comune emiliano che dà prova di efficienza e buona governo.

Le richieste dei sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil sono:

–    Fare pagare tutti; istituire il consiglio tributario che può essere uno strumento utile a supportare l’amministrazione comunale; fare pagare di meno chi versa in condizioni di disagio possibilmente raddoppiando la fascia di esenzione per l’addizionale Irpef, e che la stessa misura valga per i non autosufficienti e gli anziani soli al di sopra dei 75 anni. Questa agevolazione deve essere estesa per gli altri tributi, tarsu, canone acqua, etc.;

–    Progettare iniziative di accesso ai finanziamenti UE, nazionali e regionali;

–    Eliminare gli sprechi, utilizzare tutte le risorse disponibili; contenere gli interessi passivi, le spese legali, le spese fuori bilancio, attivare un sistematico controllo di gestione.

–    Nell’erogazione dei servizi dare priorità assoluta all’assistenza domiciliare integrata, all’assistenza domiciliare, agli inabili o anzianissimi soli in maniera che nessuno resti escluso o abbandonato;
–    Imprimere una forte accelerata alle azioni previste dal piano socio-sanitario distrettuale;
–    Rendere trasparente e controllata la gestione di tutti i servizi offerti sia migliorando il sito del comune e sia offrendo una facile carta per una facile lettura e accesso ai servizi ai cittadini;

–    Istituire il Consiglio degli anziani, come organismo consultivo;

–    Infine investire di più nelle infrastrutture civili sia fisiche che sociali per creare nuovo lavoro per le imprese del terzo settore ad alto valore aggiunto e per garantire un alto livello di protezione sociale.

Il sindacato ha dato atto all’amministrazione comunale che rispetto al precedente incontro alcuni degli obiettivi allora stabiliti erano stati conseguiti e altri sono in via di realizzazione.

L’Amministrazione comunale era rappresentata dal sindaco Bruno Mancuso e dall’assessore  Natale Arrigo.

Per il Sindaco l’incontro è stato costruttivo e stimolante. L’amministrazione comunale ha assunto i seguenti impegni:

–    Consiglio Tributario per la lotta all’evasione;

–    Consiglio degli anziani, come strumento consultivo;

–    Accelerazione del piano socio-sanitario;

–    Elaborazione della Carta dei Servizi in tempi brevi,

–    Disponibilità ad elevare la fascia esente da tassazione per le categorie fortemente disagiate;

–    Predisposizione di un servizio di attività civica per anziani;

–    Destinazione di una quota significativa del bilancio 2011 al servizio di protezione sociale con priorità alla non autosufficienza, disabilità e solitudine.

Le parti hanno convenuto di ricontrarsi per verificare e programmare future iniziative.

8 Febbraio 2011

Autore:

admin


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