La Regione disponibile a far partire subito i lavori di adeguamento.
È stato un confronto particolarmente proficuo e pieno di contenuti quello che si è svolto nel pomeriggio di oggi in video conferenza tra l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza ed i sindaci dei comuni del distretto sanitario di Sant’Agata Militello, con la partecipazione della deputata regionale Bernardette Grasso, sul futuro del punto nascita. L’incontro era stato sollecitato dagli stessi sindaci a seguito dell’ultimo provvedimento assunto dall’Asp di Messina di indebolimento del reparto di ostetricia e ginecologia, la cui funzionalità è stata ulteriormente limitata ad attività ambulatoriale, a proposito del quale i sindaci hanno ribadito all’assessore il loro rammarico per un atto ritenuto di arroganza e prevaricazione istituzionale, senza alcun confronto, per altro all’indomani del sit-in di sensibilizzazione.
Dalla riunione, per cui ringraziamo l’assessore Razza e l’on. Grasso per la disponibilità, è quindi emersa una decisa unità d’intenti, finalizzata ad ottenere la riapertura del punto nascita chiuso da settembre 2019, ed un’importante sinergia operativa tra amministrazioni comunali e l’assessorato regionale che, da par suo, ha documentato ai sindaci la corrispondenza intercorsa e tutti i passaggi di propria pertinenza svolti dal novembre 2019 ad oggi per sostenere la richiesta di deroga la cui competenza è del Ministero della Salute.
L’assessore Razza, che ha pienamente condiviso le critiche al vincolo numerico per il mantenimento del punto nascita, ritenuto non rispettoso delle specificità e delle esigenze proprie del territorio nell’ottica della miglior tutela del diritto alla salute della popolazione, ha quindi ribadito l’intento di chiedere la riconvocazione a stretto giro del Comitato percorso nascita nazionale, cui è demandato il parere consultivo per la deroga e fin qui negativo per il mancato raggiungimento del numero minino di 500 parti annui, con l’audizione dei rappresentanti del Comitato percorso nascita regionale.
È stata quindi manifestata la disponibilità della Regione a far partire quanto prima i lavori per l’adeguamento strutturale del reparto santagatese, per cui sono già a disposizione risorse per 1 milione di euro.
Un passo, quest’ultimo, che potrà indubbiamente rappresentare una rilevante iniezione di fiducia verso la popolazione ed allo stesso tempo un segnale importante ai fini della salvaguardia definitiva del punto nascita dell’ospedale di Sant’Agata Militello, nelle more anche di un’auspicata modifica alle previsioni del decreto Balduzzi.
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