SANT’AGATA MILITELLO – Sabato al Castello Gallego “Recordàri. Tornare al cuore” il nuovo romanzo di Franco Blandi
Attualita, Fotonotizie, In evidenza, News

SANT’AGATA MILITELLO – Sabato al Castello Gallego “Recordàri. Tornare al cuore” il nuovo romanzo di Franco Blandi

Prefazione di Piero Bevilacqua. Presentazione in anteprima a Sant’Agata di Militello sabato 1 ottobre

Sarà presentato in anteprima sabato 1 ottobre 2022, alle ore 18.00 presso il Castello Gallego, a Sant’Agata di Militello, il nuovo romanzo di Franco Blandi che ha per titolo “Recordàri. Tornare al cuore”, con la prefazione di Piero Bevilacqua. Il programma della serata prevede:

Saluti istituzionali

Ilaria Pulejo (Assessore Comunale)

Interventi:

Ottavio Navarra (Editore)

Franco Blandi (Autore)

Dialogherà con l’autore la professoressa Cettina Giallombardo

Letture di Emiliano Lazzara

Brani al violino di Nikolai Blandi

Sinossi

Dalla quarta di copertina del romanzo:

“Anche se può sembrare assurdo, ho sempre associato, sin da quando ero bambino, la malattia ad un certo piacere, il piacere di ricevere la cura. Non quella delle medicine, ma la cura che proviene dalla vicinanza delle persone care. Dal calore che si sprigiona da una carezza quando hai freddo o dalla frescura che quella stessa carezza può darti quando bruci per la febbre.”

Il professore Massimo Saja si risveglia dopo otto ore di anestesia. Le luci al neon non gli permettono di distinguere ciò che gli sta intorno, a fatica riconosce il viso della moglie Rita e quello del dottor Matessi.

Inizia così la sua nebulosa degenza, che diverrà presto l’occasione per un viaggio a ritroso nella memoria del protagonista, dislocata tra le isole Eolie e i monti Nebrodi. Massimo rivede se stesso ora bambino ora giovane uomo, grazie a una dimensione ibrida, tra sogno e sonno, che favorisce il processo del recordàri, antenato latino del nostro “ricordare”, verbo del “ritorno al cuore”. Un processo, questo, che ben si accompagna alla conoscenza, per nulla superficiale, dei compagni di stanza, dal momento che Massimo considera il rapporto con l’Altro come imprescindibile strumento per l’evoluzione di sé. In particolare, il signor Rizzo, inizialmente solo una voce lamentosa che reclama l’attenzione degli infermieri, si rivelerà un personaggio poliedrico che esprime tutte le proprie contraddizioni, e diverrà un sensibile interlocutore, capace di sconfiggere anche l’iniziale pregiudizio.

Nota dell’autore

“In un certo senso è un testo anomalo, perché si discosta da tutto quello che ho scritto finora. Dopo anni di studi e ricerche che mi hanno portato ad indagare su storie, persone e vicende del passato, mi sono preso una pausa. Ho sentito il bisogno di compiere un viaggio introspettivo, di volgere lo sguardo al presente, a ciò che succede fuori e dentro di noi. 

Prendendo spunto dalla dolorosa vicenda vissuta dal protagonista-narratore, ho voluto raccontare delle relazioni che nascono e si sviluppano anche in contesti inaspettati, dei pregiudizi che le condizionano, della bellezza che si nasconde dietro corazze apparentemente invincibili, della forza e del conforto che si alimentano con i ricordi, quelli capaci di riportare al cuore il balsamo che lenisce le ferite, che rende accettabile il dolore, anche quando, nella solitudine, sembra soffocarci.

Un romanzo, forse scritto più per esigenza che per compiacere i lettori, che, credo, può essere utile a farci riflettere, ciascuno secondo le proprie sensibilità, sull’importanza di bandire la superficialità dal rapporto con gli altri e con noi stessi.

In tempi complicati e difficili come questi, spero di contribuire con questo libro a far crescere la consapevolezza che solo con la relazione empatica tra le persone, anche quelle più lontane e diverse dal nostro modo di essere, può nascere e svilupparsi una società più giusta e umana.

Il romanzo è impreziosito dalla prefazione di Piero Bevilacqua, scrittore, storico e accademico, che ha voluto donare a me e a tutti i lettori, parole sapienti che suggeriscono chiavi di lettura attente e aiutano chi legge a trovare le proprie.”

Franco Blandi è nato a S. Agata Militello, in provincia di Messina. Pedagogista e educatore, è laureato in Scienze pedagogiche e in Scienze dell’educazione e della formazione. Si è inoltre laureato in Scienze dello spettacolo e delle produzioni multimediali (fotografia, cinema, teatro, letteratura e televisione) e specializzato in informatica presso l’università della Calabria.

È direttore artistico della rassegna “Nebrodi Cinema Doc” e presidente dell’associazione URIOS, culture, arti, solidarietà. È presidente della giuria del “Premio Vittorio De Seta” del Clorofilla Film Festival. È stato direttore artistico di “ZYZ–Annuario fotografico contemporaneo”.

Scrittore, fotografo e documentarista, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, documentari e mostre fotografiche personali e collettive. Per Navarra Editore ha già pubblicato Appuntamento a La Goulette. Le assenze senza ritorno dei 150.000 emigrati italiani in Tunisia (2012), Vittorio De Seta. Il poeta della verità (2016) e il romanzo Francesca Serio. La madre (2018).

27 Settembre 2022

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist