Quali attività ha posto in essere l’amministrazione comunale, in quasi quattro anni di mandato, in materia di piano di emergenza comunale?
E’ l’interrogativo posto al sindaco Sottile dai consiglieri d’opposizione. Giuseppe Ortoleva e Domenico Barbuzza chiedono anche di sapere: “se è intendimento dell’amministrazione comunale p.t. provvedere alla redazione del ‘piano di emergenza comunale’ di cui all’art. 15, comma 3-bis, della L. n. 225/1992 e s.m.i. da sottoporre al Consiglio Comunale per la relativa approvazione”.
Con l’atto ispettivo presentato, il sindaco santagatese è chiamato dunque a rispondere non solo di un argomento che riempie quotidianamente le pagine di cronaca, ma anche su uno strumento “principalmente orientato alla salvaguardia della vita umana” di cui è urgente dotarsi o aggiornare, vista la peculiare fragilità territoriale. Una nota della Protezione Civile Siciliana è intervenuta in tal senso il 21 ottobre, invitando i comuni a “predisporre e/o aggiornare i piano comunali e/o intercomunali di emergenza, per tulle le tipologie di rischi esistenti sul territorio”.
Di seguito l’interrogazione presentata dai consiglieri Ortoleva e Barbuzza
Premesso che:
– il comma 3-bis dell’art. 15 della Legge n. 225/1992, aggiunto dalla L. 12/07/2012, n. 100, stabilisce che: “Il comune approva con deliberazione consiliare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il piano di emergenza comunale previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle giunte regionali”;
– il comma 3-ter dell’art. 15 della Legge n. 225/1992, aggiunto dalla L. 12/07/2012, n. 100, stabilisce che: “Il comune provvede alla verifica e all’aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza comunale, trasmettendone copia alla regione, alla prefettura-ufficio territoriale del Governo e alla provincia territorialmente competenti”;
Considerato che:
– con nota prot. n. 57454 del 21/10/2016, che si allega, il DRPC Sicilia ha invitato i comuni a “predisporre e/o aggiornare i piano comunali e/o intercomunali di emergenza, per tulle le tipologie di rischi esistenti sul territorio”;
– il Piano Comunale di Protezione Civile costituisce lo strumento operativo di sintesi per l’adozione di provvedimenti inerenti al primo soccorso, alla predisposizione dei piani d’emergenza, all’utilizzo del volontariato, all’informazione della popolazione sui rischi a cui è esposto il territorio e alla predisposizione degli interventi operativi in caso di emergenza;
– tale strumento è, perciò, principalmente orientato alla salvaguardia della vita umana;
per conoscere:
– quali attività ha posto in essere l’amministrazione comunale, in quasi quattro anni di mandato, in materia di “piano di emergenza comunale”;
– se è intendimento dell’amministrazione comunale p.t. provvedere alla redazione del “piano di emergenza comunale” di cui all’art. 15, comma 3-bis, della L. n. 225/1992 e s.m.i. da sottoporre al Consiglio Comunale per la relativa approvazione.
Sant’Agata Militello, 03/11/2016
Ortoleva – Barbuzza
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