Convenzione con l’Ordine degli architetti di Messina opportunità di sviluppo sostenibile e di qualità.
Sottoscritta dal sindaco Bruno Mancuso e dal presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Messina, Giuseppe Falzea, la convenzione finalizzata alla riqualificazione degli spazi urbani del territorio santagatese. Una partnership che consentirà al comune di avvalersi della qualificata collaborazione dell’Ordine degli architetti di Messina e dei suoi professionisti, per il recupero e la riqualificazione di aree abbandonate o da riconvertire del paese.
“Un grazie di cuore per l’attenzione che l’Ordine degli architetti di Messina ci ha riservato – ha detto il sindaco Bruno Mancuso –. Vogliamo guardare al futuro della città, coinvolgendo persone e professionisti competenti che possano fornire un contributo prezioso. Ci sono delle aree particolarmente sensibili da migliorare e recuperare, attraverso procedure ormai consolidate ed un percorso di condivisione con la cittadinanza tutta”.
“Ringraziamo l’amministrazione di Sant’Agata Militello per la sensibilità dimostrata sull’argomento, un fatto per nulla scontato – ha detto il presidente dell’Ordine degli architetti Giuseppe Falzea –. Il protocollo d’intesa è finalizzato alla ricerca della qualità. Un percorso che permette di scegliere il progetto e non il progettista, dando la possibilità a qualunque professionista di poter vedere premiata la propria idea progettuale. La nostra prospettiva è quella della riduzione del consumo di suolo e riqualificazione degli spazi esistenti. Il consiglio nazionale dell’Ordine mette a disposizione anche una piattaforma informatica per la successiva realizzazione ed attuazione del concorso di idee”.
Ad illustrare alcuni aspetti pratici della convenzione, l’assessore ai lavori pubblici ed urbanistica Achille Befumo e l’architetto Nuccia Calanni Macchio, vice presidente del consiglio dell’Ordine di Messina, insieme al segretario Antonello Longo ed al tesoriere Clelia Testa Camillo. “Tengo a sottolineare – ha detto l’assessore Befumo – come l’intera procedura passi attraverso il coinvolgimento e la concertazione con il territorio. Verranno sentiti i cittadini e saranno proposte manifestazioni di interesse sulle opere da recuperare. Ciò è molto importante soprattutto in un periodo in cui le amministrazioni pubbliche hanno grandi difficoltà anche a dotarsi delle semplici idee progettuali”.
“Uno strumento di condivisione attiva, partendo dall’ascolto dalle esigenze di chi abita effettivamente il territorio – commenta l’architetto Nuccia Calanni Macchio –. Chiunque tra gli appartenenti all’Ordine potrà aderire al protocollo, quindi, in funzione delle adesioni, saranno formati degli appositi gruppi di lavoro, che opereranno confrontandosi col territorio, per uno studio preliminare che condurrà poi a delle idee di progetto”.