Nota dell’avv. Paolo Starvaggi
I consiglieri di minoranza del Comune di Sant’Agata Militello intervengono sulle notizie di stampa con cui il Sindaco Mancuso ha annunciato, con toni trionfalistici, la copertura finanziaria di 17.555.126,11 euro destinata dalla Giunta regionale siciliana per il Porto dei Nebrodi di Sant’Agata di Militello, con la delibera di Riprogrammazione del Piano di Azione e Coesione (Programma Operativo Complementare) Sicilia 2014/2020. Il Sindaco ha “espresso il suo ringraziamento al Presidente e tutti gli esponenti del Governo regionale, ai parlamentari regionali e ai dirigenti e funzionari dei dipartimenti che si sono impegnati affinché l’opera potesse essere salvaguardata”. Anche noi ringraziamo chi si è impegnato per riprogrammare le somme e dare un’altra possibilità al Comune di Sant’Agata. Ma, in realtà, la riprogrammazione delle somme non equivale a finanziamento. I 6,8 milioni di euro per i lavori residui da eseguire nell’appalto erano venuti meno in quanto il Comune ha fatto scadere il finanziamento il cui termine ultimo era il 31.12.2023. Incredibilmente, dopo varie proroghe successive al mese di novembre 2019, fissato per il completamento dell’appalto, scadute a giugno 2023, ancora non si comprende a che titolo ogni tanto si vedono lavoratori della ditta che eseguono delle lavorazioni, nonostante l’obbligo per l’Amministrazione di procedere mediante rescissione in danno. In realtà, nell’inerzia dell’Amministrazione, è la ditta ad avere agito contro il Comune per un decreto ingiuntivo di € 1.422.860,00 ed ha scritto riserve per decine di milioni di euro, peraltro riproponendo quelle rinunciate a seguito di una transazione con cui era stata concessa una proroga proprio in cambio della rinuncia alle riserve. Quanto all’intervento di € 10.780.467,69 per la protezione della diga di sopraflutto ed il ripristino della funzionalità delle banchine esistenti, lo stesso risultava già inserito in precedenti programmazioni regionali e poi era stato escluso per il mancato completamento dell’appalto in corso, oltre, sembra, per anomalie nell’affidamento diretto alla ditta che esegue i lavori ed ha accumulato un pesante ritardo ed ancora non ha fornito la documentazione necessaria per il controllo di 1° Livello a cura del Genio Civile. Il Sindaco ha annunciato l’ennesimo incontro con la ditta e gli organi tecnici dell’appalto per sollecitare i lavori e mettere a punto l’ennesimo cronoprogramma. Il Consiglieri di minoranza, costantemente esclusi da qualsiasi contributo rispetto ad un’opera che il Sindaco ha qualificato quale “Opera di straordinario interesse per Sant’Agata e per tutto il territorio dei Nebrodi”, salvo poi gestirla con assoluta superficialità ed accentramento di decisioni e, quindi, responsabilità, hanno deciso di promuovere un osservatorio sull’opera e di trasmettere gli atti dell’appalto alla Corte dei Conti ai fini dell’eventuale accertamento di responsabilità per danno erariale da mancato impiego di risorse, che ha determinato, oltre alla mancata fruizione di un’opera così importante, anche effetti negativi sul litorale colpito da continui crolli. L’Osservatorio si occuperà, oltre che del Porto, stante l’evidente connessione, degli interventi a protezione del litorale e di ripristino del lungomare e della spiaggia. Interesseremo la Corte dei Conti anche per il ritardo nell’utilizzo del finanziamento concesso con DDG 393 del 27/6/2018, relativo al progetto per la protezione del litorale, di € 5.600 milioni di euro, dopo la risposta del Sindaco alla nostra interrogazione, nella quale abbiamo chiesto notizie sull’iter seguito dall’Amministrazione nei 5 anni successivi al decreto di finanziamento e le attività poste in essere a seguito dei vari crolli; oltre che sul motivo per cui l’amministrazione Comunale non ha aggiornato il quadro economico del progetto facendo slittare l’appalto, che poi è stato assegnato, seppure solo in via provvisoria e con il rischio che il progetto, ormai risalente, possa risultare inutilizzabile. Ormai troppe volte è capitato che il Sindaco abbia fatto rassicurazioni con annunci poi non seguiti da fatti e che i finanziamenti ottenuti sono andati perduti, con vantaggio solo dei professionisti incaricati dei progetti dietro laute parcelle.